Inaudite provocazioni del ministro americano degli Interni

Inaudite provocazioni del ministro americano degli Interni Inaudite provocazioni del ministro americano degli Interni Attacchi plebei contro gli Stati autoritari - Una sottoscrizione per l'assassino di von Rath - Boicottaggio delle navi tedesche - Vivaci reazioni nel Reich dmigstritetim Berlino, 21 dicembre. La beneficiaria dei commenti e delle strigliate della stampa tedesca è oggi la giacobina intransigenza e intemperanza antiautoritaria americana, la quale continua a manifestarsi nelle forme più impensate e più sbrigliate e prive di contegno, con un accanimento tale che comincia a destare l'impressione di nervosità vera e propria, il che sarebbe un fenomeno sospetto e significativo. Oggi è l'ultimo attacco, al quale si è abbandonato nientemeno che 11 Ministro dell'Interno degli Stati Uniti, Harald Ickes, che desta le proteste dei giornali. Questo ministro parlando, figurarsi, a un uditorio sionista, si è lasciato andare contro i nostri poveri Stati autoritari; la- sua formula comprensiva è che con l'autoritarismo la civiltà dei Paesi che ne sono attinti è discesa al di sotto del livello della barbarie. E' molto: ma non si poteva aspettare di meno da un ministro dell'interno americano in intimo colloquio con un'assemblea ebraica. Nè i giornali se ne mostrano, in effetti, molto sorpresi. Il Berliner Tageblatt però considera l'episo dio al risalto e in trasparenza con l'altro del grande, frenetico sue cesso che a Los Angeles — città che è anch'essa un astro della Re pubblica stellata — ha avuto or ora il film olimpico di Leni Riefensthal; e osserva come il contrasto dei due avvenimenti sia quanto mai eloquente. « In uno parla la spregiudicata, spontanea, inattaccabile voce del popolo che giudica per impressioni documentarie, nell' altro parla il Ministro dell'Interno di questo medesimo popolo. Nel primo è l'applauso incondizionato e intrattenibile a una creazione artistica la quale riassume nel contempo innegabilmente lo spirito coesivo di tùcta la Nazione tedesca, nel l'altro è il plebeo e sboccato sfogo di un uomo, che dovrebbe essere il rappresentante del suo popolo Dovrebbe esserlo, ma può effettivamente arrogarsi di esserlo? — si domanda il giornale —. I fatti direbbero di no ».. E conclude lasciando agli americani di giudicare questo loro Ministro, che insulta in maniera cosi volgare il Capo di una Nazione estera, e domandando loro se essi possono davvero nutrire una stima qualsiasi verso un tale rappresentante. Una sorprendente manifestazione del giacobinismo antiautoritario e antirazzistico americano è costituita dalla sottoscrizione aperta, con l'appoggio di ambienti responsabili, per la difesa dell'assassino giudaico Grlinszpan, sottoscrizione che va a gonfie vele. Il Volkischer Beobachter rileva il fatto inaudito in cui ravvisa una forma di ingerenza e di ostilità contro uno Stato estero, che difficilmente ha precedenti per la sua impudenza e la sua grossolanità e che è difficile possa essere lasciato passare sotto silenzio. Per ultimo, commentatissima è la bastonatura inflitta al « mezzo giudaico » sindaco di New York signor La Guardia da un disoccupato, il quale, peraltro, come si osserva, non ha nulla di comune nè con un tedesco nè con un nazionalsocialista malgrado le insinuazioni fatte, in proposito, in special modo parlandosi d'una lettera minatoria che il La Guardia avrebbe giorni fa ricevuto, contrassegnata dalla croce uncinata, nella quale gli si diceva che se fosse continuata la sua campagna antinazionalsocialista gli sarebbe andata male. Un giornale tedesco, peraltro, il 12 Uhr Blatt, accusa senz'altro 11 sindaco di New York di essersi « ordinata » quella lettera, come dimostra fra l'altro il fatto che la croce uncinata con cui è firmata ha gli uncini rivolti da oriente a occidente invece che da occidente a oriente, come ogni buono e vero nazionalsocialista sa che devono essere. All'ultima ora il D.N.B. annunzia in un suo telegramma da New York che il medesimo predetto ministro dell'interno Ickes, è intervenuto presso il Ministro delle Poste degli Stati Uniti con la richiesta di sospendere tutti gli in¬vsbptgntvr vìi postali pel Continente su piroscafi tedeschi. Il Berliner Tageblatt rileva la nuova inaudita impresa dell'ineffabile ministrOj notando come egli con ciò abbia raggiunto il massimo della coerenza nella sua attività di sprizzare veleno da tutti i pori, per alimentare queiTa psicosi che molti circoli hanno cura di mantenere viva nella Repubblica stellata, e che altro non è se non psicosi di guerra vera e propria. <S. P.

Persone citate: Blatt, Harald Ickes, Ickes, La Guardia

Luoghi citati: Berlino, Leni, Los Angeles, New York, Stati Uniti