L'attività della F.C.I. nell'Anno XVI

L'attività della F.C.I. nell'Anno XVI L'attività della F.C.I. nell'Anno XVI om,cemre. La Federazione Ciclistica Italiana ha pubblicato una relazione di notevole valore sull'attività sportiva dell'Anno XVI, approva, ta dal Direttorio Federale nella sua ultima seduta. Dopo avere ricordato le vittorie dei dilettanti e del professionisti in campo internazionale e l'insuccesso nei campionati del mondo, dei nostri rappresentanti « inferiori all'attesa », la relazione precisa che il calendario per l'Anno XVII è stato costruito in modo tale da identificarsi con una costante preparazione per la giornata di varese: « preparazione atletica e spirituale, posto che è pacifico che la vittoria non scaturisce soltanto dalla classe, ma tanto più è vicina e raggiungibile quanto più l'atleta gareggiante sa gettare il suo cuore e la sua passione oltre il traguardo ». Nell'Anno XVI si è verificata una notevole diminuzione delle licenze, che da 8307 sono scese a 7726. La ragione di questo più scarso tesseramento va ricercata nel passaggio di un certo numero di atleti, appartenenti alle classi 1920-21-22, nella categoria Giovani Fascisti. «Da porre in rilievo, nota la relazione, la deviazione di folte masse di corridori, verso la categoria G.I.L., che ha svolto una sua in. tensa attività con circa 1.000 tesserati, dei-iasione di cui non è certo la F.C.I. a dolersi, anche se essa incide profondamente su quello che potrebbe essere il tesseramento federale vero e proprio, perchè il suo apporto propagandistico, specie nelle zone più acerbe, presenta aspetti di alto rilievo, e tali da compensare a usura quello che ad un esame superficiale potrebbe sembrare un grave danno per i ranghi federali. Più li compenserà ove opportuni ritocchi siano apportati agli accordi in vigore, eliminando sopratutto talune interferenze in materia di gare, che la pratica ha dimostrato dannose o quanto meno non giovevoli allo sviluppo totalitario del ciclismo italiano. Il tesseramento per categoria è stato il seguente: professionisti 67, indipendenti 584, dilettanti 3447, allievi 2889, veterani 137, direttori sportivi 11, massaggiatori meccanici 32, ufficiali di gara 559. Aggiungendo i 6291 tesserati della O.I.L. ed i corridori italiani residenti all'estero, e cioè 966 in Francia e oltre 200 in Svizzera, Belgio, e Tunisia, si raggiunge la cifra complessiva di oltre 15.000 atleti, che pone il ciclismo italiano al terzo posto dal punto di vista numerico, dopo la Germania e la Francia. Fra le società affiliate (501) la relazione cita, per intensità di lavoro, per numero di corridori tesserati e per numero di gare organizzate, le seguenti piemontesi: Vigor, Fiat,, Ausonia', Dopolavoro Maggiani, G.I.L. Novara, Ucab, Paracchi, Ucat. La relazione più oltre rileva tutto lo spirito di sacrificio e di passione sportiva che ha illuminato la attività delle società affiliate e dei loro Presidenti in tutto degni di essere citati all'ordine del giorno. Cb d

Persone citate: Maggiani, Paracchi

Luoghi citati: Belgio, Francia, Germania, Novara, Svizzera, Tunisia