Tra Italia e Fracia

Tra Italia e Fraciafi* V-C' CU( vi ' ULTIME NOTIZIE PASSIONE FATALE" DI SALUMAIO |Y|"'•■•'Vl"1'•'•■•■•■•■Vl'"V|V|"" 11' • y TORINO - Venerdì 23 Dicembre 1938 - Anno XVII - Num. 3Q4 Tra Italia e Fracisl Parigi sotto zero Parigi vive di illusioni anche dopo la denuncia italiana degli accordi del 1935 - Affettazione di indifferenza e di resistenza passiva - Bonnet si raccomanda all'Inghilterra in vista del viaggio di Cliamberlain, ma a Londra non si prende posizione Parigi, 22 dicembre. La vertenza franco-italiana, che cominciava a scarseggiare di alimento, ripiglia vigore con la divulgazione della denuncia ufficiale degli accordi del gennaio 1935 da parte del Governo italiano. La linea di condotta del Governo francese di fronte all'avvenimento, si delinea fin da stasera e può riassumersi in un atteggiamento di resistenza passiva. Un Consiglio dei ministri esaminerà quanto prima la situazione. I portavoce degli ambienti ufficiosi ricordano comunque sin da ora, che il 24 aprile scorso l'allora incaricato di affari francese Blondel consegnò al Conte Ciano un memorandum affermante che gli accordi Mussolini-Laval costituivano il lìmite massimo delle concessioni di Parigi; e ne concludono che la questione per la Francia è virtualmente decisa. L' ufficioso Petit Parisien, nell'intento di materializzare tale sentimento, pubblicherà nella sua edizione di domattina il dispaccio sulla denuncia italiana in poche righe di carattere pìccolissimo. La stampa indipendente e di opposizione, più sincera, non dissimula, invece, l'importanza della notizia e le accorda il massimo rilievo. Governo inglese non modificherà la propria linea di condotta subordinante il riconoscimento della belligeranza al piano del comitato di non intervento « sin tanto che non sai stata trovata una soluzione del problema spagnolo diversa da quella implicita in detto piano ». Non è questo come una tacita ammissione che se l'Italia ha una nuova soluzione da proporre, l'Inghilterra potrebbe anche modificare la propria linea di condotta? Inquieto, il PopwZaire scongiura quindi Bonnet di diffidare esplicitamente il collega inglese dall'entrare in qualunque nuovo ordine di idee, essendo certo che è molto più facile sventare un progetto non ancora formulato, che opporsi a un progetto già accolto. E intanto da Londra la Beuter e la stampa liberale laburista intensificano il lancio di notizie allarmistiche sul conto dì Franco. Daladier al sicuro In attesa di preoccupazioni ulteriori, il Governo ha utilizzato le giornate sotto le feste per liquidare la discussione finanziaria alla Camera. I decreti legge Reynaud sono stati approvati oggi dopo una battaglia abbastanza viva con soli sette voti di maggioranza. Per spuntarla, il Ministro delle Finanze ha dovuto decidersi a porre la ,^.erf * !"™f,!lÌn_"n* "friQuestione di fiducia. Ciò nonostante, la disfatta non è stata evitata se non per un pelo e questo grazie ai voti dei 14 membri del Gabinetto. Non meno di 39 radicali hanno votato contro o si sono astenuti, prova questa dello scarso entusiasmo che la politica di sacrifici fiscali imposti al paese da Daladier suscita fra 1 membri del suo stesso partito. Marin, Blaisot e altri esponenti delle destre si sono astenuti. La vittoria è numericamente modesta, ma politicamente essa libera il Governo da una dura ipoteca e restituisce il sangue freddo e la libertà di movimento ai gruppi che lo sostengono. La votazione odierna è stata il ponte dell'asino di Daladier; ma egli aveva già dichiarato che un solo voto di maggioranza gli sarebbe bastato, e non aveva torto. Se il movimento ascensionale della Borsa e dei titoli di Stato si mantiene, il Gabinetto è per alcuni mesi al sicuro da ogni pericolo. Un'indiscrezione giornalistica ha reso noto oggi al pubblico che settimane addietro Blum e Delbos avevano offerto a Tardieu di entrare con loro in un Gabinetto di unione nazionale ed eventualmente prenderne la presidenza. L'appoggio tedesco lia di fare il prossimo passo a que sto riguardo, poiché il Governo di Parigi considera sempre che l'accordo in parola sia stato tale da liquidare le divergenze fra le due Nazioni. ( Beuter J. « Si può trattare » risponde Londra Londra, 22 dicembre. Il Daily Telegraph di domattina pubblicherà un editoriale nel quale, riferendosi alla tensione italo francese, commenta il fatto che la fase diplomatica della questione è ora aperta attraverso la presentazione della nota del Governo italiano a quello di Parigi secondo la quale gli accordi del gennaio 1935, le cui ratifiche non sono mai state scambiate, non sono validi. Il gior naie dice che, data la posizione assunta dal Governo italiano, le richieste concernenti le aspirazioni italiane assumono un carattere completamente fluido e « quello che è fluido può essere agitato in ! qualunque momento ». ta romana di intonazione piuttosto fiacca, si limita a constatare che dichiarando caduto l'accordo del 1935 sotto il « pretesto » del mancato scambio delle ratifiche, Roma torna a invocare l'articolo 13 del trattato di Londra, cioè a esigere i compensi coloniali previsti a Londra nel 1915 e a San Giolvanni di Moriana nel 1917 non solo, ma si « rimangia » la promessa data all'indomani della conquista etiopica di ritenersi soddisfatta con l'annessione di quel territorio. « L'Italia — aggiunge l'agenzia ufficiosa a titolo di chiarimento — spera di far trionfare le proprie rivendicazioni abbinandole alle rivendicazioni coloniali del Reich o. quanto meno valendosi dell'appog- ro 'della Germania. La questione stata ufficialmente sollevata prima dell'arrivo a Roma di Chamberlain per procurarsi una base di discussione col Capo del Governo inglese ». La nota in questione nulla aggiunge sulle reazioni degli ambienti ufficiosi francesi e anche i commentatori parigini, persuasi che la denuncia dell'accordo del 1935 costituisca la risposta di Roma ai reiterati « no » di Bonnet e in particolare a quello da lui pronunciato ieri l'altro alla Camera, osservano su questo punto un certo riserbo. L'impressione dominante è tuttavia stasera quella che dopo l'esito positivo del viaggio del conte Ciano a Budapest, cioè dopo il riavvicinamento dell'Ungheria all'Asse, nuovo grande servigio politico reso dall'Italia alla Germania, il Governo italiano non abbia effettivamente tutti i torti di contare sull'appoggio diplomatico di Berlino nelle sue divergenze con la Francia. Secondo l'Oeuvre, una nutrita campagna della stampa tedesca sarebbe anzi da prevedere nei prossimi giorni in favore delle tesi italiane. Si spera nell'Inghilterra Dove le speranze francesi sem- Dure parole di Tardieu Sebbene la cosa non abbia ormai che un interesse retrospettivo, non sarà inutile notare che Tardieu rifiutò l'offerta dei due compari, giustificandosi come segue: «Tornerò un giorno al potere? E' possibile, quantunque improbabile. E' accaduto a Clemenceau e può accadere ad altri. Ma se ciò mi accadesse in un caso disperato, sarebbe in condizioni nettamente determinate che non hanno in verità nulla di comune coi dati attuali del problema parlamentare politico. Ricominciare le inutili cicalate che mi hanno fatto perdere tanti anni fra Herriot e Marin al Governo detto di « salute pubblica »? No! Ritornare o come membro o come capo di un Ministero tipo Poincaré o tipo Doumergue? No! Ne ho abbastanza dei giuochi brano invece rinverdire è dal lato | di Palazzo Borbone e del Lussemdell'Inghilterra. Le voci che cor-|burSO- Conosco l'ambiente: esso rono circa la possibilità di un pros-1 addomestica e smussa. Intendo tim„ -eviot, „«i „ j„, non essere più addomesticato ne rZS^? . £^5 8e?° del smussato. Della gente frettolosa Gabinetto, coincidendo con il nuo-|mi chlede un giorno le mie convo intenso sforzo inglese di prò- clusioni. Queste conclusioni verpaganda anti-franchista che va dai'ranno al momento voluto quando rumori di sedizione e dissensi nell avrò finito di stabilirne le basi. Ma lo le ho fin d'ora nella testa e campo nazionale alle prospettive pessimistiche sulle operazioni militari, hanno bruscamente rianimato la fiducia, già minima, dell'abbandono dei tentativi conciliatori di Chamberlain. Poiché non si è riusciti a distogliere il vecchio uomo di Stato dalla decisione di in¬ comportano la rifusione quasi totale delle istituzioni e dello spirito pubblico Io non perderò il mio tempo ad essere Ministro senza essere sicuro di poter svolgere tale Le manovre per riportare a galla Eden ,. Il Daily Express e il Daily Mail di stamane hanno pubblicato sotto titoli sensazionali l'informazione secondo la quale Eden tornerebbe prossimamente al Governo, dove gli verrebbe affidato il posto di coordinatore degli armamenti. Uno dei due giornali, 1' .Express, scrive che le cause che portarono alle dimissioni di Eden sono ora considerate da lui chiuse e liquidate. Bisogna però vedere di qual parere è Chamberlain il quale può pensare non tanto alle cause quanto alle conseguenze, tuttora esistenti, della politica matta di Eden e di Baldwin, — conseguenze che egli continua a tentare di distri care. Intendiamoci bene: Eden una volta o l'altra tornerà al Governo e questo soprattutto per la ragio ne che ha soltanto quarantadue anni. Ma che ci ritorni presto, prestissimo, come vorrebbero far credere l'Express e il Mail, e stasera lo Sfar, no, proprio non crediamo. Da notare che lo Standard, giornale che fra i tre pomeridiani è di solito il più e meglio informato, smentisce che Eden stia per sostituire sir Thomas Inskip (l'offerta di dimissioni dell'attuale Mi nistro per la coordinazione della difesa non è stata accettata da Chamberlain, dice stasera il Daily News) nel rimpasto che dovrebbe succedere alla cosidetta « rivolta dei Sottosegretari ». Da rilevare piuttosto, a propo sito di Eden un altro fatto: egli si è recato oggi al Foreign Office dove ha avuto un colloquio con lord Halifax. Allorchè l'ex-ministro parti per l'America avevamo scrìtto che, nonostante ogni smentita, egli aveva una missione. Il fatto che il giorno dopo il ritorno in Patria egli sia andato a riferire al Governo conferma l'affermazione da noi fatta. Anche lo scopo della missione, quale da noi fu supposto, pare confermato leggendo quanto ne dice il collaboratore diplomatico del Daily Tele-, graph alla fine del commento sul colloquio fra l'attuale e l'ex-minlstro degli Esteri, cioè che « Roosevelt considera la visita di Eden come il più valido contributo, apportato durante l'attuale generazione, a favore dei rapporti angloamericani ». Lasciamo stare Roosevelt, che quanto a etichetta ha una sensibilità da rinoceronte, ma rileviamo che il collaboratore diplomatico del Daily Telegraph e lo stesso giornale commettono una grave infrazione protocollare: non è for- contrarsi nuovamente con Musso- l3^^tY^^-*JHL„*.S!55 K2È lini si ricorre, in mancanza ricostruzione. Ho la convinzione di | se stabilito e annunziato che Re essere nel vero e non tornerò il-1 Giorgio VI, Re d'Inghilterra, dei l'azione politica che per tradurre Dominii d'oltre mare, Imperatore niioctn ITAM in otti niA r> n O QQl-Ah. . ... * c -K 6nKfiS«Stoimpossibili Po«*» ™*\ di me- la Francia che non' na ancora ab-|fh statl Unltl? E a"0"1 come si glio, alla tattica del pronostico ne- ; bastanza sofferto per comprende- fa a du"e e a stampare che la vigativo. Secondo il Figaro e altri |re, non accetterà questo rinnova-j sita di un ex-ministro costituisce giornali, le conversazioni politiche I mento totale di cose e di animi il più valido contributo all'amicipreviste a Roma non dureranno in ! che si chiama in buon francese una zìa fra l'Inghilterra e gli Stati tutto più di un'ora e mezza men-1 rivoluzione. Gli anni in cui ci tro- ! uniti, che possa occorrere durante tre il resto del convegno si risol-! viamP rassomigliano sotto mo't'|l'attuale generazione' - i_ ■ i !punti a. quelli che hanno preceda- boicimiuik. to il 1789. Tentare a mio rischio Per tornare alle voci circa il ri¬ importanza. Secondo altri, la preoccupazione dominante di Chamberlain partendo da Londra starebbe nell'evitare di vedersi affidare da Mussolini la ingrata missione del mediatore tra Italia e Francia. Da queste voci risulta chiara, per lo meno, una cosa: la viva preoccupazione francese che ad onta delle insistenze di Parigi e delle promesse da lui pubblicamente fatte alla Camera dei Comuni, l'uomo di Godesberg finisca per lasciarsi circuire dagli italiani e torni a Londra convinto che « qualcosa bisogna pur fare ». Ma la paura maggiore di questi ambienti, dietro la maschera della loro totale fiducia nel fiasco dell'incontro Chamberlain-Mussolini, è quella di vedere il Premier britannico compromettersi riguardo alla Spagna. Il redattore diplomatico del socialista Populaire non sa dimenticare che Lunedi scorso Chamberlain ebbe a. dine- ai- Comuni che- il questa ricostruzione materiale e!torno di Eden al Governo, è stato ' annunziato oggi che la Duchessa di Atholl, una delle deputatesse conservatrici ribelli, è stata sconfitta alle elezioni supplementari provocate dalle sue stesse dimissioni. Essa aveva lanciato questa sfida al Governo: avendo disapprovato l'azione di Chamberlain in materia di politica estera, ha dato le dimissioni, provocando cosi una elezione supplementare nel corso della quale essa si proponeva di battere il candidato presentato dal Governo. La sua sfida è ! stata perduta e il candidato del Governo presentatosi agli elettori soltanto una settimana fa, ha vinto. E si noti che nel collegio dove spirituale della Francia, lo farei se le circostanze me ne dessero i mezzi e se potessi, secondo la mia '•iea, lavorare di timone e di cazzuola. Altrimenti no! ». Come si vede, Tardieu non è più uomo da accontentarsi di governare cor: 7 voti di maggioran-.a Concetto Pettinato « Non si tratta » dice Parigi Parigi. 22 dicembre. Stasera il ministro degli esteri Bonnet, ha ricevuto l'Ambascia- , tore di Gran Bretagna. Si crede ^uesta elione supplementare si di sapere che nel corso del collo- è ,folta' 1 Duchl di Atholl sono quio sia stata discussa la notifi- «entammi. giacche gran parte cazione ufficiale dell'Italia annun- dAelIer campagne è di loro propneciante che il Governo di Roma non tà- piffera di Atholl che era considera più validi gli accordi del an°ata per suonare è stata cosi 1935. Si crede che la Francia giù- solennemente suonata, dichi essere ora compito dell'Ita-1 Leo Rea. Giuochi di bimbi nei giardini del Trocadero sullo sfondo della torre Eiffel a potenza dell'Italia in un significativo rilievo tedesco " La volontà del Duce si è trasfusa nell'Esercito, attribuendogli nuovo impulso,, Berlino, 22 dicembre. La « Boersen Zeitung» reca un interessante e particolareggiato articolo tecnico-storico sull'evoluzione dell'esercito italiano dai 1861 al 1938. Rifacendo l'aspro cammino che il nostro esercito ha dovuto percorrere dall'epoca del piccolo Piemonte fino a oggi, il giornale giunge al 1915 e scrive: « Dal 24 maggio 1915 al 4 no vembre 1918 le truppe italiane combatterono su uno dei più difficili campi di battaglia d'Europa La serie delle battaglie dell'Isonzo costituisce la migliore prova per l'efficienza e la tenacia del combattente italiano ». A documentazione della grande prova sostenuta dall'esercito ita liano nella guerra mondiale, l'articolista ricorda l'alto prezzo di sangue con 680.000 morti e un milione e più di feriti che l'Italia pagò all'Intesa. Rileva poi come anche in confronto con gli altri eserciti la percentuale degli ufficiali italiani caduti è la più elevata. « Dell'enorme bottino di guerra fatto dall'Intesa, l'Italia ciò nonostante nulla ebbe. Conclusa la pace, gli italiani non presero parte alla campagna di calunnie e di offese contro la Germania e contro l'Austria alla quale gli altri Stati vincitori si abbandonarono ». Passando a rievocare la ricostituzione delle Forze Armate sotto il Fascismo, la «Boersen Zeitung» rileva come la volontà del Duce si sia trasfusa nell'esercito attribuendogli nuovo impulso e slancio, ricostruttore. La conquista militare dell'Abissinia a 6.000 chilometri dalle basi patrie e spezzando lo strozzamento economico di cinquantadue Stati, ne fu il primo visibile frutto. L'attuale forza militare fascista viene poi dal'giornale così trattegiata: « Un valoroso gruppo di ufficiali retto da un aito senso del dovere e guidato con spirito fascista dal Duce lavora all'organizzazione dell'esercito. La guerra mondiale, la guerra libica, la guerra abissina furono a questo di ottima scuola, finché la guerra di Spagna, dove i legionari combatterono a fianco dei nazionali spagnuoli contro il bolscevismo, forni una nuova documentazione del valore delle armi e del soldato italiani e consenti di acquisire preziose ulteriori esperienze. Sotto il pugno fermo del Duce, l'Italia percorre la via della potenza mondiale. L'esercito vi ha largamente partecipato, confermandosi strumento efficace di potenza ogni volta che l'Italia ne abbisogni. « Unite da amicizia politica e da cameratismo militare — conclude la « Boersen Zeitung » — Germania e Italia, condotte da due grandi Capi, sono affiancate nella riaffermazione di interessi e di ideali comuni ». La statistica demografica che dà un aumento di 14 milioni di italiani in quarantanni, di cui 6 soltanto nell èra fascista, viene poi largamente citata quale eloquente dimostrazione di vitalità e del diritto di espansione e di affermazione dell'Italia nel mondo. Una nota dell'Havas sull'espulsione dell'avv. Gheraldi Parigi, 22 dicembre. L'Agenzia Havas pubblica che in seguito all'espulsione dall'Italia del signor Audisio, agente generale della Società degli autori francesi, il Govèrno francese ha provveduto all'espulsione dalla Francia dell'aw. Gheraldi, rappresentante a Parigi della Società degli autori italiani. (Stefani). La tomba di Napoleone minacciata dalle fiamme Parigi, 22 dicembre. Un principio d'incendio si è manifestato stanotte sotto i tetti degli Invalidi, lo storico edificio nel quale si trova la tomba di Napoleone. Le fiamme sono visibili attorno alla grande cupola dorata. I pompieri prontamente accorsi trovano notevoli difficoltà per la mancanza di pressione dell'acqua, dovuta al congelamento delle tubazioni. Cordoni di agenti di polizia trattengono la folla che si addensa nei pressi, richiamata dai bagliori dell'incendio. All'una di stanotte, l'incendio ha potuto essere circoscritto. II Fiihrer a pranzo con seimila operai Berlino, 22 dicembre. Il Fuhrer ha invitato oggi a un pranzo prenatalizio nel padiglione Germania i seimila operai che prendono parte alla costruzione del palazzo della nuova Cancelleria del Reich, e ha preso posto fra di loro. ANCORA AGGRESSIONI contro gl'italiani di Tunisi Tunisi, 22 dicembre. La teppa sovversiva, dopo qualche giorno di sosta speso nella maturazione dei suoi inqualificabili disegni, fa nuovamente parlare di sè aggredendo, insultando, percuotendo numerosi pacifici rurali, nostri connazionali, stabiliti da decenni in quella regione di Capo Bon valorizzata mercè l'opera dei pionieri italiani. Un forte gruppo di energumeni capitanati da un « caporale » ferroviere, certo Ca sabianca, e composto di degni compagni di quest'ultimo, da alcune decine di arabi racimolati nella campagna e pagati per la bi sogna, nonché da vari soldati ve nuti da un vicino accampamento, ha infatti potuto scorrazzare indi sturbato con in testa alcune bàn diere tra le importanti località di Fondouc-Djedid e dì Grombalia. Il Controllore civile, informato della scorribanda, aveva si inviato sul posto un commissario di polizia con alcuni agenti, vari gendarmi e mezza dozzina di spahis: ma costoro si sono limitati a inquadrare i facinorosi anziché disperderli o arrestarli — come era stato fatto per gl'italiani poi con dannati — per istigamento all'odio di razza. La succitata forza pub blica non ha impedito, per esem pio, che la gazzarra degenerasse non ha impedito che i sovversivi lanciassero sassi e tentassero di sfondare a pedate la porta del Do polavoro di Fondouc Djedid; ha lasciato che vari nostri vecchi connazionali fossero malmenati perchè si erano rifiutati di pronunciare frasi oltraggiose all'indirizzo del loro stesso paese, che una signora venisse insultata dinanzi alla soglia della sua abitazione mentre uno scalmanato osava sputarle sulla faccia gridandole: « Sicilianaccia » Da Fondouc Djedid la teppa si è poi recata nella vicina Grombalia insultando, provocando i malcapitati italiani incontrati lungo la strada, infine sostando durjante un'ora al caffè della stazione dove i manifestanti hanno consumato liquori e vini senza parsimonia ad onta del decreto beilicale in vigore proibente la vendita di bevande alcooliche ai mussulmani. Le epe se della bicchierata sono state saldate dal succitato « caporale », il quale evidentemente disponeva di fondi speciali per assoldare gl'trresponsabili indigeni e ubriacar/i. Ed è stato a un suo ordine che la turba ha lasciato Grombalia per far ritorno a Fondouc Djedid malmenando altri nostri connazionali lungo il tragitto. Sulla strada, i facinorosi hanno affrontato un uomo di una sessantina di anni intimandogli di togliersi il cappello e di gridare: « Viva la Francia! » Di fronte agli avvinazzati, il malcapitato non potè che obbedire onde evitare il pegg\p; ma avvicinatosi poscia al commissario di po'izia che seguiva la banda si fece conoscere nè più nè meno che come un capitano in borghese dell'esercito francese. Soltanto all'imbrunire la polizia si decise a disperdere i manifestanti ponendo fine alle provocazioni. Tale ordine venne dato dal Controllore civile in seguito al passo fatto da un gruppo di nostri connazionali i quali hanno dichiarato ad un alto funzionario che se le aggressioni fossero continuate gl'italiani avrebbero reagito. Tra le persone malmenate dai sovversivi sono Baldassarre Pelo, di 75 anni, Vincenzo Quadro anch'egli di una certa età, e la moglie del fiduciario del Dopolavoro, Salvatore Occhipinti. A. R. L'attrice Annabella, mentre si svolgono le pratiche per il suo divorzio da Jean Murat, si è fidanzata a Tyrone Power e lo ha raggiunto a Rio de Janeiro I! traffico nel Canale di Suez Dopo l'Inghilterra, l'Italia è al secondo posto - La Francia al testo Roma, 22 dicembre. Dai dati pubblicati dalla Direzione della Compagnia del Canale di Suez sul movimento marittimo del canale di Suez, durante il mese di ottobre ultimo scorso, risulta che la bandiera britannica tiene il primo posto con 274 traversate ed un tonnellaggio totale netto di 1.578.000 tonnellate. Al secondo posto del traffico sta la bandiera italiana che ha compiuto 83 traversate, con un tonnellaggio totale di 386.846 tonnellate. Al terzo, la bandiera olandese con 47 traversate e 292.209 tonnellate. Seguono la bandiera tedesca con 39 traversate e 247.747 tonnellate, la norvegese con 34 traversate e 173.730 tonnellate. Solo al sesto posto, con 17 traversate contro 28 dello scorso anno, e 122.906 tonnellate, segue la bandiera francese che precede la bandiera ellenica (19 traversate e 79.839 tonnellate) e la bandiera nipponica (7 traversate e 52.524 tonnellate). Dall'esame di tali cifre risulta chiaro che al movimento totale l'Inghilterra ha contribuito con il 50,27 per cento e l'Italia con il 16,01 per cento, mentre la Francia non ha contribuito che col 3,27 per cento soltanto. Il tè di 50 disoccupati in un grande albergo di Piccadilly Londra, 22 dicembre. I disoccupati — probabilmente quelli stessi che avant'ieri hanno fatto lo « sciopero orizzontale » sdraiandosi in righe di quattro per tutta la larghezza di una delle strade che sboccano su Oxford SALONE DE LA STAMPA GILBERTO GOVI nell'«lndimenticabile agosto del '25» Un successo più lieto ,non poteva ieri ottenere la recita inaugurale del ciclo di rappresentazioni teatrali indette per questa stagione nel nostro Salone. l,a partecipazione di Gilberto Golii e di parecchi dei suoi bravi compagni era stata, fin dal primo annuncio, il più notevole contributo aUa riuscita dell'avvenimento artistico, perchè basta accennare a Gon e i nostri amici già pregustano la gioia di tre ore di divertente suno svago. Come nelle recite di Gvri delle passate scagioni (questa' h ben la quinta in cui il simpatico e popolare attore si esibisce sul palcoscenico del nostro riscaldarsi ». Immaginarsi lo sde-jjteatrino) la rappresentazione di gno del gallonato portiere, deglijlieri ha richiamato un numero s;rainguantati camerieri, degli infrac-jjbocchevole di nostri assidui, di mo- La plebaglia padrona della strada ■Sbornie a spese del « caporale » Circus — hanno pensato e attuato un nuovo modo per richiamare la attenzione su di loro e sulle dolorose condizioni in cui si trovano. Una cinquantina di essi sono entrati al Ritz, l'albergo di gran lusso a metà di Piccadilly, si sono accomodati nelle amplissime poi-* trone e hanno chiesto del tè t peri cali maggiordomi, e il torcinaso degli uomini in monocolo e delle signore che per quella vicinanza si sono sentite accapponare la pelle sotto pellicce da centomila lire l'una.' Invece di far portare il tè richiesto, l'albergatore ha telefonato alla polizia la quale, giunta sul posto, ha intimato ai dimostranti di uscire; ma quelli hanno ribattuto che erano disposti a pagare, che l'Inghilterra è un Paese libero e che tanto dai discorsi quanto dai giornali risulta come esso è da classificare fra i Paesi democra tici. I poliziotti non hanno però voluto sentire ragioni e con le belle maniere li hanno convinti ad andarsene. Gli orsi bianchi di Londra hanno paura del freddo! 190 viandanti all'ospedale Londra. 22 dicembre. Il freddo è passato; il termometro ha toccato lo zero alle 10 di stamane e ha continuato a salire, finché alle 4 del pomeriggio ha raggiunto i 2 sopra zero. Resta però la neve che ieri era bianca e oggi è diventata di un colore neutro risultante dal combinato pigiamento del traffico pedonale e della nebbia che è calata verso le due del pomeriggio stracarica come al solito di polvere di carbone. Le strade che, fatta eccezione per quelle centralissime non erano state sgombrate, sono cosi coperte da un intruglio nerastro semisolido, scivoloso, che ha continuato a paralizzare la circo lazione e a provocare cadute dei pedoni procedenti, malfermo il pie', fra lo schizzare della mota. Oggi, infatti, le ambulanze hanno trasportato agli ospedali 190 di questi malcapitati, molti dei quali con gli arti fratturati. Altre dieci persone sono morte per as sideramento: in totale, da sabato a oggi, i morti di freddo hanno superato il centinaio Al Giardino Zoologico le caldaie dei caloriferi sono state tenute a pressione massima per riscaldare gli ospiti del parco; ma la cosa più inaspettata nel mondo animale colà ospitato è stata data, dagli orsi polari i quali hanno dato lo spettacolo di soffrire il relativo freddo di questi giorni in un modo indegno del loro nome. Essi, infatti, invece di sollazzarsi fra la neve e il ghiaccio formatosi alla superficie della loro vasca si sono rintanati nelle caverne di cemento rimanendo accovacciati l'uno accalto all'altro, come per riscaldarsi. Protesta tedesca contro le ingiurie americane Berlino, 22 dicembre. Un comunicato ufficiale del D.N.B. informa che l'Incaricato di Affari della Germania a Washington, Thomsen, ha fatto presso il Sottosegretario di Stato Welles un energico passo di protesta contro le invettive grossolane e le diffamazioni fatte a Cleveland contro la Germania dal Ministro americano degli Interni, Ickes. .-do che la sala era stipatissima di (spettatori. Goui e i suoi attori han§no rappresentato la umoristica ^commedia di Morucchio: L' indimenticabile agosto del 1925, e non istiamo a ripetere quanto abbia ank;he ieri divertito questo già applaudito lavoro, specialnenle por la brillante interpretazione di Golpi. L'amenissima avventura di Fortunato Tavazza si è svolta tra la (continua ilarità, tra risate scroiicianti e ripetuti applausi, quasi sii ogni scena, a ogni battuta. Fatto segno a particolari ovazioni, a olgni chiudersi del velario e alla fine della commedia, Gilberto Gni>{ ha avuto dal nostro pubblico la testimonianza più schietta della simpatia e dell'ammirazione che lo circonda ovunque egli vada a portare il soffio giocondo della sua arte colorita e divertente. Lodevolmente coadiuvato da tutti 1 suoi compagni (Rina Govi, attrice squisita, la Pienori, la Cavagna, la Volonghi, la Gardini, la Bruzzonie, il Forti, il Chiapparino, il Parodi, il Dameri e il Peytrìgnet) egli ha dunque felicemente fatto trascorrere ai nostri amici un altro di quei sereni pomeriggi, che, con amabile cortesia, ha voluto loro concedere. * * E' .doveroso ricordare, dopo la cronica di ieri, che Gilberto Govi e i iiuoi compagni hanno voluto, con nobilissimo gesto, offrire, in occasione della loro recita nel nostro Salone, cinquecento lire ai « Pacchi natalizi de La Stampa » e cinquecento lire all'orfano dodicenne d'un compagno d'arte, in questi giorni deceduto a Milano. Quiesta sera alle 21 Il secondo concerto del Complesso Strumentale Quesfn sera, venerdì, alle ore ili U complesso strumentale de « La Stampa » darò il suo secondo concerto interpretando, come fuannuncialo, pagine d iMozart, di Bartolonweo Bruni e di Dvorak. Il Salo ne s'aprirà alle 20,30 e si chiuderà all'inizio del concerto. 2tì 15 É hi 1FREDDO se ne va 01 RODI MESSINA BARI - TARANTO NAPOLI • CATANIA ROMA - CAGLIARI TRIESTE- TRIPOLI ANCONA FIRENZE CENOVA- LONDRA VENEZIA - RI MINI BOLOGNA•TRENTO TORINO MILANO- BERLINO AMSTEROAM Vi PARICI LIONE VARSAVIA MOSCA La temperatura mi ni mia In Italia e all'estero, come si vede,' va migliorando. Parecchie città sono già salite sopita zero. Teatri e Concerti «Niente di male », di G. Cantini al Carignano Questa sera — come abbiamo più volte annunciato — inizia al Carignano un corso di recite la Compagnia Benassi-Carli-Pavese, diretta da Memo Benassi, la quale si presenta con la nuova commedia di Guido Cantini: Niente di male. AL ROSSINI le prime repliche ridilli divertente nivista di C'elno Maria Ponciiii: «Un torinese a l'olino», musicata, dal maeetyo Storaci, ha riportato lo ptespo lieto* Hurre--o della prima i-ar41>re-seutu7Ìont', Il Ri-adito la.voro continuerà quindi a replicarsi. Vittorio Gui al Teatro di Torino Questa sera, alle ore 21 precise, ha luogo al Teallro EIAR di Torino l'annunciato quinto concerto sinfonico affidate» alla direzione del maestro Vittorio Gui, con la collaborazione del violinista Antonio Abussi e del coro dell'EIAR, diretto dal maestro Achille Consoli. Il concerto, coime abbiamo già pubblicato, comprende musiche di Haendel, Havidn, Respighi, Brahms, Mussorgski e H. Wolr. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell Teatro (via Montebello 5) dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, e accetta le prenotazioni telefoniche dei posti. CRONACA La fiera dei! libri :n piazza Pal\eocapa Anche quest'anno pi?r le feste natalizie la piazza Paleocapa ha accolto una numerosa schiera di bancarelle sulle quali si' allineano libri. Utili e indispensabili amici di tutti i tempi che partittclarmente in queste ricorrenze ;si offrono a coloro che in forse sulla scelta di un regalo lo trovano qui fra le biblioteche romantiche o d'avventure, fra quelle elassichtt oppure di nuovissimi soggetti di: letteratura. Ritardi di treni L'abbondante nevicata dtei giorni scorsi ha ostacolato, come già abbiamo riferito, in un larjjo raggio le comunicazioni ferroviarie con la nostra città. Le Ferrovie hanno mobilitato i servizi di sgombero lungo le linee che sono' state mantenute libere. Si sono avuti ieri soltanto due ritardi: il diretto da Venezia che giunge nella nostra città alle 22,10 ha subito 4£i minuti di ritardo e il diretto n- lo provenienti dalla Francia è arrivato due ore e mezzo dopo l'orario prestabilito. Mercato dei cotonri New Vork, 22. — Disponibili: o»iddline 8.85 nom.; Futuri: tcndimza apertura calmai kl. rhiuaura fost'irmta-, (1939) gennaio 8.31; febbraio 8.3t>; marzo 8.40; aprile 8.30; masKio g.gli «iujjno 8.06; luglio 7.92; ntto^W 7.92; settembre 7,72: ottobre 7.61-62; novembre 7.63: dicembre 7.66. New Orleans, 22. — Disponibili: mWdling 8.60; Futuri :(1939) .gennailr» 8,41-46;marzo 8.50-51; maggio 8.30: luglio 8,02; ottobre 7,70; dicemnip 7.72-74; 11940) marzo 7,76-78; maggio 7,78-81. ALFREDO SIGNORETTI Direttore responsabile Tipografia Giornale LA STAMPA