I problemi all'ordine del giorno per l'odierno incontro di Parigi

I problemi all'ordine del giorno per l'odierno incontro di Parigi I problemi all'ordine del giorno per l'odierno incontro di Parigi La dichiarazione franco-tedesca segna il passo - L'occupa zione delle fabbriche e Vapprovazione delle misure fiscali Parigi, 22 novembre. Un consiglio del ministri prenderà domattina gli ultimi accordi In ordine alle conversazioni franco-inglesi che si iniziano domani sera con l'arrivo di Chamberlain e di Halifax. Sauerwein su Paris Soir pretende che gli argomenti all'ordine del giorno della conferenza siano dodici; non uno di più, non uno di meno. SI ritiene più generalmente che gli interlocutori parleranno soprattutto della Spagna e della Germania. Inquietudine di estremisti a i i a , e i n a i ) r i e . a a e o e o i i i l e e a e In quanto alla Spagna si tratterebbe di decidersi finalmente ad accordare a Franco la qualità di belligerante. Gli amici e gli agenti di Barcellona, da Alvarez del Vajo a Marty, sono infatti in effervescenza. Il rappresentante di Negrin è andato da Bonnet per tastare 11 terreno e rendersi conto delle vere intenzioni del governo francese. Il Quai d'Orsay gli avrebbe risposto evasivamente affermando che la posizione della Francia rimane immutata. L'inquietudine degli estremisti nondi meno perdura. Stamane il cosidetto « macellaio di Albacete » ha pronunciato un discorso in seno al comitato cen trale del partito comunista per ac cuBare il governo di Parigi di volei non solo concedere la belligeranza a Franco ma dare l'intera Spagna in mano a costui e a Mussolini. La « Concentrazione universale per la pace » ha tenuto dal canto suo una riunione con intervento di Cachin, di Cot, di Blum, di Bayet e del deputato inglese Roberts pei deplorare la ratifica dell'accordo anglo-italiano la quale « priva il governo inglese del solo mezzo pacifico che avrebbe potuto decidere l'Italia a ritirare i suoi combattenti dalla Spagna ». Blum ha colto l'occasione pei informare i colleghi di aver ottenuto l'assicurazione che il governo francese non uscirà dal piano fissato dal comitato di non intervento. Ma l'Informazione del deputato socialista non sembra avei convinto gli agitati della Terza Internazionale 1 quali scrivono tuttora auU'Humanité che Daladiei e Bonnet stanno per cedere perchè il conte Ciano ha dichiarato all'ambasciatore Poncet che li riconoscimento della belligeranza di Franco è la condizione primordiale dell'avviamento di negoziati franco-italiani e l'ex-incaricato d'affari Blondel è venuto a Parigi a informarne d'urgenza il suo ministro. A dare retta all'organo comunista lo stesso Hitler sarebbe entrato nella congiura contro la repubblica spagnola facendo sapere alla Francia che la firma della di chiarazione di pace franco-tedesca va subordinata al riconoscimento della qualità di belligerante alla Spagna di Burgos. Italia e Germania si unirebbero Insomma all'Inghilterra per far j pressione su Bonnet e Daladier i i quali, secondo l'Humanité, non sa-1 rebbero malcontenti di accettare] una soluzione che avrebbe per lo- ; ro 11 duplice vantaggio di metter- : li in grado di annunziare al loro paese quanto prima e in ogni caso ! prima del 6 dicembre, data della! riapertura del Parlamento, di aver dato seguito alle giornate di Monaco realizzando due accordi di in- { teresse capitale con l'asse RomaBerlino. Vedremo entro un palo di giorni quanto ci sia di vero in questi timori della cricca sovlettonla. Essi potrebbero anche non costituire se non una delle solite manovre fatte in malafede unicamente per aizzare le masse contro un Governo che mostra di voler fare atto di autorità. Verosimilmente' Bonnet, il quale ha conferito oggi con il suo rappresentante eli-1 plnobeplsusuodmristaLfpcHlezsddml'fasdslpnccrrrtgpclfpppItrsmcafihfpsFlpi plomatico a Barcellona, Henry, non opporrà alla richiesta della belligeranza un « no » puro e semplice, ma giuocherà come sempre sul ritiro del volontari rimettendo sul tappeto, conformemente agli odierni suggerimenti della Commissione degli Esteri, il cavillo del rimpatrio proporzionale cui giustamente il generale Franco si è ancora una volta rifiutato. La dichiarazione franco-tedesca In quanto alla dichiarazione franco-tedesca è vero che essa va per le lunghe ma nulla è meno certo che la supposizione della Humanité risponda alla realtà del le cose. Secondo altre informazioni la causa del ritardo frapposto nel renderla pubblica sarebbe da cercare piuttosto nel desiderio di Bonnet e di Daladier di esaminare prima con Chamberlain l'insieme della situazione in base fra l'altro ai risultati del colloquio avuto oggi da Hitler con l'Ambasciatore Coulondre. Fra le questioni minori all'ordine del giorno della Conferenza si citano i rapporti fra la Siria e la Palestina, la domanda romena per una più intensa partecipazione finanziaria ed economica fran- sco-inglese nell'Europa orientale, confermata dal viaggio di Re Carol, e l'elevazione delle Legazioni romene di Parigi e di Londra a! rango di Ambasciata, cosa già virtualmente decisa. La parte del programma che gli Informatori parigini lasciano più volentieri nell'ombra è quella concernente i rapporti franco-ita-lianl e quella degli armamenti franco-inglesi. Chamberlain è im-paziente di occuparsi del primo punto, Daladier è altrettanto im-paziente di occuparsi del secondo Indirettamente i risultati raggiunti sugli altri punti ci permetteranno di qui a qualche giorno di stabilire con una certa approssimazione quello che si sarà concluso al riguardo. I progetti finanziari Ha avuto intanto luogo oggi \a attesa riunione della commissione finanziaria della Camera. Reynaiu! ha preso ancora una volta le difese dei proprii decreti. Daladier. parlando subito dopo di lui, ha in- sistito sul fatto che nel 1939 laFrancia avrà bisogno di sei miliardi di franchi supplementari per le spese degli armamenti e che in tali condizioni gli aggravi fi- scali decisi erano inevitabili. Egli ha rinfacciato ai proprii avversari di non saper proporre altra panacea fuorché 11 controllo sui cambi che a parer suo, avendo la Francia già esportato all'estero un centinaio di miliardi di franchi di capitale, non avrebbe ormai altro risultato fuorché quello di rendere definitivo tale espatrio, mentre ciò cui 11 Governo mira è 11 rimpatrio del capitale emigrato. In ultima analisi il Capo del Governo ha negato alla commissione il diritto di occuparsi dei decreti finché non sia stato presentato alla Camera il relativo progetto di ratifica, progetto che il Governo ha facoltà di ritardare fino al 31 dicembre. Dopo l'audizione del due portavoce del Governo, la commissione ha continuato per conto proprio la discussione in un'atmosfera piuttosto turbolenta. Ma si trattava di una discussione priva di sanzioni immediate e il suo valóre non supera per 11 momento,: non ostante tutte le manovre degli estremisti, quello di una indicazio ne piuttosto, vaga sugli umori de finitivi della Camera. La seduta della commissione fi nanziaria ha avuto luogo del re ,sto sotto l'impressione degli scio j perj cne fanno la loro ricompar tnslcdrrso a istigazione dei comunisti, e tale circostanza non poteva non esercitare un effetto moderatore sulle destre e sui radicali più accesi. Gli stabilimenti metallurgici Cail stamane avevano licenziato gli operai che ieri rifiutarono di fare le ore supplementari. I licen- 1 Zjati invasero i locali e obbliga j rono gu a]tri operai ad abbando jnare n lavoro. La fabbrica dovet i te essere fatta evacuare e occuipata dalla forza pubblica. Il Go- j l, '10 e - verno, si vede, appoggia gli industriali più energicamente di quanto non facesse in passato. Senohchè il lavoro ci va di mezzo ugualmente e ciò prova che lo scopo non è stato raggiunto. Doriot ne desume la necessità dello scioglimento del partito comunista. Ma per un tale atto di forza i tempi non sono ancora maturi. Concetto Pettinato Come ha votato Commissione delle Finanze Parigi, 22 novembre. La Commissione delle Finanze Ija finito per respingere la mozio ne socialista per 20 voti contro 18 e 5 astensioni. j i 1 ] ; : ! ! { Il Maresciallo Badoglio, con gli altri ufficiali del corso 1888 dell' Accademia di Torino, rende omaggio al Milite Ignoto sull'Altare della Patria (Telefoto),