Tentativi dell'autorità per sedare il diffuso malcontento

Tentativi dell'autorità per sedare il diffuso malcontento La torbida situazione romena Tentativi dell'autorità per sedare il diffuso malcontento Uri attentato contro il Presidente di un tribunale militare Bucarest, 5 dicembre. (M.). Stasera la radio nasiona!r. ha diffuso un comunicato in cui si dice che un numeroso gruppo 'di legionari confinati ha fatto pervenire al Ministero degli Interni un appello, indirizzato ai loro compagni, . perchè rientrino nell'ordine, cessando la lotta illegale, tanto più che il nemico d'oltre frontiera non manca d'insidiare fa patria. Il comunicato conclude dicendo che sono già stati impartiti ordini, acciocché sia migliorato il regime dei confinati. Si penserà in seguito se si potrà procedere alla loro eventuale liberazione. Da Cluj informano intanto che quelle autorità militari e di polizia hanno continuato nelle loro indagini circa vari attentati che si erano prodotti in questi ultimi mesi e di cui non era stata data notizia alla stampa per non allarmare l'opinione pubblica. Ma la censura avendo oggi informato ufficialmente che i giornali saranno liberi di pubblicare notizie di tutti gli attentati terroristici passati o che eventualmente si potessero ancora produrre, è avvenuto che l'ufficioso CurentUl ne denuncia alcuni di quelli che già avvennero, fra i quali l'attentato all'officina del gas della città di Cluj, che si voleva far saltare in aria, e ad altre pubbliche isttfustoni dell'importante città rransilvana. Tutta una serie di altri attentati, afferma il giornale, sarebbero stati preparati in Moldavia ove, come si sa, è numerosissimo l'elemento ebraico, ed altri sareb bero stati compiuti o si sarebbero dovuti compiere a Cernantzi, in Bucovina. Sembra a questo proposito che le autorità avrebbero scoperto tutt'un vasto centro terroristico. ,Sempre nella giornata di oggi il più grande caffè della capitale,il « Corso », posto sulla Calea Vic- toriei, l'unico d'altronde caffè vero e proprio, ha sbarrato i suoi battenti ed un cartello è stato affisso: « Chiuso per riparazioni >>. Questo caffè, come del resto tutti i locali del genere della capitale, era frequentato da elementi promiscui, ma vi aveva trovato rifugio anche gran parte di aderenti dei disciolti partiti politici e personalità del campo intellettuale. Il cartello, affisso nei pubblici locali, col quale veniva a rammentarsi la ordinanza della polizia che erano vietate le discussioni politiche - in pubblico non era stato forse letto f La chiusura di questo grande caffè crea dunque nuovi numerosissimi... disoccupati. Mentre le autorità svolgono il loro programma di dnnicfttHmento dei residui nuclei del movimento — che viene definito sedizioso — della « Guardia di ferro », la stampa continua su un altro piano la campagna per la ■ soluzione dell'assillante problema ebraico. Questa stessa campagna pare abbia dei fili di collegamento, quantunque la cosa possa sembrare strana, con l'altro che si svolge intenso contro la «Guardia di ferro ». Distruggere quest'ultima in modo definitivo e dare nell'istesso tempo la sensazione che non si dimenticano i problemi più gravi per cui era anche nato il movimento legionario, sarebbe lo scopo che ci si proporrebbe. La prova, sussurrano gli iniziati, la si avrebbe nel fatto che il Curentul, ti quale precede spesso gli avvenimenti che il regime si appresta a creare, ha inviato suoi noti redattori a Bacati, ove si svolge presso quel Tribunale il processo di tutta una banda di industriali, commercianti e sensali ebrei presi colle mani nel sacco nell'atto di contrabbandare un'ingente quantità di oro e di divise. In brevi parole la situazione è oggi quella che abbiamo tentato di tracciaì-vi coll'esporre gli ultimi due fatti prodottisi dopo l'attentato di Cluj e la scomparsa del Codreanu e degli altri esponenti legionari. La stampa continua a non fare commenti e riproduce con grande ampiezza quelli della stampa parigina, che per la « Guardia di ferro » non ha ^ertamente mai dimostrato, soverchia simpatia. Intanto, la cronaca è pure costretta a registrare in data d'oggi un nuovo attentato. Come avevamo precedentemente informato, due lettere minatorie erano stata indirizzate in quella città rispettivamente al residente reale prof. Alex Janu ed al colonnello Cristescu, presidente di quel Tribunale militare. Quest'oggi il colonnello Cristescu, mentre usciva dal Tribunale, è stato fatto segno a colpi di pistòla sparati da due individui che si erano nascosti nell'andito di una casa vicina. Per fortuna, il colonnello Cristescu * stato colpito solo da un proiettile di rimbalzo, che lo ha leggermente ferito all'omero sinistro. Uno deg\i attentatori è stato subito tratto in arresto da un ufficiale; esso è certo Leonida Lututovici, studente dell'ottavo corso di liceo, diciottenne ed ex-legionario.

Persone citate: Alex Janu, Leonida Lututovici

Luoghi citati: Bucarest, Moldavia