Il Governo egiziano in crisi

Il Governo egiziano in crisi Il Governo egiziano in crisi Favore per la tesi italiana circa il Canale di Suez a n i , a n o a , a i i Cairo, 12 dicembre Mentre tutta la stampa egiziana si occupa della questione del canale, grande impressione ha prodotto stasera l'editoriale del Balagh, portavoce degli ambienti di Corte, circa la posizione dell'Egitto. Il Balagh riconosce che l'Italia ha i medesimi diritti ed interessi dell'Inghilterra riguardo il traffico del canale, ammette la fondatezza delle lagnanze italiane aggiungendo che l'Egitto ha maggior ragione di lagnarsi per una somma di motivi che il giornale elenca. Dopo aver precisato che l'Egitto è sovrano e .proprietario del canale, scrive: « Se le tariffe, conformemente alla tesi italiana, verranno ridotte al punto da bastare soltanto alle spese della gestione e della manutenzione del canale, se la Direzione della Compagnia passerà ad un Comitato internazionale dove le Potenze saranno rappresentate proporzionalmente alle tariffe pagate, cosa rimarrà all'Egitto? ». Il Balagh conclude: « Questo canale ci ha già fatto perdere l'indipendenza provocando l'occupazione inglese; forse ce la farà perdere un'altra volta. L'Egitto non si oppone in principio alle richieste italiane, ma vuole avere la sua parte, e la principale, di guadagno ». Sulla crisi ministeriale, apertasi in seguito alle dimissioni del Ministro dell'Agricoltura, corrono voci circa le probabili dimissioni del Capo del Governo Mahmud cui succederebbe Maher, attuale Ministro delle Finanze, oppure Sidki Pascià. Certe divergenze esistono in seno al Gabinetto come tra il Ministro della Guerra Hassan Sabri, noto filoinglese fautore di un vasto programma di armamenti anche marittimi, e il Ministro delle Finanze il quale mira a comprimere le spese militari. A. L. lvctqlutqpepcPcsriMotlltllltpagdrfUg

Persone citate: Governo Mahmud, Hassan Sabri, Maher

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Inghilterra, Italia