LA MASSONERIA

LA MASSONERIA GLI EBREI E LA GUERRA LA MASSONERIA Disraeli: "Alla testa di tutte le società segrete non si trovano che uomini di razza ebraica,, - Sapiente lunga opera di dissoluzione familiare e sociale (Dal nostro inviato) PARIGI, dicembre. Beninteso, l'alta banca giudaica non sarebbe giunta ad imporre alla Francia il fronte popolare — mezzo e, nel tempo stesso, conseguenza dell'arrembaggio definitivo del potere economico —, se parallelamente il giudaismo non si fosse assicurato il concorso delle parti dirigenti dell'opinione pubblica, nonché la conquista delle posizioni-chiave o delle quote, quelle, da cui partono i segnali e le parole d'ordine. Il fronte popolare, difatti, è il risultato di un lavoro di lunga lena del giudaismo, del sistematico e razionale lavoro di un secolo per provocare la rottura dei vecchi quadri, dei vecchi agglomerati, h i r d è o o p l o o à 2 l delle vecchie forze materiali e spirituali. Ad un attento esame degli avvenimenti storici e sociali, anzi, non è esagerato asserirò che esso, in parte, è dovuto a quell'incrinamento morale del paese, a quella concezione edonistica e individualista della vita, causa pfima della denatalità, in cui si sente la pressione paziente dell'oriente semita e la sua continua azione in profondità per via erosiva. Lavoro di un secolo . Cotesta spinta verso il dissolvimento morale, verso lo spossesso e la sconfessione di quanto in un paese rappresenta la parte più pura e disinteressata della coscienza nazionale risale a quando la democrazia, la democrazia degli Enciclopedisti e dell'89, incomincia a perdere ogni valore spirituale, a farsi empirica e — come direi alimentare, in breve, a non conoscere che una cosa sola: gli interessi sensibili, materiali ed immediati dei suoi sacerdoti e dei suoi fedeli. Ora, la democrazia intesa in tale senso è il giudaismo a sostenerla, ad aiutarla, a nutrirla. Sono 10 spirito giudaico, l'immaginazione giudaica, la sensibilità giudaica a trasformarla. E' il pensiero giudaico ad impregnarla della sua filosofia, la filosofia che bandisce quanto dimostra la potenza storica delle idee e dei sentimenti e l'azione storica delle forze spirituali, che considera lo spirito solo come 11 risultato di forze materiali, organiche e cosmiche, o come motore delle forze umane, corpo e materia; la filosofia del materialismo storico e del determinismo economico, che si afferma e si realizza al massimo della sua potenza effettiva e pratica appunto nei calcoli, nelle prevision» e nelle spe. culazioni del commerciante, del banchiere e del finanziere giudeo. Perduta, di conseguenza, ogni significazione ideale, priva di un senso largo e totalitario, la democrazia, durante il secolo scorso, si riduce ad un semplice strumento, ad una pura giostra elettorale. E l'idea stessa di elezione regina e di sovranità popolare, che pure ha fatto fermentare tanti cervelli e battere tanti cuori, finisce ben presto per dovere quali organi motori solamente le prebende pubbliche, le buste ben fornite, le decorazioni, gli impieghi statali e parastatali, cose tutte che forniscono un ottimo terreno di coltura ad un microbo, di cui i giudei sanno fare un vasto uso: il microbo della corruzione. A questo punto, tuttavia, è bene rilevare che il giudaismo, nel suo inquinamento progressivo e nel suo intenso sfruttamento della democrazia, incontra un valido alleato nella massonerìa, la setta che, sotto il vello d'una missione educativa, scientifica e morale, con l'obbligo del segreto e con quello del mutuo appoggio, mira a dominare e, in realtà, domina dall'ombra il potere politico e sociale. Che cos'è una loggia massonica? Ora, al tirar delle somme, la massoneria che cos'è? Una deri vazione del pensiero giudaico, una dottrina che non ha agito se non nella misura in cui è giudaica, un'istituzione che non ha incominciato a passare nel campo pratico e a raggiungere i primi risultati pratici se non dietro spinte e direttive giudaiche. E questo, i giudèi stessi lo ammettono spesso e volentieri. Il rabbino Isaac Wise, in The Israelite of America, difatti, proclama: «La massoneria è «n'istituzione ebraica, la cui storia, gradi e cariche, parole d'ordine e spiegazioni sono giudee dal principio alla fine ». An Encyclopedia of free masonery precisa; « Ogni loggia è o deve essere un simbolo del tempio ebraico; ogni maestro nel suo seggio, un rappresentante del regno ebraico; ogni massone, un rappresentante del lavoratore ebraico ». Lì symbolisme, organo ufficiale massonico, non esita ad aggiungere: all compito più importante del massone deve essere di glorificare la razza giudea. Voi, massoni, potete contare su questa razza per abbattere tutte le frontiere». E Disraeli, il giudeo primo ministro della Regina Vittoria, proclamava: a Alla testa di tutte le società segrete non si trovano che uomini di razza ebraica ». In Francia, esistono quattro grandi società od ubbidienze massoniche: il Grande Oriente con !t60 logge, 63 consigli, 32 mila membri; la Grande Loggia con 220 logge e 18 mila membri; il Diritto Umano con 73 logge, 16 capitoli e 5 mila membri, la Grande Loggia Nazionale Indipendente con 32 logge e 3^00 membri. Ebbene, alla testa di queste ub bidienze chi vediamo* Nel Consiglio dell'ordine del Grande Oriente, su sette membri ne vediamo quattro giudei; Louis Meyer-Daltroff, André Scheltges, L. Zabarowsky, G. Voronoff, dottore e professore; nel Gran Consiglio federale delia Gran Loggia, cinque giudei su sette: Abraham Pinto, Edmond Arie, M. Lhotmme, Ivan Cerf, Antoine Coen; e le identiche proporzioni le troviamo nelle obbedienze minori. bcdnlnslenLdkussenfslslcdersfvtastpvccqdlMinlsmLBdLtLa Lega dei diritti dell'uomo... L'influenza più o meno occulta sulla vita politica, professionale, \ familiare e sociale, le quattro ub- f l l n e o d e , a o , e o o n a n l 6 e o e e , n e bidienze in parola ed i giudei loro capi l'esercitano,- naturalmente al di fuori delle leggi, per mezzo di numerose organizzazioni culturali, sindacali, professionali o umanitarie, le principali delle quali sono la Lega dell'insegnamento laico e la Lega dei diritti dell'uomo e del cittadino. Quest'ultima, creata in occasione dell'affare Dreyfus dai giudei Lucien Herr, Bernard Lazare e dall'allora giovane Leon Karfunkelstein, detto Leon Blum, creata ufficialmente per difendere la giustizia e la libertà, in realtà per sfruttare il movimento di sinistra e l'agitazione rivoluzionaria scatenatasi in occasione del processo famoso, a poco a poco diventa uno strumento politico nelle mani della giudeo-massoneria. Forte di 25 sezioni e di oltre 250 mila membri, la Lega dei diritti dell'uomo e del cittadino è presieduta dal giudeo di orìgine ungherese Victor Basch e si allieta della presidenza onoraria del senatore Maurizio de Rothschìld e del deputato Leon Karfunkelstein, detto Leon Blum. A norma dello statuto, non dovrebbe fare della politica. In realtà, ne ha sempre fatta e continua a farne. Verso i sovieti, dopo essersi per un certo tempo mostrata contraria, nel 1935, quand'appunto il giudaismo contratta e favorisce il patto franco-russo, essa cambia atteggiamento pur senza cambiare principi e dirigenti. In questo periodo, appunto, il barone de Rothschild viene rallegrato della presidenza onoraria e René Mayer e David David-Weill sono inscritti nell'elenco dei « soci benemeriti ». E subito appresso, la lega prende ^iniziativa del « rassemblement populalre », nome massonico del fronte popolare. E' Leon Karfunkelstein, detto Leon Blum, a riconoscerlo al congresso di Tours della Lega nel 1937 ; « La Lega del diritti dell'uomo e del cittadino — esclama il giudeo, presidente-dei consiglio, — fu l'elemento centrale e, in certi momenti, l'elemento motore del rassemblement populalre. La sua casa fu il luogo di riunione del comitato nazionale per il rassemblement medesimo. Il suo presidente ne fu il presidente. Il suo segretario generale ne fu il segretario generale ». Da notare: anche questo segretario generale è ebreo. . a e, - . e dell'insegnamento laico E, ora, parliamo della Lega dell'insegnamento laico. Ma per dire che cosa.* Che l'infiltrazione giudaica è quasi totale? Che nel suo co7>iitato direttivo su 19 membri figurano 14 giudei? Che alla testa delle sue 7 filiali, fra le quali Z'Union francaise des offices de cinema éducateurs lai'ques e i'Union francaise des oeuvres laiques d'éducation artistique, si trovano sette giudei'! Che fra i dirigenti delle sue 20 mila sezioni, raggruppanti oltre 600 mila membri, si nota un numero incalcolabile di Cohen, Lévy, Block e qualche Blum? Ch'essa fa parte dell'Unione Internazionale dei liberi pensatori, presieduti in .Russia dal giudeo Farebowski, in Isvizzera dall'attore giudeo Langhoff, in America dal giudeo Robson? No. Meglio dire che l'erosione del sentimento morale e il tentativo di snazionalizzazione dell'anima francese sono da addebitarsi a questa Lega dell'Insegnamento laico con la sua scuola materialista e scientifista di pura inspirazione giudaica ed oggi, imposta più che mai dal giudeo Isaia Zacharias, detto Jean Zay, ministro dell'educazione nazionale. Ma, oltre alla Lega e alla sua scuola, l'erosione del sentimento morale e nazionale è da attribuirsi all'influenza della letteratura, del teatro, del cinematografo. Il cinematografo francese? La totalità dei produttori (Pathè-Wathan, • Braunberger, Diamant - Berger, Gaumont, Osso) è giudea, e giudei due terzi dei registi, degli attori e degli scenaristi: da Abel Gance a Marcel Simon passando per Jacques Natanson. E, l'identica cosa per li teatro. Tutti i direttori dei teatri parigini sono giudei: Volterra del Théatre de Paris, Varna del Casino e deii'Alcazar, B. Deutch del Saint Georges, Pascal Rothschild del Figalle, Abraham dell'Odèon, Max Rappoport, detto Max Mauprey, del Variétés, presidente dell'associazione dei direttori di teatro. E due terzi degli autori e degli attori: Tristan Bernard, Louis Verneuil, Henry Bernstein, Georges Beer, Henry Baur, Jeanne Marnac, Marie Dubas, ecc. Per la letteratura? Anche qui, il giudeo predomina : dagli editori Calman-Lévy e Albin Michel agli scrittori André Erzog, detto André Maurois, ai fratelli Fischer e compagnia. E poi e poi, le leggi e le iniziale dissolventi della famiglia e dell'individuo non si debbono a dei giudei ed i più grossi scandali nonsono opera di giudei, e non è di ispirazione giudea persino la « moravissima » trovata dei concorsi di bellezza* Al giudeo Vidal-Naquet si deve la legge sul divorzio; al giudeo Magnus Hirschfeld, la propaganda sessologica; e l'esaltazione dell'incesto e all'amore libero a Leon Karfunkelstein, detto Leon Blum. Paolo Zapp»

Luoghi citati: America, Francia, Isvizzera, Parigi, Russia, Varna