MILIARDI IN CERCA DI PADRONE

MILIARDI IN CERCA DI PADRONE MILIARDI IN CERCA DI PADRONE Una serie di tesori autentici che non possono essere liquidati' perchè gli eredi non hanno la prova del loro diritti , , i l a » , o d , i , n n . a , e o e a e e e l a e i, o e. io a nE o è e ae ma o cmra e aa di he Si sente spesso parlare di eredità favolose; ma la maggior parte di cflse non esistono che nell'immaginazione dei cercatori di fortune. Siamo tuttavia riusciti a stabilire la storia autentica di quelle eredità che esistono realmente e il cui liquidamento è impossibile, poiché i presunti eredi non hanno modo di provare in modo incontestabile i loro diritti su quelle fantastiche fortune. In una serie di articoli racconteremo come furono accumulate, nel corso di avvonture straordinarie e spesso appassionanti, fortune che si elevano a centinaia di milioni; e le lotte alle quali si abbandonano 1 candidati credi e gli imbrogli che essi escogitano per entrare in possesso di questi tesori. L'eredità di 250 milioni di dollari di Gottlieb Wendel re americano delle proprietà temere Tre anni or sono, mori a New York miss Ella Wendel, lasciando la sua enorme fortuna di 250 milioni di dollari alle opere di carità. Questa Ella Wendel era una persona originale e, bisogna confessarlo, un poco maniaca. Da parecchi anni essa non lasciava il proprio appartamento e, prima di morire, ebbe cura di rilevare dall'annuario telefonico gli indirizzi di tutte le Opere di beneficenza tra le quali aveva l'intenzione di dividere il suo immenso patrimonio. Ma, quando si procedette all'inventario, si trovò, fra le carte della vecchia signorina, un testamento di suo padre, Gottlieb Wendel. Quest'uomo, che aveva ammassato i milioni grazie a straordinarie speculazioni dì terreni, precisava, nelle sue ultime volontà, che in nessun caso i suol beni dovevano uscire dalla famiglia Wendel, a meno che fosse possibile stabilire con scrupolosa certezza che non esisteva più alcun discendente della famiglia. Quando questa notizia fu resa di pubblica ragione, tutti i Wendel del mondo partirono naturalmente per l'America, e, naturalmente, si mescolarono ad essi tutti gii avventurieri e tutti gli imbroglioni del mondo. E la storia della mag gior parte di essi rientra veramen te nel campo dei romanzi poli zieschi. La lotta attorno a questa fortu na continua ancora e non soltarr to i Wendel vi prendono parte, ma tutte quelle persone che sperano di poter provare che qualcuno dei lo ro parenti discendeva dal ceppo dei Wendel. Criitoforo Schaffer re del tabacco ha lasciata vacante un'eredità di cento milioni di dollari Quando Cristoforo Schaffer mori, nel 1885, si era a buon diritto guadagnato il titolo di re del tabacco. La sua eredità, che raggiungeva i dieci milioni di dollari, lasciata alla sua unica figlia En richetta, comprendeva fabbriche di tabacco in tutte, o quasi, le grandi città degli Stati Uniti. Enrichetta Schaffer sposò un giovane di origine francese, Walter Garret, che mori molto presto. Quando la signora Enrichetta Garret, nata Schaffer, mori a sua volta, il 16 novembre del 1930, lasciò una fortuna favolosa. I beni che la componevano, e in quel momento potevano essere valutati a più di cento milioni di dollari, furono subito messi sotto suggello. A chi appartenevano? Le ricerche hanno fino ad ora rintracciato trentaseimila eredi. Fra questi le maggiori probabilità sembrano appartenere a un discendente jugoslavo della famiglia Schaffer, Ludovico Adam, e a una signora Camilla Murys, che vive a Nancy, e che è una parente del marito francese della Enrichetta Schaffer. Ma gli altri trentaseimila non abprmdisatemcrI caCintàuredminZcLvftuncdrdpsqpAlcnfipsqdZasibvvvctcdoKrlurttggnmsa i e b e , e e a l , i a i o o i o i, i i n o. rò e nù o rati o ur, a y, o fn abbandonano per questo le loro pretese, cercando tutti mezzi immaginabili per giustificare i loro diritti, e, quel che è più interessante, si è che il numero dei pretendenti, che si basano su documenti più o meno autentici, s'accresce ogni giorno. I 60 milioni di dollari di Zaharia aspettano dal 1902 il loro proprietario. Venti milioni di dollari nella casse del municipio di Quebec, nel Canada. Trenta milioni di dollari, in Pensllvania, nel cuore della città di Saskantessche, consistenti in un immenso appezzamento di terreno, sul quale sono costruiti undici colossali alberghi. Infine una miniera assai redditizia, ancora in esplorazione. Tutto ciò costituisce l'eredità di Zaharia, che dal 1902 aspetta ancora il suo fortunato successore. La storia di questa eredità è un vero romanzo giallo. Quando Stefano Zaharia, che fu uno dei fortunati cercatori d'oro nel Canada, nel 1902 mori, le autorità americane fecero ricerca in tutto il mondo dei suoi eredi. Un avventuriero romeno, di nome Vasile Bogdan, accorse allora in America e, per mezzo di documenti falsi, riuscì a farsi versare una parte di quell'immensa eredità. Una misteriosa donna, Giuseppina Ott, lo seppe e piombò in America. Cominciò allora fra i due la lotta più straordinaria per la conquista dell'eredità. Un bel giorno la disgraziata Giuseppina Ott fini i suoi giorni in un manicomio; prima della sua morte scrisse questa lettera: « Sono riuscita ad impedire a quell'imbroglione di Vasile Bogdan di impadronirsi dell'eredità di Zaharia. Tuttavia egli è riuscito ad averne qualche milione; ne restano ancora oggi una sessantina, intatti. Nè lo, nè Vasile Bogdan abbiamo alcun diritto su di essi. I veri eredi sono ancora da trovare ». 42 milioni di fiorini olandesi senza proprietario Si ignora ancora oggi perfino il vero nome di quel vescovo anglicano la cui vita fu riempita da tante straordinarie avventure, e che, morendo, lasciò una fortuna di quarantadue milioni di fiorini olandesi. Si chiamava realmente Kann, Kann o Kohen? Ancora non si è riusciti a stabilirlo. Certo si è che la vita di questo ecclesiastico fu un fantastico romanzo d'avventure. Arrivò giovanissimo in Inghilterra. Allora bì chiamava, a quanto sembra, Giuseppe Kohn. In seguito si converti alla religione anglicana e le carte che lo testimoniano riportano il nome di Kahn; ma sotto quello di Kann fu consacrato vescovo anglicano. Un giorno il vescovo scopri di annoiarsi della sua esistenza cosi povera di peripezie; si improv viso allora cercatore di tesori na scosti. Percorse il mondo con que sto scopo e da tutti gli angoli del mondo riusci a raccogliere tanto da accumulare un'enorme fortuna. Fu il primo a tentare la ricer ca sistematica dei tesori nascosti, storicamente conosciuti. E adesso, tutti i Kohn, Kann o Kahn del mondo, al corrente di questa eredità, hanno fondata una società, e per suo incarico un gruppo di esperti ha tentato de! le ricerche sulla famiglia del cercatore di tesori, riuscendo a sta bilire che era originaria della Spagna, dalla quale aveva emigrato nel 1600, che uno dei rami di sa era ebreo, che l'altro cristiano. e,sclobaLdLnm1tamdiè tozvrHfaKmdmnsgLqasmdgtfsleknIWsdstnqLmhgdtablegcqtt o o a o a l , n a a i . n , e, i n e a t ; a gdi o ea, b I oil ia e a ni n, è he fu ulnenon; ndi ov a e el to ur ti, o di na un e! era ato no. e, infine, che il patrimonio del vescovo, che raggiunge cifre favolose, si trova depositato in una banca di Rotterdam. A chi toccherà? L'eredità del decapitato ferma a Londra da cinqnant'anni Nel numero del 10 marzo 1875 del giornale budapestlno Pester Lloyd, apparve il seguente annuncio: « Un' eredità di cinquecentomila sterline giace a Londra dal 1846; nessuno finora si è presentato a rivendicarla, sebbene il nome del defunto, Weiss, sia assai diffuso. Siccome questa eredità non è stata ancora reclamata, lo Stato inglese ha dichiarato bene nazionale l'intera somma ». Ora, un caso fortuito ridona nuovo interesse a questa vecchia storia. Infatti una vedova, la signora Hermann Klein, avvertiva tempo fa- la polizia che suo figlio, Aladar Klein, era scomparso da qualche mese, senza più dare alcun segno di sè. Dall'inchiesta immediatamente Iniziata, è risultato che il nominato Klein, venuto a conoscenza di quel vecchio annuncio di giornale, era partito alla volta di Londra, per tentare di recuperare quell'antica eredità, e che era da allora scomparso. In seguito a questa misteriosa scomparsa, tutti i Weiss si sono messi all'erta e hanno iniziato indagini che hanno portato alla seguente scoperta: Nel sedicesimo secolo, un fornitore militare, di nome Weisskopf, fu decapitato in Baviera, per abuso di fiducia. La sua famiglia allora, di comune accordo, decise di eliminare dal proprio nome Weisskopf (Testa bianca) la parte finale, Kopf (testa), ed emigrò in Inghilterra, col nuovo nome di Weiss. Questi Weiss si estinsero senza lasciare eredi e la loro eredità, circa 500.000 sterline, rimane senza pretendenti. Così l'emozione è grande per tutti i Weiss : 500.000 sterline, sono una somma enorme, quasi cinquanta milioni di lire italiane... La Società An. Loker e la storia di un testamento scomparso Un abitante di Burdjen, in Romania, chiamato Zalig Grunberg, ha convocato un interessante congresso, i cui membri, che vengono da tutte le parti del mondo, sono tutti coloro che possono pretendere alla celebre eredità Loker. Grunberg, che è ricco, ha consacrato la sua vita alla ricerca di questi eredi. Nella prima riunione del Congresso, si è riuscito a stabilire, secondo documenti degli aspiranti, quali fra essi discendano veramente dal ceppo familiare dei Loker, La vita di questo Loker, emigrato in A: nerica, è un romanzo strano, pieno di avventure e che permette di rendersi conto come, una quarantina d'anni fa, fosse possi bile accumulare enormi quantità di denaro. Alla morte di Loker, il suo testamento disparve. Chi aveva interesse a fare sparire quel documento, che precisava certamente in qual modo il defunto Loker intendesse che la sua fortuna fosse ripartita? Lo si ignora. In ogni caso, ormai, tutti coloro che possono pretendere di essere imparentati con questo Loker han. no avuto modo di farsi riconoscere; e, trattandosi di una famiglia enormemente prolifica, non c'era altro mezzo, per riunirne tutti i discendenti, che quello di convocarli ad un congresso. Come si è detto, durante questo congresso è stato possibile riconoscere il diritto di successione a parecchie mi¬ glcascraindibusoasnouncoe noLtoridisipodoavtatiricelanVscchl'ristitLteAmsetmtl'FmskiBllDbprspvroflèa i n i o e r a , o o e o i i, r, a à il r so e n. ea a i o è è ti¬ gliaia di persone. Ma, se si cercasse meglio, senza dubbio, i discendenti legittimi potrebbero raddoppiare di numero. Come effettuare la ripartizione in queste condizioni? II Grunberg di Bucarest ha avuto alloca una buona idea: raggruppare • una società anonima tutti i legittimi aspiranti, reclamare l'eredità a nome di questa società, costituire una vasta azienda industriale e commerciale con sede a Bucarest, e spartire ogni anno, tra gli eredi, non 11 capitale, ma la rendita. L'eredità di Visulitsch l'inventore della macchina per tagliare i capelli Un certo Nicola Visulitsch mori a Londra nel 1906. Si trattava di un autentico avventuriero, che si stabilì nella capitale inglese dopo aver viaggiato per mezzo mondo, e che diventò milionario, poiché aveva inventata una macchina per tagliare i capelli. Non ha lasciati eredi conosciuti; tuttavia egli ha lasciato incarico nel suo testamento di fare ricerca di essi, legando a loro tutta la sua fortuna. Ma eredi non se ne sono trovati ancora. Tutti i Visulitsch dì Jugoslavia hanno lasciata la città ove nacquero. Ecco, pertanto, dei Visulitsch che cominciano a presentarsi dal l'America. La fortuna non è infe riore ai ventidue milioni di lire sterline, circa due miliardi di lire italiane. L'eredità Becker immobile per testamento durante cento anni Un certo Becker, emigrato in America, lasciò morendo un testamento, nel quale precisava che i suoi eredi non avrebbero dovuto entrare in possesso della sua fortuna che cento anni dopo la sua morte. Dopo alcuni anni 1 Becker tentarono già di mettere le mani sull'eredità, ma invano. La città di Filadelfia, che custodiva la somma, non lo permise. I cento anni sono ormai trascorsi. Nel frattempo la famiglia Becker si è moltiplicata in maniera incredibile e in tutto il mondo, i Becker si disputano aspramente l'eredità dello zio d'America. Questa raggiunge i quaranta milioni di dollari, più gli interessi... Due miliardi e mezzo di franchi belga senza padrone a Brusselle Leopoldo II, re dei Belgi, ebbe per sposa morganatica Maria Enrichetta Horvath. La morte di co stei mise in palio un'eredità di proporzioni favolose. Ma il nome Horvath è altrettanto diffuso nell'Eu ropa centrale che quello di Dupont o Durand in Francia. A chi 1 due miliardi e mezzo di franchi belga? Chi erediterà dieci miliardi lasciati da Claudio F. Bonnet ? E' una storia curiosa. Il denaro è disponibile, a Parigi. La somma ammonta a una decina di miliardi circa di franchi. C'è una sola difficoltà: che i documenti registrano tanto sotto il nome di Claudio Bonnet, quanto sotto quello di Francesco Bonet quel personaggio dalla vita tanto avventurosa che contribuì a dare alla Francia il possesso del Madagascar. E da anni, tutti i Bonnet e 1 Bonet del mondo si disputano accanitamente il diritto di questa eredità. Ecco, in totale, dieci eredità che attendono gli eredi e di cui vai la pena di parlare. Oscar Ray desumdiviqutenoriscdeprdosochzirarempomirfisuzaspcaNdtadprecantrsMSdhvmszSmmcstapspScghzsdttldslssd