L'abolizione della tassa sui velocipedi

L'abolizione della tassa sui velocipedi L'abolizione della tassa sui velocipedi Il benefico provvedimento, che sarà oggi salutato con letizia proporzionale alla modestia della borsa da milioni di ciclisti italiani, riporta il più utile e popolare dei ueicoli alla sua funzione squisitamente utilitaria, ripetutamente affermata, con parole e con fatti, dal Governo fascista. Intere moltitudini traggono dall'uso della bicicletta non solo quel diritto a dividere le ariose gioie della strada maestra, che toccò la lirica vena di Pascoli e di Stecchetti; non so 10 la possibilità di compiere più agevolmente o più comodamente gli spostamenti necessari — ma la primordiale, indispensabile pos sibilila di vita. Centinaia di mi gliaia di lavoratori sarebbero pa ralizzati senza la bicicletta: pre giudiziale strumento di lavoro per 11 campo, per l'officina, per il cantiere, per il luogo ove si suda il pane della famiglia. Sacra dunque, come ogni arnese del lavoro, come un alimento del popolo, la bicicletta. Ogni pur modesta tassa superstite, anzi risorta da pochi anni, sul cavallo del popolo, era oggi anacronistica: non è tassabile il ferro del mestiere L'odierno provvedimento, che segue di poche settimane l'analogo sgravio della tassa automobilistica, si riallaccia a questo non solo per ovvie ragioni ai opportu nilà e di equilibrio, mettendo di fronte al fisco s'ttn piede di parità tutti i mezzi di locomozione personali. Esso incide, sia pure indirettamente, sul programma della j motorizzazione, in quanto viene a coincidere col nuovo decreto che a 0 impone modalità di un certo onere per la segnalazione visiva delle biciclette, sinora ribelli al do vere d'illuminarsi. E' palese che la nuova disciplina dei fanali, della gemma rossa e del parafango bianco avrà tanta maggior probabilità di venire rispettata, in quanto, anziché aggravare il bilancio del ciclista, verrà compensata dal risparmio della tassa. Il Governo non ha voluto che, per salvaguardare la propria vita nella circolazione notturna, i ciclisti spendessero di tasca propria: impone loro un carico, e contemporaneamente li libera dalla tassa. E del presumibile felice risultato della duplice operazione saranno tutti gli utenti della strada a rallegrarsi — primi tra tutti gli automobilisti. a. f.

Persone citate: Stecchetti