I colloqui di von Ribbentrop e le ambigue interpretazioni

I colloqui di von Ribbentrop e le ambigue interpretazioni I colloqui di von Ribbentrop e le ambigue interpretazioni a i l o , e n i i di Parigi, 7 dicembre. Riassumendo l'esito deHe conversazioni diplomatiche, svoltesi ieri ed oggi, fra Von Ribbentrop e Bonnet, con la partecipazione dell'ambasciatore Von Welczeck e del Direttore generale \ >ger, il Temps osserva che l'Asse RomaBerlino sussiste integralmente per il Reich, come l'intesa franco-britannica conserva tutto il suo valore per la Francia, ma che i! vantaggio dei buoni rapporti fra Parigi e Berlino sta precisamente nel favorire la collaborazione delle potenze democratiche e delle potenze totalitarie e nel permettere di arrotondare gli angoli, là dove è necessario. Questo è, in sostanza, quello che di più serio sembra risultare dai vari scambi di idee svoltisi fra il Ministro francese ed il suo collega tedesco. Informazioni soggette a cauzione I particolari forniti dai redattori diplomatici dei giornali parigini sono, viceversa, visibilmente soggetti a cauzione; a parte la voce secondo cui 1 negoziatori dei due paesi avrebbero ampiamente esaminata la possibilità di sviluppare i reciproci scambi commerciali, e Von Ribbentrop non avrebbe esclusa l'ipotesi di una eventuale partecipazione francese alla attività economica dell'Europa centrale, tutto il resto richiede, prima di essere preso in considerazione, il confronto con le informazioni e con i giudizi corrispondenti, raccolti dalla stampa berlinese. Gli informatori francesi sostengono per esempio che Von Ribbentrop e Bonnet abbiano conferito a lungo sili problema spagnolo e che l'impressione prodotta dal linguaggio del Ministro tedesco sul suo interlocutore del Quai d'Orsay sia stata che la Germania, pur desiderando vivamente la vittoria di Franco, non sia aliena dall'accogliere prò bono pacis quella soluzione di compromesso che risultasse suscettibile di appianare il conflitto. L'Oeuvre, sempre più tendenziosa degli altri, pretende assicurare che « la Spagna interessa sempre meno Berlino » non solo, ma che le parole spese da Bonnet per dimostrare la convenienza di favorire oltre Pirenei l'insediamento di un governo di carattere intermedio, nè rosso nè bianco, nè sovietizzante nè falangista, avrebbero trovato alla fin dei conti presso il delegato di Hitler « una accoglienza non troppo cattiva ». I giornali della sera confermano l'informazione, ma tuttavia senza insistervi. Secondo X'Intransigeant, von Ribbentrop avrebbe dato prova di un largo spirito di conciliazione e dalle sue dichiara zioni sarebbe risultato che il Reich * potrebbe accedere facilmente a qualunque accomodamento atto a liquidare il problema con rapidità ». Paris Soir si accontenta di dire che il Ministro del Reich «non esagerò l'interesse particolare an nesso dal suo Governo al conflit to spagnuolo ». Ipotesi tendenziose II Temps, più prudente di tutti, scrive semplicemente che « la attenzione dei due interlocutori non mancò certo di essere attirata dalla crisi spagnuola, la cui soluzione sulla base dell'accordo realizzato circa il ritiro dei volontari stranieri importa tanto al mantenimento della pace generale ». In assenza di notizie di fonte tedvgrdtcpcbvoncfctnvstvcdiaèftc«cmfm tedesca, è difficile farsi una idea esatta del valore di tali ben modulate variazioni. Ad,analoga conclusione si dovrebbe giungere per quanto riguarda le aspirazioni italiane nei riguardi della Francia e gli incidenti cui esse hanno dato e seguitano a dar luogo. Il Temps dice che a Berlino « si osserva in proposito un certo riserbo ». Sauerwein su Paris Soir spiega che « nessun uomo di Stato di buon senso si era mai atteso da von Ribbentrop una sconfessione o una qualsiasi altra dichiarazione capace di indebolire l'Asse, ma che nondimeno l'insieme delle inj formazioni raccolte lo induce a credere 'che « le dimostrazioni antifrancesi di Roma e di Torino non fossero desiderate nè approvate dal Reich ». Touvenin nell' Intransigeant si spinge un poco più in là. Ammette anch'egli che non toccasse a von Ribbentrop prendere posizione contro una Potenza che è alleata del suo Paese, ma pretende che il Ministro « abbia lasciato capire a Bonnet che l'affare in questione è un affare italiano e non un affare dell'Asse ». Niente sulle colonie Il redattore diplomatico del Petit Partsien, più categorico dei suoi colleghi, sostiene addirittura che « il Governo tedesco non si associa ai metodi rivendicativi bruscamente adottati dall'Italia ed afferma che le manifestazioni di Roma si sono prodotte a sua insaputa ». Queste interpretazioni corrispondono troppo bene ai propositi con cui la Francia era 'andata al convegno di Parigi perchè non si abbia a ritenerle sospette e inspirate al solito tentativo di indebolire l'Asse. Ma la stampa tedesca ha risposto e continuerà a rispondere per le rime lasciando vuoto il sacco delle illusioni francesi. Del problema delle colonie, o i a e a e e e i e condo la stampa parigina, non si sarebbe parlato. Bonnet avrebbe viceversa patrocinato presso l'ospite, per incarico di Chamberlain, la causa degli ebrei sfrattati dal Reich. Della politica generale ciascuno dei due ministri si è intrattenuto diffusamente: ma nulla è possibile aggiungere per ora a quanto ve ne dicemmo ieri e i risultati dell'esposizione rimangono vaghi. La rie perfora del Parlamento Oggi von Ribbentrop si è recar to a rendere al Milite Ignoto l'omaggio tradizionale. Dopo di che la parte della sua giornata non assorbita dai colloqui diplomatici, è stata spesa in una visita del Museo del Louvre in compagnia di Bonnet, mentre la sua signora si recava al Museo del Carnavalet. Una colazione è stata offerta al Ministro del Reich dal Comitato Francia-Germania, presieduto dal mutilato di guerra on. Scapini, con l'intervento dei Ministri De Monzie e Pomaret e della signora Bonnet. Stasera all'ambasciata di Germania ha avuto luogo, coll'inter vento di Daladier, di Bonnet e di molti altri membri di Governo, un pranzo di gala, seguito da un ricevimento. ' L'ambasciatore Guariglia il quale, come sapete, aveva già conferito privatamente col capo della Willhelmstrasse, è stato invitato al ricevimento al quale assistevano anche i giornalisti italiani. Al ricevimento anche i giornalisti italiani erano stati invitati. Von Ribbentrop ed i membri della delegazione tedesca ripartiranno per Berlino domattina. Domani avrà luogo la riapertura del Parlamento. Il Governo è desideroso di ottenere la pronta discussione del bilancio; ma il piano di battaglia che era stato ideato per avere più facilmente ragione delle manovre degli avversari dovrà a quanto sembra, essere abbandonato. Daladier aveva fatto conto di indurre la Camera ad affrontare in primo luogo la discussione della riforma elettorale nella speranza che, liberati della preoccupazione dell'alleanza con i gruppi del fronte popolare, i radicali si prestassero più volentieri a entrare in una nuova maggioranza col centro e le destre. Il gruppo radicale, riunitosi oggi, si è invece pronunciato contro tale procedura ed ha votato a favore del rinvio della rifórma elettorale a più tardi e della discussione immediata delle interpellanze sulla politica generale del bilancio e dei decreti Reynaud. Avrà questa de cisione un effetto pericoloso per l'avvenire del Ministero? Non sembra che le cose debbano giungere a questo punto; ma è certo che l'atteggiamento dei radicali renderà la battaglia alla Camera meno facile per Daladier. Il Capo del Governo si recherà domattina davanti al proprio gruppo per tentare di fargli mutar consiglio I mariniani dichiarano comunque che appoggeranno il Governo anche se la discussione sulla riforma elettorale non avrà luogo subito come avevano chiesto. Questo autorizza a credere che in ultima analisi gli assalti dell'estrema non riusciranno ad avere ragione della resistenza di Daladier. Concetto Pettinato cI crmsfcd Dome è stato annunciato, il transatlantico «Paris» che era fermo a Le Havre a.causa dello sciopero, è stato fatto partire con personale specializzato della Marma da guerra. Ecco l'imbarco dei marinai che erano giunti poche ore prima con un gruppo di torpediniere