Il Duce in Sardegna per l'inaugurazione di Carbonia

Il Duce in Sardegna per l'inaugurazione di Carbonia Il Duce in Sardegna per l'inaugurazione di Carbonia Partito da Gaeta a bordo dell'incrociatore "Bolzano,, il Capo del Governo visiterà oggi i grandi impianti e le nuove case dell'Iglesiente ed inizierà con la Sua parola la vita del primo centro minerario della Nazione La nuova città (DAL NOSTRO INVIATO) Carbonia, 17 dicembre. Arrivare oggi a Carbonia è trovarsi in un mondo in fermento. La città che domani U Duce, con Vanto auspicio della Bua parola, dischiuderà alla vita, formicola di Camicie nere e di popolo. Per la vasta piazza solatia, per le vie declivi, tra le belle villette in trachee e mattone dove alloggeranno le 1Z.500 famiglie che saranno il nucleo originale di questa singolare città nuovissima, c'è aria di bivacco. E' gente venuta da ogni parte dell'isola a presenziare al rito, in cui culmina, come in un evento simbolico, il nuovo, fiorente destino della regione. Lungo le strade procedono, intanto, altre teorie di autocarri, gremiti, imbandierati, sonori di consoni e di musiche. Sono partiti a notte alta dalle più lontane contrade, fin dalle estreme plaghe del Sassarese. Portano folle che vanno incontro, con animo entusiasta, a disagi non trascurabili e a soste notturne in aperta campagna, all'addiaccio, mosse dal richiamo di un nome: il Duce. Questa notte partiranno alla volta di Carbonia, divisi in molti scaglioni, oltre trentacinquemila Fascisti, mentre già cinquemila Giovani Fascisti sono accampati nei pressi della città in un imponente attendamento agli ordini del Segretario Federale. Le Camicie Nere, le massaie rurali, gli operai del Sulcis, quelli di Iglesias .e i diecimiìa Fascisti di Cagliari converranno tutti, domani mattina, nell'ampia spianata intorno al centro urbano. La provincia sarà rappresentata da tutti i gerarchi, mentre, per volere del Segretario del Partito, interverranno mille Fascisti Si Sassari e cinquecento di Nuoro. E' il cuore tutto della Sardegna che batte oggi a Carbonia. La cittadina si è inghirlandata in un unico fregio interminabile di alloro che festona gli edifici, cavalca le strade in multipli archi di trionfo, si inalbera sugli alti pennoni da cui sventolano, come vele maestre gonfiate dal vento, le bandiere tricolori. Sulla piazza del Municipio si aprono le gole degli altoparlanti che diffonderanno domani la parola del Duce. L'effigie di Lui campeggia sulle mura e sugli assiti dei cantieri; il Suo no me grandeggia sulle fronti delle case e sulle incastellature di ferro dei pozzi; sui costoni delle montagne, ampie scritte riproducenti Suoi detti memorabili fanno già cosa viva — in questa città che nascerà solo domani alla vita — il Suo spirito e il Suo insegnamento Si calcola che oltre cinquantamila Fascisti, stretti intomo al Fondatore dell'Impero, alzeranno tra i monti e il mare il loro grido gioioso, salutando la nascita di Carbonia; e quale battesimo più suggestivo e infervorante? Uomini dei campi e delle officine, fieri volti di combattenti e di lavoratori, Giovani Fascisti dall'abito guerriero e dagli sguardi corruschi, donne e giovinette nei costumi sardi cosi nobili e eleganti nella loro linea sobria e severa: tutta la Sardegna, la forte, pittoresca, patriarcale Sardegna, rinata a nuova vita nel fervore di opere e di attività suscitato dal Regime. A ricevere il Duce si troveranno gli esponenti maggiori del Governo e del Regime, le autorità di Cagliari e i membri della Commissione Suprema dell'Autarchia invitati ad assistere al compimento di una tappa decisiva della batta¬ glia per l'indipendenza economica. Da Sant'Antioco, il Duce si dirigerà a Santa Caterina per visitare quella Centrale elettrica, quindi proseguirà per Palmas Vergin, dove sorge un importante stabilimento per la trattazione dei sottoprodotti del carbone. Successivamente il Duce sosterà alla miniera di Serbariu, e scenderà in due pozzi del vasto giacimento che dà un ottimo minerale. A Carbonia, do- la Torre Littoria d quale parlerà il Duce ■■■HI