Il Segretario del Partito tra il popolo di Genova

Il Segretario del Partito tra il popolo di Genova Il Segretario del Partito tra il popolo di Genova Solenne celebrazione del gesto di Balilla Genova, 5 dicembre. Genova ha riservato a S. E. il Segretario del Partito, comandante generale della G.I.L., accoglienze calorosissime, ■ come si convenivano al Gerarca qui venuto per celebrare lo storico gesto di uno dei più grandi e cari figli della Superba: Balilla. A ricevere S. E. Starace erano tutte le autorità. Il Gerarca è sesso dal treno alle 9,10, a Principe, e la sua prima visita è stata ad un reparto di Giovani fascisti automobilisti che stavano svolgendo esercitazioni premilitari sul piazzale della Camionale. La massa giovanile, sorpresa ed entusiasta per l'inattesa visita, ha salutato l'ospite gradito con altissime acclamazioni al Capo. Il Segretario del Partito si è poi recato alla Casa del Fascismo genovese, rendendo omaggio alla memoria del Caduti per rld Rivoluzione e formandosi alcuni istan-i ti nella cappella votiva che ne ricorda il loro fecondo sacrificio. La seconda visita ufficiale è stata riservata alla Regia Università, dove ad attendere Sua Eccellenza erano senatori, deputati, le autorità cittadine, il Rettore magnifico sen. Mattia Moresco ed un foltissimo gruppo di flti ufficiali, fra cui il gen. Galbiati ispettore della Milizia universitaria, il gen. Moretti capo di stato maggiore della G.I.L., il generale Do, ispettore dei corsi premilitari, il luogotenente generale on. Tarabini ispettore della Premilitare, il generale Robotti comandante la « Monferrato » in rappresentanza di S. E. il generale comandante il Corpo d'armata di Alessandria. L'ingresso del Gerarca è stato accolto, nell'atrio del'Ateneo, dal suono degli inni nazionali, mentre una imponente massa di armati — oltre 2000 camicie nero della Legione Universitaria San Giorgio e una rappresentanza del 43.o Fanteria — presentava le armi. In un angolo dell'ampio cortile, una macchia graziosa e vivacissima era formata da un folto gruppo di . maestre della Spagna nazionale, in visita a Genova da diversi giorni. Esse, quando il Segretario del Partito giungeva presso loro soffermandosi, lo salutavano con alte acclamazioni al Duce ed à Franco. Il dono di tre Fiamme Veniva poi celebrato un rito breve e solenne: quello della benedizione, da parte del cappellano della Legione San Giorgio, e della consegna, fatta da due studentesse e dalla signora Soliman, di tre fiamme, intitolate a tre eroici caduti: una, donata dal Guf ed intitolata alla memoria del sottocapomanipolo Giuseppe Crovetto caduto in Spagna, al battaglione allievi ufficiali: la seconda, donata dal Giornale di Genova in memoria del proprio redattore capomanipolo Carlo Roddolo, caduto in Africa, al primo I battaglione premilitari; la terza, offerta dal Guf e intitolata al capomanipolo Giacomo Soliman, caduto in A.O.I., assegnata al 2.o battaglione premilitari. All'atto della consegna, S. E. il Segretario del Partito faceva l'appello fascista dei tre giovani eroi, mentre la truppa e il battaglione di allievi ufficiali e premilitari presentavano le armi. Il rito si compieva e si concludeva con il solenne giuramento degli allievi ufficiali universitari, la cui formula veniva letta dal comandante la Legione San Giorgio, console Fereseto, vice-Federale di Genova. La massa intonava quindi a gran voce l'inno degli studenti universitari, Giovinezza e l'inno dell'Impero. S. E. Starace si è poi recato nell'aula magna dell'Università dove il segretario del Guf ha consegnato al rettore un magnifico busto del Duce, opera dello scultore De Albertis, donato dal Guf e dalla Milizia Universitaria. La cerimonia si è chiusa col saluto al Duce. Il Segretario dèi Par- Itito ha poi lasciato l'Ateneo, salutato da deliranti manifestazio- npdinpfiMCddtiguisvsptielolesInmrtdnsclltdclIdSpargdzcAvt I ni al Duce ed al Fascismo da parte della massa studentesca e della folla che si era radunata n via Balbi. Percorrendo a piedi, fra applausi ed acclamazioni, la strada fino al Largo Corridoni, S. E. il Ministro b! recava poi al teatro Carlo Felice, dove erano anche il dottor Giorgio Molfino, membro del Direttorio nazionale del Partito, 1 Federali delle Provincie liguri e di Alessandria, e tutti gli ufficiali, sottufficiali e graduati istruttori dei corsi di Genova, Savona, La Spezia, Imperla ed Alessandria. S. E. Starace ha tenuto Rapporto soffermandosi In modo particolare sull'istruzione premilitare e Impartendo direttive precise sullo svolgimento dei corsi. Le parole del Segretario del Partito sono state sottolineate da una fervida Interminabile ovazione e da acclamazioni • all'indirizzo' del Fondatore dell'Impero. Il Segretario del Partito si portava quindi nel popolare rione di Pprtoria, in piazza Paniamone dove una lapide murata nel selciato ricorda il punto esatto da cui Giambattista Perasso scagliò la pietra della liberazione contro la soldatesca austriaca. Poco lontano è 11 monumento che riproduce il monello genovese, scamiciato e splendidamente fiero, nell'atto che Infiammò la Superba. Il piccolo monumento era circondato da un plotone di Balilla. S. E. 11 Segretario del Partito ha posto alla sua base una corona di alloro, con i nastri giallo-rossi, recante la scritta « Il Comando generale della G.I.L. ». Una grande folla si era adunata nella piazza ed affollava le finestre delle case del popolo tutto all'intorno. Altissime acclamazioni si sono levate in onore del Duce. Cinquemila giovani schierati La seconda parte della giornata dell'illustre ospite si è iniziata alle 15, con una rivista di cinquemila armati, appartenenti alla G.I.L., sul piazzale della Camionale, adorno di bandiere e di striscioni, presente una enorme folla. Il colpo d'occhio che l'Immenso piazzale presentava era veramente superbo. Tutte le specialità della G.I.L. erano rappresentate nell'imponente schieramento. S. E. il Segretario del Partito, giunto salutaco dal suono di Giovinezza, dopo essersi soffermato ad ammirare il superbo quadro, ha passato In rivista lo schieramento, ordinato su triplice fila, interessandosi ad ogni plotone e ad ogni specialità. Terminata la rassegna, egli si portava al centro del piazzale e dava disposizioni per l'inizio dello sfilamento, che riusciva veramente superbo e marziale. I cinquemila giovani sfilavano al passo romano davanti al Ministro, e a sfilata terminata esplodevano in una travolgente manifestazione all'indirizzo del Duce. Prima di lasciare il posto, il comandante generale della G.I.L. ha espresso il suo compiacimento al comandante federale di Genova ed agli istruttori. La giornata genovese del Segretario del Partito si concludeva con una visita alla Casa della G.I.L., in via Cesarea, nel corso della quale egli teneva rapporto agli ufficiali dei Comandi federali di Alessandria e delle Provincie liguri, assistendo anche a qualche dimostrazione di direzione della manovra di plotone. Alle 23,50, salutato da tutte le autorità e da grandi applausi allo Indirizzo del Duce, S. E. il Segretario del Partito lasciava Genova, diretto a Roma. popolo.