Arriva l'Ambrosiana Il Torino giuca in difesa del suo primato

Arriva l'Ambrosiana Il Torino giuca in difesa del suo primato Classico confronto nel massimo torneo calcistico Arriva l'Ambrosiana Il Torino giuca in difesa del suo primato rl "campioni,, nella loro classica formazione mirano al successo per non perdere contatto con i primi Si ha un po' il malvezzo, noi giornalisti sportivi che ci occupiamo di calcio, di parlare troppo spesso, quasi ogni settimana, di incontri decisivi. Quando le squadre che il calendario pone di fronte sono « vedette », dimentichiamo che il campionato neppure è a mezza via e diciamo che da quella gara dipende tutto, come se chi vince dovesse aver già il titolo in tasca e chi perde fosse ricacciato cosi lontano dai primi da non poterli avvicinare più. Invece avviene sempre che l'incontro decisivo decide un bel nulla e lo scudetto resta in cima all'albero della cuccagna sino all'ultima giornata del torneo. Confronto temuto Questo per dirvi che il TorinoAmbrosiana di domani non è, e non può essere, la «partita chiave » del campionato. Considerato nelle sue giuste e reali proporzioni appare, però, dato il valore delle due squadre, il posto che esse occupano nella classifica ed il « momento » del torneo, il più interessante ed il più « sentito » confronto al quale possano dar vita due compagini entrambe forti, orgogliose, ricche di giuoco e di volontà. E' un confronto temuto dalle due parti. Ricordo di aver parlato, a Modena, il di che l'Ambrosiana pareggiò con i « canarini » di Dugoni, con alcuni dei più accesi so «tenitori « nero azzurri ». Mostravano di essere sicuri della loro aquadra, ina subito mi interrogarono: « E' forte il Torino ? Come va il Torino? ». E poiché dissi loro che era forte si e che, se anche avrebbe potuto andar meglio, già andava bene, c ...verremo a batterlo sul suo campo — soggiunsero — cosi gli toglieremo ogni illusione... Con la Juventus già abbiamo regolato i conti (ed aprivano la destra per rammentare i cinque goals); con il Torino li aggiusteremo presto » Non aggiunsi parola, ma mi convinai che proprio tanto sicuri del fatto loro non erano... L'altro episodio è più recente ed assai più significativo. Dopo aver assistito mercoledì all'allenamento dei a granata », alicnamento che aveva per scopo la risoluzione del problema « Faldi-Gaddoni », feci una capatina negli spogliatoi. 7 giuocatori se ne andavano ciabat tando dal pancone alla doccia e nello stanzone il vapore era tanto denso come sul mare la nebbia in vernale. Qualcuno mi salutò d'un cenno del capo e mi disse: — Sarà dura, vero? — La più dura... — risposi. — Lo sappiamo. E' una 'squadra che giuoca e che ce la metter?!, tutta, proprio perchè domenica ha perso,.. — Noi dovremmo prenderla in velocità — saltò su a dire un al tro —. Niente polenta al centro, ma un'azione semplice, con tiri in goal. Già, non come a Milano, dove abbiamo dominato tanto senza passare... La squadra più forte Intanto, in una camera vicina, i dirigenti parlavano della formazione. Unico ruolo in discussione quello del centro attacco: Baldi o Qaddonif Perchè Baldi ha una gran voglia di giuocare e sarebbe prezioso per la linea ma potrebbe anche essere tradito, nel bel mezzo di una gara così importante, dal suo ginocchio ribelle, mentre Gaddoni, pur con tutti i suoi difetti, qualche pregio ce l'ha, eppoi è fisicamente a posto... Alla fine tutti si strinsero nelle spalle e decisero che... se ne sarebbe riparlato. La verità è che il Torino sa di doversi misurare con la squadra più forte del girone, e giustamente se ne preoccupa, e che l'Ambrosiana considera i « granata » come gli avversari più temibili. L'unità campione ha, nei confronti del Torino, un complesso più saldo. Non lo si può dimostrare a parole, e nemmeno con un giudizio tendente ad analizzare il valore dei singoli elementi, ma si « sente » che è così. Quando i « nero azzurri » ingranano, la compagine intera lavora a regola d'arte. Il centro sostegno ed i due intemi dell'attacco impostano le azioni con una maestria impareggiabile: trionfa la tecnica, i valori ai impongono. Allora l'Ambrosiana dà spettacolo, non solo, ma ferma nella rete delle sue trame ogni avversario. Allora i goals maturano come la logica risultanza di un giuoco superiore. Se così fosse sempre non ci sarebbe, in Italia, squadra capace di tener testa ai giocolieri « nero azzurri »; invece tale stato di grazia rappresenta, anche per l'Ambrosiana, il momento d'eccezione. Il delicatissimo ingranaggio s'arresta, a volte, per un granellino di sabbia. Basta che Campatelli sonnecchi al centro, come non di rado gli accade, perchè il lavoro delle due mezze OR risulti sciupato. Basta che un intelligente avversario marchi a dovere Ferrari perchè la prima linea si riveli povera di giuoco. Basta che i due mediani laterali, elementi di rendimento non costante, incappino in una giornata di disordine, perchè le estreme vengano a mancare del rifornimento occorrente. Piccole cause, come si diceva a commento della sconfitta ultima patita a Napoli, e grandi effetti. L'Ambrosiana può essere ed apparire, nel giro di otto giorni, una squadra irresistibile od un « undici » superabilissimo. Ora è nostra impressione che gli scacchi ulti7?ii siano dovuti essenzialmente ad un eccesso di fiducia e ad una errata valutazione degli avversari. Errori che domani non potranno essere ripetuti dato che l'Ambrosiana sa ora per esperienza che la vita non è facile neppure nel torneo in corso e sa, inoltre, che il Torino non è rivale di poco conto. Vincere a Torino vuol dire, per i « campióni » balzare a livello dei primi, o, almeno, restarne a contatto; perdere significherebbc retrocedere a quattro punti di distacco, con la prospettiva di dover poi inseguire per chissà quanto tempo e con chissà quale fortuna. E' per questo che noi crediamo di veder domani all'opera l'Ambrosiana migliore: salda, tenace, attaccata al risultato, impegnata con tutte le sue forze. Crediamo altresì ad un Torino in grado di far faville. Col lavoro e con l'esperienza di tre campionati gitwcati nelle prime posizioni la squadra è maturata. Ha acquistato in saldezza, tanto da essere l'unica ad aver evitato la sconfitta in trasferta. L'infortunio subito contro la Roma e la mancanza di un centro attacco di vera classe non le hanno permesso di prendere un vantaggio clamoroso su ogni altra concorrente, ma la squadra, anche con le difficoltà incontrate, s'è portata bene, ed il primato in classifica se lo è ben meritato. Quella di domani è, per il Torino, la prova del fuoco, il rimo grande urto della serie che segnato in programma, per i « granata », prima di girare la boa dèi girone di ritorno. Si è parlato, per questa partita d'eccezione, del ritorno ai Baldi. Sarebbe stato un ritorno gradito, perchè atto a dare all attacco una maggior fluidità di manovra ed una più marcata forza di penetrazione. Baldi non è un centravanti, essendo state occasionali le sue presenze nel ruolo, ma è giuocatore di rara intelligenza. Il suo passaggio è giudizioso, il tiro a rete tale da ingannare anche portieri smaliziati, il lavoro impressionante per mole e continuità Egli attua un tipo di giuoco, se- rcssqisdcdlatavmdlqcf«psecmpmtqnBdnmpdptaTrrvprbnssmggp r 1 " granata „ n hanno a loro favore il terreno, le ottime condizioni della squadra e ferma volontà di vittoria condo quanto si è notato l'anno scorso allorchè la mezz'ala si trasformò in condottiero, che non è quello dello sfondatore e che si spira, invece, secondo la tattica della quale fu impareggiabile esecutore il miglior Brame ai tempi dell'appartenenza allo Sparta, òla costante collaborazione, condotta da una posizione leggermente arretrata, con le mezze ali, che vengono messe nelle condizioni migliori per tentare il tiro dopo di esser state liberate dalla vigilanza dei difensori avversari. Ma questo è il Baldi nelle più idonee condizioni di forma e di efficienza fisica, mentre si sa, invece, che il « granata » ha disputato solo un paio di partite in queste ultime settimane, dopo mesi di inattività e di cure. Il ritorno di questo giocatore avrebbe segnato nel termometro della fiducia che la folla ha per i suoi'ragazzi, un sensibile aumento di temperatura, ma dopo tanto discutere che s'è fatto in questi giorni, il responso medico non è ' stato favorevole. Perciò Baldi giuocherà oggi nella partita delle riserve e domani sarà in linea Oaddoni, il quale farà del suo meglio per tenere degnamente il posto. E chissà, che non riesca nel difficile compilo. Doti da sfruttare Da quanto s'è detto si può capire che sussistono, per il Torino, tutti gli interrogativi prospettati a proposito dell'Ambrosiana. Il Torino, che ha il vantaggio del terreno, del pubblico amico, del inorale « a mille », può vincere. Dovrà, però, essere sbrigativo, non perdersi in fronzoli e mirare di ritto allo scopo. Ha più estro, più brio, è più veloce. Sfruttare appiè no queste sue doti permetterà non solo il raggiungimento del succes so, ma l'offerta di uno spettacolo magnifico. Il « grande incontro » ci costrin ge, ancora una volta, a trascurare gli altri dell'undecima serie. Eppure c'è un Milan-Liguria interessantissima ad otto giorni data dal pareggio realizzato dai « granata » a San Siro. C'è. un NovaraJuventus che ha importanza evidente tanto per i « bianco neri » quanto per gli « azzurri ». C'è un Bari-Roma che può celare insidia per i « giallo rossi ». Il resto conta meno. Perchè si pensa che il Bologna possa superare agevolmente la Lucchese e che la Lazio (se non farà la sciocchezza di sostituire Piola, che a Torino è stato il miglior uomo della sua squadra) debba vincere di fronte alla Triestina; Livorno e Genova hanno sconfitte recenti da vendicare. Modena e Napoli capitano in un momento poco propizio allo Stadio labronico ed a Marassi. Luigi Cavaliere iDcopitimlacomseMconchmhvlappecrgrmNpdnhaczpdttnpsmtesrdfpnt

Persone citate: Baldi, Campatelli, Dugoni, Luigi Cavaliere, Piola