Il tentativo sovietico avrà ragione della Francia? di Concetto Pettinato

Il tentativo sovietico avrà ragione della Francia? Il tentativo sovietico avrà ragione della Francia? Daladier si appresta ad affrontare lo sciopero generale I Combattenti cercano di interporsi fra Governo e sindacati Parigi, 28 novembre. Reduce dal suo viaggio in Turchia, Sarraut ha ripreso stamane il proprio posfo al Ministero dell'Interno. La sua attività si è iniziata, con una conferenza alla presidenza del consiglio, nella quale Daladier, assistito dal prefetto di polizia, dal direttore della giustizia militare e dal proprio capo del gabinetto militare, ha esposto al collega la situazione, informandolo dei provvedimenti già presi e impartendogli le proprie istruzioni per le giornate che vengono. Situazione solida Come s'è visto dai discorsi pronunciati ieri sera alla radio tanto dal Capo del Governo quanto dal ministro dei lavori pubblici, l'atteggiamento del governo continua ad essere fermissimo e promette di restarlo senza attenuazioni di sorta per tutto il tempo necessario. Stabilito ad usura che il movimento disposto dalla Confederazione Generale del lavoro « non ha la minima giustificazione morale poiché non comporta rivendicazioni di ordine professionale », dimostrato che si tratta unicamente di una congiura politica diretta contro la politica estera del ministero e ispirata da Mosca, osservato da più di un buon conoscitore degli ambienti parlamentari che, se domani andasse al potere un ministero di fronte popolare, i decreti Reynaud verrebbero integralmente mantenuti, Daladier col fare atto di autorità si mantiene nella linea costituzionale e repubblicana ed ha il paese dalla sua. Della solida situazione del governo ci fornisce del resto una prova eloquente l'insuccesso parziale cui lo sciopero sembra destinato. I provvedimenti presi garentiscono, almeno a quanto si assicura dalle amministrazioni competenti, il funzionamento normale delle ferrovie e dei trasporti urbani della capitale, nonché la distribuzione del gas e dell'elettricità. Le poste, i telegrafi e i telefoni funzioneranno anch'essi normalmente. Le banche e i grandi magazzini rimarranno aperti, come i teatri e i cinematografi. Le emissioni radiofoniche avranno luogo come di consueto. Gli insegnanti delle scuole secondarie faranno lezione, Come si crede poter garentire tale risultato? I ferrovieri saranno mobilitati per precetto personale. Ingegneri e ferrovieri graduati verranno distribuiti in tutti i centri cu qualche importanza per sostituire all'istante i ferrovieri assenti. Congrue distribuzioni di truppe assicureranno l'ordine. I ferrovieri renitenti alla chiamata perderanno i diritti inerenti al loro contratto di assunzione in servizio. Per la ferrovia metropolitana di Parigi la mobilitazione personale è contemplata, ma non è ancora stata decisa dubitandosi che il provvedimento sia necessario. Gli autobus metteranno in circolazione un minor numero di vetture, ma le comunicazioni saranno assicurate ugualmente. Il trasporto del latte e delle derrate alimentari avrà luogo a cura del Governo come si è fatto già in altre occasioni. Per i servizi postelegrafonici la mobilitazione non è stata ritenuta necessaria, ma le autorità si sono premunite contro _ eventuali defezioni. In via generale si può dire che il metodo adottato dal Governo per aver ragione degli sforzi della Confederazione generale del lavoro consiste nel minacciare i pro- l'acoe ibrvegidi sopepraldoinseitbldaronee L'Pr30nelenocaL'descchrichfrracapeneMmzanoch15sovlogdè us1rcmstinaBfgtNdvdloinbgstirtfillordzfefCCrisbz1 cppri dipendenti diretti e i funziona-1 l'ri dei pubblici servizi di sanzioni | che possono andare fino al licen- j m| sziamento. E' questo il mezzo più semplice ma, in date condizioni, anche il più efficace per indurre a miglior consiglio le teste calde: e pare che gli stessi stabilimenti che lavorano per la difesa nazionale icuupstiano per seguire l'esempio del | MildGoverno. Licenziamenti in massa La direzione degli stabilimenti i 2Renault, per fare un nome, ha 11- ! ccenziato in blocco l'intero perao.! vnale ad eccezione di 1900 impiega-! rti. Gli operai potranno venire rils-i.sunti e a tal uopo ciascuno di essi i Vè anzi già stato invitato a presen- \ dtare la relativa domanda. Ma ie | vdomande saranno esaminate caso i bper caso ed è facile comprendere !dche gli agitatori e le teste calde ! "non hanno grande probabilità di ■ 'vedersi riassunti. Queste severe di- ! Tsposizioni, più che mai pericolose: mte un periodo di economie e di itdisoccupazione quale quello attua- ! sle, hanno visibilmente attenuato; il'entusiasmo dei fautori dello scio-idper0 j bGli stessi operai comunisti non csembrano oltremodo lieti dell'av-l Evenire che si prepara loro. Abbiamo saputo oggi a questo proposito di un incidente significativo. I ferrovieri di parecchi depositi e in particolare di quello di Melun, posti fra il martello degli ordini sindacali e l'incudine delle sanzioni disciplinari avevano escogitato sin pPcrtsiqddalla scorsa settimana di farsi mandare in licenza regolare ondei rfigurare tra gli scioperanti pur re- M«tando in lesola nei confronti del-i amministrazione. Erano state oncesse di conseguenza, per il 29 il 30 novembre e per il 1" dicemre gran numero di licenze. Il Goerno, messo sull'avviso, avrebbe ià provveduto all'annullamento i tutte le licenze in cui sia incluo il 30 novembre, data dello scioero. Se di tanta prudenza dàrmo rova i comunisti, figuriamoci gli ltri. Del resto, i ferrovieri non ovrebbero aver dimenticato che n Francia i loro scioperi finirono i empre male. La paralisi di que-!to vitalissimo fra i servizi pub-.Ntlici si è prodotta — come ricorava ieri De Monzie nel suo chiao e robusto discorso — tre volte; ell'ottobre 1910, nel marzo 1920 nel maggio dello stesso anno. 'ultimo sciopero è il più celebre. roclamato alla mezzanotte del 0 aprile, la Confederazione Geerale del Lavoro decise di spaleggiarlo. Il 3 maggio incrociaroo le braccia i minatori, gli scariatori portuali e la gente di mare. '8 fu la volta dei metallurgici e egli operai edilizi. L'11 maggio ciopeiarono gli operai del gas, he vennero sostituiti dai milita. Ma c'era al potere Briand, an- he socialista e futuro nume del ronte popolare. Briand ebbe il co aggio di dichiarare in quella ocasione che per stroncare lo scioero non avrebbe indietreggiato emmeno davanti alla illegalità. Militarizzò i ferrovieri e il 28 maggio lo sciopero cessava, sena avere fruttato ai suoi attori se on un'ondata di licenziamenti, he le sinistre lottarono invano 5 anni per far revocare. Precedente istruttivo H precedente è istruttivo. E non olo perchè dimostra che il Goerno, quando vuole, ha il coltelo per il manico; ma perchè inse-gna che l'avere lottato cantre.la disorganizzazione dello S o n°i»è un disonore nemmeno t-er uomo di sinistra, se colui che mj-se alla ragione i ferrovieri nel 1920, potè, pochi anni dopo, venire salutato «talismano della pace » e portato nelle stelle nei comizi di color più acceso. Daladier nella sua opera di restauratore dell'autorità è insomma n buona compagnia. Il primo a militarizzare i ferrovieri fu Briand, un socialista; il primo a far evacuare le fabbriche con i gas lacrimogeni fu Dormoy, un alro socialista ministro di Blum. Non si potrebbe essere più ortodossi di cosi. Rifiutandosi a convenirne, socialisti e comunisti tradiscono come il vero oggetto della oro offensiva non sia la politicanterna del Ministero Daladier,bensì la sua politica estera. I combattenti, che dalla promulgazione dei decreti Reynault sono ulle spine, non volendo acconsenire senz'altro ai sacrifizi volontari chiesti loro da Daladier, ma senendo in pari tempo che il loro rifiuto non è un buon esempio per l Paese e non aggiunge nulla al oro prestigio, anelano di rientrare in scena e si offrono quali mediatori fra Governo e Confederazione del Lavoro. L'offerta è stata forse formulata col tacito od espresso consenso delle parti ? Difficile dirlo pel momento. Ma la Commissione amministrativa della Confederazione del Lavoro si èriunita stasera per esaminare lasituazione e non sembra impossi-bile che all'ultima ora gli organiz-zatori del movimento fiutando insuccesso e limpopolanta, fac-ciano al Governo delle proposte per mercanteggiare la revoca del¬la la com-'ordine di sciopero Per il momento tuttavia m tom-missione si è limitata a riconte-stare in una lettera a Daladier diindole generica il carattere politico dello sciopero da essa indetto; un passo è stato fatto stasera dalla unione socialista repubblicana presso i ministri Pomaret e DeMonzie, membri della stessa, perindurli a intraprendere dal canto loro una mediazione fra la confederazione ed il capo del governo 2fladi?f sì * "««tato a rispondereche se la confederazione del lavorovuol venire a patti deve cominciareTco1 re.vocare 1 "«"dine di sciopero. In Polltlca estera 11 fatt0 che at" V'" maggiormente 1 attenzione deBu ambienti parigini, oltre alle voci del prossimo viaggio di Cham berlain in Italia ed il comunicatodel1 Agenzia polacca sulle conver"azioni f ra Litvinof e l'ambascia'ole dl Polonia a Mosca, l'ufficioso Te">Ps nel1 >P°tesi che l'aweniment0 Possa costituire più che altro una manovra del Commissario sovietico agli Esteri per mettere in imbarazzo la Francia al momento del viaggio a Parigi di Von Ribbentrop. si affretta a dichiarareche «dopo il crollo prodottosi in Europa centrale, in parte per col pa della Polonia, l'interesse delle Potenze occidentali, per le crische possono verificarsi in quella regione del continente, è più strettamente limitato che non nel passato»; In altri termini la Francia intenderebbe lavarsi le mani dquanto può accadere in Ucraina e delle preoccupazioni che ne scatuper Varsavia e perrirebbero Mosca, In realtà le prospettive di ari riavvicinamento russo - polacco vengono considerate qui con soddisfazione. Concetto Pettinato