UN POLLICE E VARI INDICI

UN POLLICE E VARI INDICI UN POLLICE E VARI INDICI Il signor Bonnet continua a insistere sulla formula del pollice di terreno. E' una formula assolutamente impropria, ma di puro stile demagogico, tale da permettergli di raccogliere applausi, a destra e a sinistra. Poiché si è verificato quanto era facile prevedere fin dal primo giorno del riacuirsi della polemica: tutti i francesi sono solidali contro la volontà italiana di porre i problemi che intercorrono fra i due Paesi su un terreno di parità giuridica, politica, morale. Per un francese è inconcepibile che l'Italia sia una grande Potenza con cui i conti debbano essere regolati in una atmosfera di eguaglianza, fuori dalle pressioni e dalle ingiustizie. * * I termini della polemica per la Tunisia, per la Corsica e per Nizza sono già da tempo esauriti; gli scritti di Garibaldi, rievocati in questi giorni, avevano già anticipato le nostre giuste rivendicazioni contro tutte le eventuali obiezioni. E' inutile, quindi, ripeterci. Ogni italiano degno di tal nome ha irradicato nel cuore le aspirazioni che già vibrarono veementi nel cuore dell'Eroe che nacque a Nizza e morì a Caprera. Garibaldi sentì con maschio vigore ogni palpito italiano da qualsiasi parte giungesse l'eco di dolore. * * E' un nuovo irredentismo? Noi non amiamo fossilizzarci nelle parole; tuttavia se irredentismo è tutela dei nostri fratelli di Tunisi contro le sopraffazioni francesi e nel quadro della collaborazione con gli arabi, se irredentismo è il richiamo verso terre e genti che nessuna corruzione potrà adulterare nelle loro genuine origini italiche, noi siamo irredentisti. E del resto l'antico irredentismo è nel suo complesso una bella pagina, la più viva, nella piccola Italia dell'anteguerra. * * L'irredentismo dell'Era Fascista sarà più scarno, meno proclive ai sentimentalismi, più , freddo nell'esame della realtà e dei suoi ostacoli. Non ci abbandoneremo ad illusioni e ad ottimismo imbecilli; il primo dato di fatto che riteniamo dalla polemica è l'unità dei francesi verso di noi. E' una realtà di cui valutiamo la durezza; ma essa non ci preoccupa, ci ritempra nella preparazione morale e materiale. * * I diritti sono dalla parte nostra; i francesi pretendono che sussista una situazione di forza capace di comprimere i nostri sacrosanti diritti. Queste sono le posizioni dell'una e dell'altra parte, spoglie di ogni divagazione. I tempi daranno il giudizio sulla pretesa francese. Noi ci auguriamo, nell'interesse della pace, nell'interesse di un sano equilibrio europeo e nell'interesse della stessa Francia che al di là delle Alpi si comprenda l'assurdità di voler mantenere il proprio rango nel continente e di mantenere contemporaneamente l'eccentrico impero in un continuo stato di allarme, per non voler risanare le delicate zone di frizione con l'Italia Gibuti è una foglia morta; Tunisi, la Corsica e Nizza possono essere dei centri di collaborazione fra i due Stati, non possono essere concepiti come base di operazioni contro" l'Italia perchè così si compirebbe il più grande delitto storico di servirsi di terre italiane, o legate da tanti vincoli all'Italia, per combattere l'Italia. E' uno di quei delitti che peserebbero nel destino.

Persone citate: Bonnet