77 lavoratori deceduti in novembre nell' A.O.I.

77 lavoratori deceduti in novembre nell' A.O.I. L'ALBO DEImImA CrlmORXA. 77 lavoratori deceduti in novembre nell' A.O.I. Roma, 8 dicembre. Dal 1» novembre 1938-XVII, data del 38° Bollettino alla stampa, al 30 novembre successivo, sono deceduti in Africa Orientale Italiana, sopra una massa di circa 39 mila unità. 77 lavoratori per incidenti, infortuni sul lavoro e malattie varie. Ecco il 39° elenco di questi valorosi pionieri che l'Italia fascista considera caduti nell'adempimento del loro dovere: Esposti Marchi Paolo, fu Pietro, da Castelnuovo Garfagnana i Lucca); Camporini Angelo, di N'alale. zmvmmrdcnmlpcria Milano- Rnhinn Ch'astiano fi,i s^i™to™ di K-^^TS^diOT-!rSina), Lragua.no francesco, ai ai- coia, da Gioia Tauro (Reggio Calabria); Colombini Crescenzio, di Pietro, da Sorico (Como); Calvi Gio. Battista, fu Giovanbattista, da Vestreno (Como); Tellos Stevatellos, fu Madruno, da Andros (Egeo); Bucedi Umberto, fu Letterio, da Alessandria di Egitto; Samueli Paolo, fu Paolo, da Trieste; Ascia Gaetano, di Salvatore, da Gela (Caltanissetta) ; Murgia Giuseppe, fu Antonio, da Bortigali (Nuoro); Rossi Giuseppe, fu Sante, da Contida (Bergamo); Calderaro Salvatore, di Giuseppe, da Mirto (Messina); Cuscona Lucio, di Giuseppe, da Catania; Di Battista Pietro, fu Nunzio, da Castiglione a Casauria (Pescara); Galofalo Giovanni, di Giovanni, da Vittoria (Ragusa); Giuliano Carmelo, fu Domenico, da Melilli (Ragusa); Lo Monte Giuseppe, di Salvatore, da Villafrati (Palermo); Oliva Stefano, di Vincenzo, da Solarino (Siracusa); Sandrone Mario, di Giovanni, da Castiglione Falletto (Cuneo); Cacace Angelo, di Gaetano, da Monopoli (Bari); Cerolini Pietro, di Ferdinando, da Treviso; De Angelis Reno, di Beniamino, da Sassinolo (Benevento) ; Galletti Riccardo, fu Antonio, da Torre di Quartesolo (Vicenza); Pellegrini Luigi, di Tommaso, da Minervino Murge (Bari); Pilon Pompilio, di Antonio da Vas (Belluno); Coppo Ottorino, di Luigi, da Padova; Carrara Luigi, di David, da Albino (Bergamo); Giambarino Arnaldo, di Amerigo, da Torino; Spada Carlo, fu Rocco, da Càminione (Brescia); Cagnetti Carlo, di Enrico, da Vignanello (Viterbo); Cutillo Gennaro, fu Gabriele da San Salvatore Telesino (Benevento); Figliomeni Domenico, di Carlo, da Siderno Marina (Reggio Calabria); Graziadel Antonio, di Domenico, da Laurenzana (Cosenza); Palumbo Emanuele Gaspare, di Simone, da Agrigento; Scartata Cataldo, fu Agostino, da San Cataldo (Caltanissetta); Martinelli Ugo, di Angelo, da PeScorocchiano (Rieti); Calvino Vincenzo, fu Filippo, da Napoli; Pedeferri Umberto, fu Giovanni, da Menarolo (Sondrio); Fiori Italo, da Carpinetti (Reggio Calabria); Neri Otello, di Umberto, da Livorno; Piana Giacomo, fu Serafino, da Pianoro (Bologna); Vallelunga Salvatore, di Bruno, da Mongiana (Catanzaro); Azzolini Costante, fu Giovanni, da Stumiaga (Trento); Fuina Ignazio, fu Antonio, da Conza della Campania (Avellino); Pozzi Alberto, di Antonio, da Selva di Pregno (Verona); Pesetti Giuseppe, fu Giuseppe, da Zogno (Bergamo); Semechini Sordello, di Napoleone, da Quistello (Mantova); Milanovich Giuseppe, fu Antonio, da Orsera (Pola); Cammi Achille, fu Desiderio, da Caorso (Piacenza); Berrà Giovanni, di Giovanni, da Eublius (Francia); Terzi Gregorio, di Antonio, da S. Pietro in Casale (Bologna); Bruno Giovanni, fu Raffaele, da Rossano (Cosenza); Quattrone Nicola, fu Paolo, da Catanzaro; Bellavista Martino, di Giuseppe, da Palermo; Calvi Pietro, di Sante, da Schio (Vicenza); Pizzocchi Gino, di Romeo, da Rimini (Forlì); Moroni Vincenzo, fu Eugenio, da Castelcolonna (Ancona); Bagnoli Giuseppe, fu Leopoldo, da Cerreto Guidi (Firenze); Boinaga Mario, da Urbino (Pesaro); Luschi Alessandro, fu Angelo, da Livorno; Di Nuzzo Vincenzo, di Domenico, da Maddoloni (Napoli); Bosta Delfino, di Anatolio, da Santa Maria di Rezzonico (Como); Della Rossa Umberto, fu Felice, da Roma; Franchia Pietro, di Domenico, da Tramonti di Sopra (Udine); Gennario Angelo, di Giuseppe, da Caltanissetta; Lugoschi Enrico, di Bonfiglio, da Caversaccio (Como); Natale Giuseppe, fu Savatore, da Caivano (Napoli); Noviello Giuseppe, di Antonio, da Resina (Napoli); Rinaldo Evaristo, di Francesco, da Ceggia (Venezia); Simonetti Mario, di Angelo, da Arten (Belluno); Zamperont Giovanni, di Tito, da Padova; Ferretto Modesto, di Modesto, da Cavour (Torino); D'EIisis Giovanni, fu Angelo, da Gualdierfiera (Campobasso); Delfino Giuseppe, di pasquale, da Chieti; Casalini Luigi, di Giuseppe, da Pianerò (Bologna); Stoppani Ermanno, di Enea, da Leniate sul Seveso (Milano). La situazione, al 31 ottobre 1938 -XVII, dava come deceduti 2177 lavoratori e 11 dispersi. Dal 1" gennaio 1985-XIII al 30 novembre 1938-XVII risultano, quindi, deceduti 2254 lavoratori e 11 dispersi, sopra una media presente di circa 60.000 operai. ctvAripgdLaa13psedtcisvldclldnmahv^ppvcsgPclGpval3f1cdedaLa Nazione saluta con animo colmo di commossa riconoscenza i soldati del lavoro, caduti in obbedienza al comandamento del Duce di fecondare con il sudore l'Impero conquistato con il sangue Come nella conquista, così nella valorizzazione dell'Impero, il sacrificio dei combattenti è seguito e accompagnato dal sacrificio dei lavoratori. Gli uni e gli altri il Po polo italiano accomuna nella fiam ma perenne della sua gratitudine.