IL GOVERNO DALADIER tra la piazza e la Camera di Concetto Pettinato

IL GOVERNO DALADIER tra la piazza e la Camera IL GOVERNO DALADIER tra la piazza e la Camera pdonare I opposizione • Una commissione per sfollare la burocrazia j1Mentre gli estremisti minacciano lo sciopero generale contro i progetti Reynaud, i moderati e le destre s'apprestano ad abban- |' ... . . Parigi, 16 novembre. La situazione interna rimane Immutata. Gli sforzi dell'estremismo, per sfruttare i decreti finanziari del Governo in senso favorevole alla propaganda comunista Identro e fuori la Confederazione generale del lavoro, si precisano di giorno in giorno. Il Congresso sindacalista di Nantes non ha att cora votato lo sciopero generale di ventiquattro ore. ma la minaccia he è già stata chiaramente ventilata. .Touhaux, che le giornate cglia ad alzare la voce, e a presen-1 ltare al mondo la Confederazione ttdei lavoro come l'organo più im-.Dportante della Nazione francese, mquello sensa di cui non è più lecito I sMonaco e le loro conseguenze mo- arali avevano seriamente scosso lnella sua autorità di battistrada ,del soviettismo in Francia, ripl- tfare a Parigi nè una politica interna nè una politica estera. Malafede E' certo che il Gabinetto Daladier non avrebbe potuto rendere alla Terza Internazionale e alla sua vacillante autorità un servizio più prezioso della promulgazione dei decreti in questione. Ma qualunque piano di risanamento che non fosse d'ispirazione nettamente marxista avrebbe ottenuto lo stesso effetto. La campagna delle sinistre è il prodotto di una cospicua dose di malafede. Si accusa il Ministero di avere imposto al Paese un nuovo fardello di tasse senza far nulla per ridurre le cause profonde del dissesto. Ma il Governo fa notare che il Giornale Ufficiale pubblicherà proprio domani l'elenco dei membri di una Commissione delle economie presieduta dall'ex Vice Presidente del Consiglio di Stato Pichat, collaboratore di Pétain all'epoca della riorganizzazione dell'Esercito dopo la crisi morale del 1917, e che questa Commissione terrà la sua prima seduta venerdì. Analogamente alla Commissione Snowden che risanò anni or sono la situazione amministrativa in Inghilterra, la Commissione Pichat ha per compito di presentare entro tre mesi un piano di cura radicale della pletora burocratica di cui soffrono in Francia 10 Stato, le Province, i Comuni, i Servizi pubblici, le Compagnie di navigazione ecc. Verso la fine dell'anno il Ministro Reynaud si lusinga di introdurre nel bilancio del 1939 un computo approssimativo delle prime economie che t lavori della Commissione gli permetteranno di realizzare. Ma non sono prospettive, cote ste, di cui gli ambienti parlamentari sempre sospesi all'umore inquieto degli elettori possano intimamente rallegrarsi. Il fatto è che l'entrata in scena del nuovo organo amministrativo risponde a una delle critiche più fondate mosse fin qui al piano del Governo: quella di non essersi preoccupato della necessità di ridurre le spese pubbliche nello stesso tempo che provvedeva ad accrescere il gettito delle imposte. L'atteggiamento dell'opposizione moderata sembra, in ogni caso, abbastanza seriamente modificato dalla migliore valutazione dell'opera a cui il Ministero si accinge. Le destre appoggeranno il Governo? Alla diffidenza svogliata delle prime ore succede un'attività più baldanzosa e precisa. Invece di limitarsi a vaticinare l'insuccesso del piano di Paul Reynaud, il Centro e le Destre sembrano pervase a un tratto dal vivo desiderio di mercanteggiare utilmente il loro appoggio al Governo. Sulla vecchia maggioranza, Daladier non può più fare assegnamento. L'antica opposizione potrebbe però fornirgli i voti che gli occorrono per restare al potere e assicurare il successo del proprio programma. A questo appoggio di cui ieri ancora nessuno parlava essa pone oggi due condizioni: la proroga della legislatura e la lotta contro 11 comunismo. Il Congresso della Federazione repubblicana il cui presidente Marin ha pronunciato stassera una allocuzione alla radio e il cui gruppo parlamentare è il più importante di quelli che potranno votare pel Governo se davvero questo si decidesse a romperla con le Sinistre, è giunto alla conclusione che la salvezza del Paese è a questo prezzo. Le Destre sono pronte a sostenere l'opera di risanamento intrapresa, ma non vogliono farlo senza avere la certezza che la Camera durerà tutto il tempo necessario a condurla in porto e che le nuove elezioni avranno luogo solo quando sarà possibile presentarsi agli elettori con l'aureola del successo riportato. Se la consultazione elettorale avesse luogo in pieno travaglio di riorganizzazione quando il Paese non fosse ancora giunto a rendersi conto dei vantaggi della cura, le Sinistre avrebbero buon gioco nello sfruttare il malcontento delle masse contro la maggioranza che avrebbe sostenuto Daladier e le elezioni sarebbero per esse un nuovo successo. E' questo il pericolo contro cui i moderati vogliono premunirsi. Dall'idea di uno scioglimento anticipato della Camera che ieri raccoglieva tanti suffragi siamo passati dunque a quella opposta. Il movente, in sostanza, è sempre lo stesso e cioè il sentimento della necessità di mutare maggioranza. Fare le elezioni oggi all'indomani dei decreti Reynaud equivarrebbe condannare il paese a un nuovo parossismo marxista. Ma poiché la Camera attuale per poco che i radicali acconsentano ad abbandonare le Sinistre avrà la StnflsasmsgsudmudcrlaticqRpsMnamtgsdcissnqIpsdnhnsrrigQqmaArbprvatècLcaetnCcddunnrpmsclflldnctdlpossibilità "di governare sulla ba-i1\ rfi *„mm. j: -i-on» so ai un programma ai risana- mento nazionale scevro di tenden-|zjb.estremiste, perchè non prolun- garne puramente e semplicementTpsisf Jnva •> i esisieiiiu,. Reynaud ha detto che per svolgere interamente il suo programma ha bisogno di tre anni di tempo; si proroghi dunque la Carnera iino 31 1942- Non sarebbe que st0 1111 ottimo sistema anche neriguardi della situazione interna■tonale? Italia e Germania non fanno mistero della loro scarsa inclinazione a negoziare accordi duna certa entità con un Governhe non offra nessuna garanzia d... e previsioni dei due Stati totaliari non cadrebbero forse da sèD» Marta a Bailby questo è comunque il compenso richiesto petringere aurata. Se domani si sapesse cha legislatura è prorogata e cha formazione Daladier è suscetibile di durare ancora tre annialleanza col GovernoSpetta al Governo e prima di tuto ai radicali decidere se conviene loro accordarlo rompendo deinitivamente con le Sinistre. Se estremismo dovesse insistere neuo atteggiamento di resistenza lla politica di economia, Daladier arà forse costretto a saltare iòsso. Ma appunto per questo, co me escludere a priori che l'offeniva di Blum e di Jouhaux non segnerà il passo a lungo prima dpiccare il volo ? Il secondo dei due uomini ha detto oggi che « primai ricorrere alla sua arma suprema la Confederazione del Lavoroutilizzerà tutti i mezzi ». Il sensodi tale moderazione è evidente. Le minacce degli estremisti Nel campo della politica esteraontinua a buon conto la prepaazione della visita di Chamberain, preparazione che si effettuaa senso unico, ossia nell unico inento di ostacolare un accordo fra due Governi qualora Londra deidesse di sollevare di proposito laquestione dei compensi coloniali aReich. Abbiamo detto quale è in proposito l'atteggiamento delle Sinitre avversarie degli accordi dMonaco. Giova soggiungere ohe non diversa è l'ostilità professata anche dalle Destre contro ogni forma di eventuale concessione. Inerrogato dall'onorevole Taittinger, vice Presidente della Commisione delle Colonie, il Presidente del Consiglio gli ha dichiarato ogghe « prima ancora che avesse nizio la campagna giornalistica ull'argomento,- il Governo francee aveva reso noto a chi di ragione che la Francia si opporebbe a qualunque offesa arrecata al suo mpero coloniale e manterrebbe risolutamente l'integrità del proprii possedimenti quali vennero costituiti alla fine della guerra mondiale. Nessuna concessione è stata nè sarà presa in considerazione — ha concluso Daladier — e nessun negoziato è quindi contemplato ulla materia ». Superfluo dire che nel prendee atto della dichiarazione categorica che precede, i giornali parigini segnalano nondimeno con in-uietudine o-ii articoli dPl «■ Ti-quietudine gli articoli del «TI-mes» ed i suggerimenti attribuital Ministro della Difesa del SudAfrica, Pirow, lasciando traspa-ire la loro persuasione che il prò-blema è in marcia e che qualcosaprima o poi bisognerà pur fare perisolverlo. In quanto all'entrata in, t , gore dell'accordo italo-inglese eallo scambio di lettere fra il con-e Ciano e lord Perth, la stampa avara di commenti, volendo coniò replicare all'atteggiamento ella stampa italiana nei riguardella Francia e mostrando che se n accordo franco-italiano è riteuto poco urgente a Roma, esso non è ritenuto più urgente a Paigi. Nella realtà delle cose, l'importante evento diplomatico ro-mano della giornata d'oggi è caua qui di mal celato rammaricohiara essendo negli ambienti poitici l'impressione che i negoziatra Poncet e Ciano saranno più aboriosi domani di quel che non o sarebbero stati finjhè l'accoro italo-inglese era in quarantena. H Consiglio dei Ministri proederà venerdì all'esame della siuazione internazionale in vista ella visita di Chamberlain. Concetto Pettinato