L'esclusione dei non ariani da tutti gli Enti culturali torinesi

L'esclusione dei non ariani da tutti gli Enti culturali torinesi L'esclusione dei non ariani da tutti gli Enti culturali torinesi Task difesa, delia Rasura E Una precisazione dell'Istituto di Cultura fascista L'Ufficio Stampa federale comunica: « A seguito di recenti pubblicazioni sui giornali locali intorno all'appartenenza di non ariani a enti cittadini, la Sezione torinese dell'Istituto nazionale di Cultura fascista precisa che essa, naturalmente, ha escluso dai suoi soci i non ariani ed ha impartito analoga disposizione, con esecuzione immediata, ai camerati dirigenti gli enti aggregati alla Sezione stessa ». La precisazione dell' Istituto di Cultura fascista sarà conosciuta con la più viva simpatia. Il settore culturale, che, per la sua stessa natura, non può esser delimitato e definito in confini tracciabili con matematica chiarezza, era quello in cui più facilmente potevano avvenire delle inquinazioni e degli ibridismi assolutamente inaccettabili. Ora il comunicato parla chiaro: gli ebrei sono esclusi da tutti gli enti ed organizzazioni a carattere culturale dipendenti dall'Istituto. Ciò è quanto dire in effetti da tutti i circoli culturali; poiché non è neppure da pensare che esistano società di questo carattere che non siano regolarmente iscritte ed aderenti all'Istituto che nella sua specifica denominazione è detto « di cultura fascista » e che cioè è delegato ad organizzare ed a controllare la cultura nella sua veste politica; e già si sa che di cultura noi italiani ne ammettiamo una sola: quella fascista. Anche nei regni dello spi■ rito quindi è stata fatta piazza pulita e si potrà respirare liberamente.

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