Il Presidente del Saluador

Il Presidente del Saluador SUD AMERICA SENZA RIVOLTE Il Presidente del Saluador Un predicatore teosofo e vegetariano che da venticinque anni assicura al suo Paese la tranquillità e a i o i , a o i e a o e, A smentire la fama di inguaribile turbolenza delle repubbliche sudamericane, vanno segnalati tre casi, di piccoli Stati dell'America Latina, che da qualche decennio non solo ignorano rivoluzioni e sommosse ma godono un'esistenza pnciFica e prospera sotto la ininterrotta guida di un Presidente che ha assunto tutti i poteri e domina saggiamente il Paese al di sopra di ogni tentativo fazioso. Ecco qui il primo caso. esMrsvsalMpptecittà all'altra, da un paese all'ai-1 «tro. Percorre tutta l'America del,TUn predicatore errante, giovane, alto, magro, avanza sulla strada, con i piedi nudi entro i sandali. In un sacco che ha sulle spalle porta tutti i suoi averi. Va da una Sud, si spinge talvolta in quella del Nord. E' un uomo strano, e molto strane sono le sue prediche. Ovunque egli si fermi, raccoglie attorno a sè numerosi ascoltatori, che, pur non afferrando bene tutto quel che dice, lo ascoltano a bocca aperta. Ma è così avvincente quando parla... Egli proclama la certezza della vita eterna: la morte — morte apparente — dell'uomo non deve atterrire, poicliè l'anima rinasce e continua a vìvere e la vera vita non cessa mai. Il prestigio sul popolo La sua parola suscita grande interesse, specialmente nell'America-del Sud, poiché in quei piccoli Stati, dove ogni anno scoppiano rivoluzioni, sono molte le famiglie che hanno perduto qualcuno durante i disordini e le insurrezioni. Ed ecco che questo profeta, dall'aspetto ascetico, dai curiosi occhiali di grossa monta- cOppuscegntcmdMmèbdMrpppptura, viene a confortare le vedoveìin lacrime e gli orfani: colui chel essi piangono non è morto, rinasce, si rincarna... Questo predicatore ambulante, Massimiliano Ernandez Martinez, raggiunta l'età dì quaranta anni, sentendosi assai stanco della vita vagabonda, decide di rientrare nel suo paese, il Salvador. Quando vi arriva, è appena finita una rivoluzione. E fin dalla prima predica, Martinez riporta un successo strepitoso. Molto rari sono, fra il suo pubblico, coloro che non siano stati toccati dalla recente sommossa e tutti ascoltano estatici questo 1 « Santo Giovanni dalla bocca d'o,TOr> che racconta loro tante belle e o i cose sulla vita e sulla morte... Ogni sera Martinez ripete la sua predica e, a poco a poco, il suo piccolo pubblico si trasforma in una enorme assemblea. Ben presto il predicatore si rende conto che la sua eloquenza gli frutta un enorme prestigio sulla folla. Sorge il 1913... Di nuovo il sanguinoso tormento della rivoluzione sconvolge il Salvador. Come in tutte le precedenti rivolte, sono i capi militari che dirigono e fomentano l'insurrezione. E, come è d'abitudine in queste circostanze, Merendez, capo dello Stato, al momento dello scoppio della rivolta, è ucciso con un colpo di rivoltella ben mirato. Subito dopo il colpo di Stato, un ufficiale si presenta a Martinez: — Vengo a nome del comitato rivoluzionario, che vi ordina di presentarglisi immediatamente. Il predicatore aggrotta le sopracciglia. In più di vent'anni di peregrinazioni, ha appreso ciò che può significare per un pacifico citeìtadino uri ordine di questo genere, ele si domanda che cosa possano avi mtrsvpqdsiccds«gfqtcusnntcSussipvstgncStm n i , , a o a o i i e , o E e i o e g a a mi a e e t, i, ne oa e onhé er uaia se i ah l e e re er ni in a i to rua nul di morecra , i nte mii... chi lle be Enco roorEu ont di t ? avere contro di lui i capi della rivoluzione. Poi sorride. Certamente i generali rivoltosi vogliono intimargli, come già gli è capitato altre volte, durante precedenti insurrezioni, di non parlare favorevolmente, nelle sue prediche, del presidente caduto e, nel caso che qualche ascoltatore ingenuo gli domandi se anche l'ex-presidente si sarebbe rincarnato, rispondere che quegli era un uomo cattivo e che avrebbe preso perciò le forme di un animale disgustoso, un rospo o un topo. «Quest'uomo siete voi!» Martinez si mise dunque i suoi grossi occhiali senza i quali non faceva mai un passo, e seguì tranquillamente l'emissario del comitato, fino al palazzo ove era stato convocato. Vedendolo comparire, uno dei generali cominciò un discorsetto di questo genere: —; Dopo lunghe deliberazioni, noi, il capo del comitato rivoluzionario, siamo giunti ad un'importante conclusione: noi abbiamo deciso che il seggio di Presidente del S. Salvador deve appartenere ad un uomo che ami il popolo e che sia incapace di commettere qualsiasi scelleratezza; un uomo disinteressato, che non si possa comperare, corrompendolo. Il predicatore ascoltava con viva sorpresa e stava domandandosi in che cosa c'entrasse lui in tutto quel bel discorso, quando il generale concluse in questi termini il suo fervorino: — ... e noi siamo arrivati alla conclusione che un solo uomo nel Salvador è capace di soddisfare a tutte queste condizioni. Quest'uomo siete voi! — Io?... — chiese Martinez, incredulo. — Si voi, signor Presidente! Ed i generali rivoluzionari sfo derarono le spade, scaricando le rivoltelle al soffitto, mentre un grido potente usciva dai loro petti: — Viva Martinez, viva il Presidente del Salvador! Il nuovo Presidente si installò nel palazzo e riuscì rapidamente ad orientarsi prendendo bene in mano le redini del potere. Una delle sue prime decisioni fu quella di farsi nominare generalissimo delle forze armate del Salvador. I suoi predecessori avevano commesso l'errore, nonostante la loro dignità, di conservare gli abiti ci vili; egli non li imitò. Vesti dun que l'uniforme, e in pochissimo tempo riusci ad organizzare attorno a sè generali dell'ex-comitato rivoluzionario facendo di essi una scorta risoluta a tutto e di una devozione a prova di bomba. Durante il primo periodo della presidenza di Martinez, secondo documenti ufficiali, duemila persone furono arrestate. Tutti coloro che non erano soddisfatti dell'elezione del nuovo presidente, preparavano infatti una seconda insurrezione. E quando questa fu imminente, fu troncata in un sol colpo, nel modo più radicale: i duemila avversari di Martinez furono irrevocabilmente chiamati a beneficiare della possibilità di una risurrezione... La sua bandiera Dopo questo ultimo atto di forza, — doloroso ma unico e indispensabile — il Salvador ritrovò la calma da lungo tempo perduta. Nessuno osava neppure sognarsi di commettere la follìa di fomentare una rivolta contro il Presidente Martinez. Del resto, il più piccolo tentativo di complotto sarebbe stato immediatamente soffocato dall'esercito, benissimo organizzato e disciplinato e che idolatrava il presidente-filosofo. Durante i venticinque anni che sono trascorsi dal giorno in cui Martinez fu assiso sul seggio del Salvador, il popolo ha avuto modo di apprendere che la vita umana ha ben poca importanza. Tutti de vono essere soldati. Per coloro che mostrano di non apprezzare questo insegnamento, alcuni penitenziari, che formano l'orgoglio del Salvador, sono stati costruiti ani modello di Sing-Sing. Martinez è vegetariano, non fuma, non beve. Fedele alle sue vecchie tendenze, ha fatto della teosofia una materia di insegnamento obbligatorio nelle scuole. Ha abituato il suo popolo a non sopravalutare i beni della terra e così ha potuto far passare sotto la proprietà militare le miniere del Salvador. Ce ne sono più di duecento, di cui cento d'oro e d'argento. Sulla bandiera nazionale, egli ha fatto ricamare l'emblema nazionale: l'insegyiu teosofica, un serpente che si morde la coda, fedele simbolo della vita eterna; un triangolo nero, che rappresenta la tetra vita materiale e un triangolo bianco, che rappresenta il mondo dello spirito, con un sole che si leva fra i due, sormontato dalla croce fiammeggiante indù, la svastica. Massimiliano Martinez è un bravo vecchio, e il suo popolo lo considera come dotato di saggezza divina. di ED«LpremiscatclaliregnSTCablicprelucgrapiauntriunchicittanzoncomriadi li. ne pue tdechprsfabaanmetezpapocostoal piepotivprzoditzate riaAGnoaula piLecolatedearunsaniFbibrcadOdcoIrstbdsoillafrsrfgqdIsdrmctmvbqrsfsfbmqadfeatpatGtiuoOrio Massucci

Luoghi citati: America, America Latina, Salvador, Sud America