Un partito unico? di Mario Bassi

Un partito unico? LA NUOVA CEKOSLOVACCHIA Un partito unico? I rapporti fra Russia e Polonia nelle interpretazioni di Praga ' (DAL NOSTRO INVIATO) Praga, 29 novembre. Tutti i giornali cekoslovacchi |riflettendo da vari punti di vista | la più viva impressione suscitata i ra questi circoli politici dall'im- prowiso accostamento della Polo- nia alla Russia dei Soviet! sono pieni di commenti sull'avvenimento. Fondamentalmente quasi tutti questi giornali insistono nello spiegare la mossa della Polonia come effetto immediato del dispetto provocato a Varsavia dal re-| ciso atteggiamento germanico riguardo alla Russia subcarpatica e del negato confine comune con la Ungheria. I Narodni Listy, ad esempio, organo del già partito dell'unione nazionale, oggi fusosi nella coalizione di forze detta della « unificazione nazionale >, scrivono: « La politica di Beck aveva speculato intorno a una determinata evoluzione nell'Europa centrale realizzatasi soltanto in parte. La Germania ha deluso grandemente la Polonia, specie per quanto riguardava l'attesa soppressione della Cekoslovacchia e la spartizione della Slovacchia e della Russia subcarpatica tra il confinante del nord e il confinante del sud. Tale spartizione avrebbe creato una frontiera comune ungaropolacca e avrebbe realizzato il blocco contro l'espansione dall'occidente all'oriente e viceversa. Hitler ha dimostrato di volere seriamente degli Stati nazionali nell'Eui opa sud-orientale; e ciò dovrebbe essere .oggetto di serie considei azioni da parte della Polonia ». Il Geske Slovo, organo dei socialisti nazionali, dopo aver ripetuto argomenti analoghi, osserva: « La politica di Beck prende una piega inattesa. Fu la Polonia che impedì per anni interi alla Francia di allearsi militarmente con la Romania e la Jugoslavia. Un anno fa il tentativo della Francia mirante a creare un siStema di sicurezza collettiva venne fatto cadere dalla Polonia. Dopo questo insuccesso la Francia si decise a rinunciare alle alleanze orientali sostituendole con la collaborazione militare con l'InfjhLterra. Neppure allora la Polonia rinsavì. Pi eparò il terreno aiia Germania per attaccare la nostra politica verso le minoranze. Negli ultimi mesi non mirò ad altro che a ottenere la spartizione della Cekoslovacchia ripromettendosi per sè e per l'Ungheria una Placgpsd buona porzione del bottino. La Polonia si accorge della realtà della s'inazione soltanto ora che la |Germinia rivolge la propria at| tenzione verso oliente. Essa vori rebbe correre ai ripari. Non augu riamo nulla di male alla Polonia; ma temlamo cne esaa cerchi di ?fiv,ar?f t">PP° tardi. Al signor | Deck debbono riuscire ostiche le parole di Mosca, secondo cui la Polonia, accordandosi coi Sovieti, ha respinto la congiura fascista contro il Comincern ». Per terminare, il Venkov rileva che, poiché la Polonia aveva già un patto di non aggressione con' la Russia, il nuovo accordc rappresenta qualche cosa di più. Ma la Polonia, osserva il giornale, ha anche un patto con la Germania che stabilisce che essa non concluderà nessuna alleanza diretta contro il Reich: « li nuovo patto — obbietta il giornale — non è forse diretto proprio contro la Germania? In questo caso sarebbe implicitamente decaduto il patto tedesco-polacco. La Polonia — continua ancora 11 Venkov — ha pure un patto non la Romania per la reciproca assistenza contro la Russia. La Romania potrà attribuire a questo patto la stessa importanza di prima, visto che l'avvicinamento odia Polonia alla Russia sovietica jtuò ehsere interpretato come il primo passo verso un'a'Oinza? La Romania non cercherà la propria sicurezza avvicinandosi alla Germania? ». Secondo tali intonazioni e con tali commenti viene accolto a Praga l'accostamentc russo-polacco. E se ne induce che esso prò durra un nuovo rivolgimento nelle rispettive posizioni politiche degli Stati dell'Europa centrale e centro orientale, con ripercussioni nella politica Internazionale europea. Un uomo politico mi accennava oggi: « La Russia sovietica, che a Monaco era stata messa fuori dalla porta del consesso europeo, vi rientra oggi, introdottavi dalla Polonia. E badate come il Comintern, contemporaneamente, lavora in Francia. Le armi di Mosca: da un lato, l'azione diploma tica; dall'altro, l'azione disgrega trice rivoluzionaria. Forse si av vicina un'ora più pericolosa per l'Europa ». Riguardo alle elezioni della Dieta slovacca, ossia del Parlamento autonomo della Slovacchia, indette per il 18 dicembre prossimo venturo, si spiega che nella lista unica del partito nazionale slovacco, partito totalitario, in testa alla quale sono i più eminenti rappresentanti slovacchi, Tiso, Tuka, Sldor, Durciansky, sono compresi anche proporzionalmente i rappresentanti, dei tedeschi, con Karnasin, e quelli degli ungheresi, con Esterhazy. Gli elettori sono chiamati a rispondere semplicemente « si » o « no », su questa lista unica e totalitaria. E' stato cioè adottato in Slovacchia lo stesso sistema italiano. Da fonte autorevole mi si informa che, subito dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, che avrà luogo domani mercoledì, come annunziato, verranno disciolti d'autorità tutti i partiti politici in Cekia, come è già avvenuto in Slovacchia per decreto di quel governo autonomo. Anche in Cekia dovrebbe costituirsi un unico partito totalitario, a carattere schiettamente nazionale. Mario Bassi anunzdtMgntvgzTcGldaUSsmpnsinslnsriccdmttdmss

Persone citate: Beck, Deck, Esterhazy, Hitler, Slovo, Tiso