LA GIOVENTÙ ITALIANA contro le provocazioni tunisine

LA GIOVENTÙ ITALIANA contro le provocazioni tunisine LA GIOVENTÙ ITALIANA contro le provocazioni tunisine » o » à l Indecente gazzarra contro il Consolato di Tunisi Tunisi, 7 dicembre. Un nuovo incidente si è verificato in serata a Tunisi. Verso le otto, un migliaio di operai, nella maggior parte appartenenti alle officine ferroviarie tunisine di Sidi Fathallah, si sono riuniti rapidamente alla stazione centrale portandosi di corsa verso il Consolato generale d'Italia situato nei pressi. Giunti di fronte al Consolato, gli operai hanno iniziato un nutrito lancio di calamai contenenti inchiostro rosso e azzurro. In un baleno, la facciata del palazzo è rimasta chiazzata da enormi macchie colorate che spiccavano sulle parti bianche del muro. I proiettili hanno infranto anche qualche vetro. L'orda del manifestanti si è poi diretta verso la sede della « Dante Alighieri ». La polizia e le guardie mobili, avvertite del fatto, sono però riuscite ad incanalare i manifestanti e si crede che nessun incidente si sia prodotto davanti all'istituto. Una certa effervescenza regna tuttavia in città. Provocazioni anche a Strasburgo Parigi, 7 dicembre. Il « Petit Parisìen » riceve da Strasburgo che parecchie centinaia di pefsone, fra cui numerosi studenti, si sono portati oggi dinanzi a quel Consolato d'Italia per protestare contro le manifestazioni anti-francesi dell'Italia. Nessun incidente ha avuto luogo. Mancata manifestazione antitaliana a Tolosa Parigi, 7 dicembre. L'Agenzia Hacas riceve da Tolosa che un corteo di un migliaio di studenti si è formato nel pomeriggio recando cartelli con affissovi: «Viva la Tunisìa! Viva la Corsica! ». I manifestanti avevano l'intenzione di dirigersi al Consolato d'Italia, ma un importante servizio d'ordine ha fatto deviare e sciogliere il corteo. La chiarificazione è lontana Berna, 7 dicembre. Le rivendicazioni italiane continuano ad essere esaminate da parte della stampa svizzera, che le inquadra nel complesso degli avvenimenti internazionali del momento. La Gazette de Lausanne, dopo aver messo in evidenza in una corrispondenza romana che se l'Italia pone all'ordine del giorno il suo irrFrgali stabstti—neniè ddlintegchngmafglalensatnccsnfitDpvcranplllfsd^sn redentismo nei confronti della rancia, essa possiede già tutte le aranzie possibili ed immaginabi da parte della Germania, dimotra come la questione di Tunisi bbia sempre rivestito per il notro Paese un aspetto di irredenismo. « Il fuoco — scrive 11 giornale — ha sempre covato sotto le ceeri. Il mantenimento dell'italiaità in questa contrada africana sempre stato uno degli scopi ella politica di Roma, mentre, d'altra parte per ogni stratega itaiano Tunisi rappresenta una minaccia militare dal lato sud ». La saldezza dell' accordo italoedesco sia in questo che in tutti gli altri settori è riconosciuta anhe dagli altri giornali. Dal canto suo il Journal de Genève pubblica un articolo dell'exguardasigilli di Francia Enrico Lemery, secondo cui « sotto degli aspetti di pacificazione sussìste il fatto che la Germania rimane il grande motivo d'inquietudine e che a sua intesa coll'Italia, la quale e ha facilitato la partita giocata nei Sudeti, potrebbe benissimo essere considerata come mezzo di assicurarsi in comune altri vanaggi ». Da tutto ciò appare l'impressione generale che fino a quando la chiarificazione europea non sarà completata, la pace non potrà considerarsi assicurata. Fedparonumma mansolinisial FAunivdi Crapvisadimle mtorinisine, comrio,triosoliQu«pLCiativijpeaall'perdelpervolL111 vzionac'tegj qua'genRoma, 7 dicembre. da La gioventù studentesca italia-i frena di fronte airli incidenti veri- la filatisi fn Tunisfa e nelfa Corsica, ' tose e_ composte manifestazioni _di [„ Dimostrazioni in tutta Italia protesta che hanno assunto do vunque un carattere di severa e consapevole responsabilità e se- Gee lIrietà, perfettamente rispondenti ìmial clima educativo della scuola!prnel tempo fascista i chIn ogni citta gli studenti, in im-|miponenti colonne, hanno sfilato peri eiale vie inneggiando al Duce e al-1 del'Italia Imperiale ed elevando il orloro grido appassionato di fede ai esfrateili lontani. Caratteristici epi-j vesodi comprovano il tono dignitoso Inedelle dimostrazioni stesse. . „,„,.;„„ ,,„„ „o=no f-<„v,fio ' be.f.-^-I?f1S0'iU5™?!fS™^Ì ftrSÌJ* pr^Vod^ntfJnn dl Liv^™h«™£" solato francese e qui, dando pro-l va del suo alto senso di discipli-, mna, si è limitata a sfilare in asso- prluto silenzio dinanzi alla sede del.fo ' poBepeConsolato stesso. A Trapani, gli alunni delle scuo-1 le medie, dopo avere improvvisato', una fervida manifestazione di so- nèlidarietà per i connazionali resi-1 denti a Tunisi, si sono portati in!Mcorteo alla Casa Littoria, ove!dinarino deposto fasci di fiori «el Sa- merario dei Caduti per la Rivolu- Fozione fr... i prAd Ancona gli studenti hanno diconcluso la loro manifestazione i naraccogliendosi attorno al monu- • iDmento dei Caduti per la Patria, ; frsostandovi in devoto silenzio. taA Trieste, nel pomeriggio, un ; gufolto gruppo di studenti ha per- ficorsoTe vie del centro, sventolan-1*°do bandiere nazionali. La colonna Ig,'ha sostato davanti al Popolo «|TTrieste, organo della Federazione, ' davanti alla sede del Fascio, alla L^»n^l^^°r9Sa" "aQuesti sera le manifestazioni i S0^ «f"o-„1fI oL™ sono seguite ancora più impo- pnenu' stA Venezia nel pomeriggio nu-j dmerosi gruppi di studenti univer- : e sitari e medi, con alla testa il tri- spcolore, hanno percorso le vie del ] dcentro per compiere una manif e- [ nstazione di protesta contro le di-idmostrazioni anti-italiane della Tu-1 stainnisia e della Corsica. A Padova, dalle gloriose tradizioni patriottiche universitarie, si sono avute durante tutta la giornata manifestazioni di fiero risentimento per le provocazioni compiute in Tunisia ed in Corsica contro i connazionali. Tanto in mat Catìnatachè nel"pomeriggio, una co- glonna formata da migliaia di stu- ; ddenti universitari e medi, cui si è tunito il popolo, ha percorso le vie scittadine acclamando al Duce e, vintonando gli inni nazionali, men- ptre lo storico campanone dell'Ate-lmneo lanciava solenni rintocchi. Lai Ccolonna degli studenti si è portata |gdavanti al Palazzo del Governo e | cpoi alla Casa del Littorio ove ili n Federale ha pronunciato vibranti parole, e successivamente al monumento a Garibaldi e alla caserma « Mussolini » e della Milizia, manifestando la sua entusiastica solidarietà con gli Italiani di Tunisia e della Corsica e inneggiando al Fondatore dell'Impero. A Zara questa sera gli studenti universitari fascisti, uniti a masse di Camicie nere partecipanti al rapporto fascista, hanno improvvisato una imponente e calorosa dimostrazione di protesta contro le mene anti-italiane degli agitatori francesi in Corsica e in Tunisia. Cosi in tutte le città italiane, la gioventù mussoliniana fiera, compatta, sotto i segni del Littorio, ha inteso elevare la sua patriottica protesta con disciplinata solidarietà di spirito e di principio. Il Re Imperatore, accompagnato dal Segretario del Partito, visita per la seconda volta la Mostra del Minerale italiano

Persone citate: Dante Alighieri, Duce, Francia Enrico Lemery, Imperiale, Mussolini, Petit