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Un'aggressione in piena regola Un'aggressione in piena regola La nota de « L'Informazione Diplomatica » mette a posto tante cose e con tale chiarezza da non abbisognare di ulteriori delucidazioni. Siamo fuori dallo spirito di Versaglia che non si applica soltanto alle clausole di quel Trattato ma alle ingiustizie e ai torti commessi prima e dopo il 1919. * * Quasi quasi ci verrebbe voglia di ringraziare I giornali antifascisti per lo zelo dimostrato nell'alzzare la solita manovra di incuneamento nella solidità dell'Asse. La stampa tedesca, che già aveva risposto esaurientemente da un punto di vista generale sulla stretta collaborazione tra Italia e Germania, entra pienamente nel merito delle ternazionale, si compie un atto di vera e propria aggressione. * * Mentre tante nubi minacciose irrompono sull'orizzonte, Daladier è alle prese con gli oppositori in procellose sedute parlamentari. E ciò appena a poco più di due mesi di distanza dal Convegno di Monaco! Lezioni inutili e tempo perduto. * * Il Presidente degli Stati Uniti si affatica a dimostrare ai governi dell'America latina che essi sono minacciati dagli Stati totalitari europei e che quindi dovrebbero gettarsi nelle braccia e fra le unghie affaristiche dello Zio Sam. A Rio de Janeiro, a Buenos Ayres, a Santiago, a Lima e persino nella comunistoide Città del Messico si conosce perfettamente la situazione e ci si rifiuta di cadere nella trappola anche se il formaggio è di odor democratico. aspirazioni naturali del Popolo italiano, riconoscendo apertamente i nostri diritti nelle questioni che sono ormai all'ordine del giorno della politica internazionale e che nessun presuntuoso « jamais .- potrà liquidare. La dichiarazione del Console generale italiano a Tunisi sullo stato di legittima difesa che i nostri connazionali adotteranno nel caso di nuove provocazioni, ha tutti i crismi, oltre che morali, giuridici. La nostra colonia nel territorio del Bey ha degli speciali diritti antecedenti al colpo di forza della Francia; questi diritti sono integri ed hanno dietro di sé la forza d'una Grande Potenza per esigerne il rispetto assoluto. Non confondiamo le carte in tavola: provocando i cittadini italiani in Tunisia, protetti da trattati perfetti sul terreno della più squisita ortodossia dello « jus » in¬