La flotta germanica

La flotta germanica Esperienze della crisi europea La flotta germanica Dal marzo 1935 le costruzioni procedono a ritmo accelerato: il numero deisottomarini tedeschi è già eguale a quello dell'Inghilterra La flotta germanica, che l'ammiraglio von Tirpitz, all'epoca del conflitto mondiale, aveva saputo portare ad un grado di potenza minaccioso per la flotta britannica, a Versailles era stata ridotta alle esigue proporzioni di poco più di un decimo della flotta inglese e paralizzata an¬ che qualitativamente colla limitazione a 10.000 tonnellate per il dislocamento delle navi da battaglia e col divieto di allineare sommergibili. La corazzata tascabile La Germania, reagendo anche qui col consueto animo indomito e tenace, seppe neutralizzare subito e con grande abilità la prima delle limitazioni qualitative impostele, costruendo il ben noto Deutschland, la cosidetta corazzata tascabile, e facendola seguire, a distanza di pochi anni, dalle gemelle Admiral Scheer e Admiral Graf Spee. Queste tre navi da battaglia, veri capolavori di ingegneria, nonostante il piccolo dislocamento, limitato alle prescritte 10.000 tonnellate, posseggono un armamento — cannoni da 203 mm. — ed una autonomia tali da apparire chiaramente idonee non soltanto alla difesa costiera ma anche alle più ardite incursioni offensive oceaniche. E ciò perchè i tecnici germanici, introducendo largamente il sistema della saldatura elettricadelle lamiere in luogo della chiodatura, sono riusciti a guadagnare peso e quindi disloca mento nella costruzione degli scafi a tutto vantaggio della protezione e dell'armamento; e adottando i motori Diesel a combustione interna, al posto delle turbine, hanno conferito alle navi massima autonomia e rag gio d'azione, aprendo così una era nuova nel campo delle co struzioni navali, ma soprattutto vulnerando profondamente nello spirito le clausole navali di Versailles, che miravano appunto a impedire che la marina germanica potesse comunque far sentire il suo peso fuori del breve raggio costiero. Le nuove navi da battaglia tipo Deutschland, inoltre, hanno ottenuto il risultato di mettere in crisi le più recenti costruzioni navali europee, perchè le navi germaniche superano nettamen mbatgnmflamficmctti4ldmiW2chlnsqammR te tutti gli incrociatori da 10.000 tonnellate, senza protezione, che le altre marine avevano messo in cantiere dopo la guerra. Nel marzo 1935, poi, anche per la marina si verificava l'evento decisivo poiché Hitler, dopo avere rigettato le clausole tmppndtl , e o a a e a a i a e e e a o o a e a o e i vi militari di Versailles come abbiamo già visto, dichiarava poco appresso, nel grande discorso tenuto al Reichstag il 21 maggio, che la marina tedesca aveva necessità di raggiungere un limite almeno pari al 35% della flotta inglese. E l'Inghilterra, nell'accordo anglo-tedesco del successivo mese di giugno, riconosceva ufficialmente senza troppe difficoltà questo punto di vista, permettendo così alla Germania, che sino a quel giorno non poteva possedere più di 140.000 tonnellate di flotta, di balzare immediatamente ai limite di 400.000 tonnellate e cioè a un livello di poco inferiore a quello della flotta francese. La Germania da questo momento serrava i tempi e mentre impostava immediatamente a Wilhelmshaven due unità da 26.000 tonnellate e armate di cannoni da 280 mm., lo Scharnhost e il Gneisenau, entrati in linea quest'anno, più un certo numero d'incrociatori, metteva senz'altro in servizio una buona quantità di sommergibili che aveva già costruito segretamente. Il ritmo impresso da quel momento alle costruzioni navali del Reich diveniva tale, come il susseguirsi dei vari ha poi largamente confermato, da assicurare alla flotta tedesca un accrescimento annuale medio di circa 90.000 tonnellate, accrescimento che è superiore del doppio a quello che nello stesso periodo di tempo compiva la flotta francese e di poco inferiore a quello della fiotta britannica. Accanto alle eccellenti navi da battaglia accennate, figura degnamente la moderna squadra degli incrociatori germanici; in numero di 8, tutti da 6 a 7 mila tonnellate, di un tipo unico che costituisce un modello felicemente riuscito di nave veloce, bene armata — cannoni da 152 —, dotata di grandissi mo, raggio di azione; vale a di re una nave del tipo corsaro la ptqistBgtodmBdngs più perfetta che sia possibile costruire al punto oggi raggiunto dalla tecnica navale. Possiamo qui far rilevare, a titolo di particolare, che la Germania, per tutte le grosse navi, continua ad attenersi all'antico tradizionale criterio della marina tedesca di sacrificare alquanto l'armamento a favore della protezione. Le unità minori Dopo l'accordo con l'Inghilterra la Germania ha dato massimo sviluppo anche alla costruzione di unità leggere di superficie e sommergibili. In tre anni essa ha ultimato circa 50 cacciatorpediniere e torpediniere, procedendo a radiare tutte le unità vecchie di mano in mano che nuove unità erano pronte e prenderne il posto. Alla data della crisi europea tutte le unità leggere di tipo superato, o logore, erano state sostituite con unità nuove, e numerose al- tre unità dello stesso tipo erano già sullo scalo. Nell'accordo con l'Inghilterra, per cui il tonnellaggio totale della flotta poteva raggiungere il 35 % di quello britannico, il Reich era riuscito ad ottenere che il tonnellaggio globale dei sommergibili fosse però uguale a quello inglese. E la costruzione di queste navi ha proceduto con tale intensità e rapidità che al momento attuale la marina tedesca può contare sopra un numero di sommergibili moderni esattamente pari al numero dei sommergibili costruiti dall'Inghilterra nel dopo guerra; più un certo numero'di nuòvissime navi appoggio-sommergibili. Il tonnellaggio complessivo dei sommergibili tedeschi è tuttavia molto inferiore al tonnellaggio complessivo della flotta subacquea inglese. L'Ammiragliato tedesco infatti ha voluto rimanere fedele, anche nelle nuove costruzioni di naviglio sottomarino, al criterio del piccolo tonnellaggio, costruendo sommergibili che non superano le 750 tonnellate per il tipo che viene chiamato oceanico, o di grande crociera, mentre per il tipo medio o di piccola crociera ha adottato un dislocamento di poco superiore alle 500 tonnellate, e per il tino costiero un dislocamento inferiore alle 300 tonnellate. Si deve nondimeno rilevare che sulla costruzione di questi sommergibili si è riusciti ■ a mantenere molto mistero sia dal punto.di vista quantitativo che qualitativo. E ciò benché lo stesso « Annuario ufficiale tedesco » non nascondesse'che alla data del 1° gennaio di quest'anno vi erano circa 40 unità in servizio dei tre tipi sopra accennati, più 25 in costruzione, di cui 8 del tipo oceanico e 12 del tipo medio. Da tutto il complesso però traspare abbastanza chiaramente che la marina germanica ripone sempre la massima fiducia in questa arma audace e insidiosa che tanti servigi le ha reso durante la guerra mondiale. Per effetto poi dell' accordo anglo-tedesco, a misura che gli armamenti navali inglesi accelerano ed aumentano si accresce il margine di costruibilità della flotta tedesca, dato il diritto che essa si è assicurato di continuare a mantenersi al limite del 35 % della flotta inglese. Ma non volendo divagare sul futuro e volendo rimanere nei termini concreti del presente, possiamo constatare che la flotta germanica, già alla data della crisi europea, si presentava come un elemento degno di essere tenuto nella dovuta considerazione non soltanto per l'eccentrico e limitato settore dei mari settentrionali, ma anche e più per possibili sorprese sulle grandi vie di comunicazione dell'Atlantico. Gen. Giacomo Carboni T prpwrlrnt-i articoli rifila ferie cono apparsi nei giorni 6, 8, IO, Il e 12 novembre. fL ì m La torre di comando della « Admiral Graf Spee », la più recente e perfetta delle tre corazzate tascabili germaniche. Il nome « Coronel » ricorda la vittoriosa battaglia di Spee contro la flotta inglese sulla costa del Cile, il 1° novembre 1914 © Plancia comando (D Coffa prodiera ®Cof fa poppiera ©Tomi binate da 152 © Complessi di medio calibro in coperta © Cannoniere anti-naviglio leggero ©Grue Quadrato Uffici ali SCHLESWIG H0LSTHEIN © Torre comando con centrale di tiro (^Complessi anti- navìglio sottile §Torrette direzione tiro (§)'Sostegno idrovolanti Torri trinate da 203 @ Srues Complessi binati di medio calibro ADMIRAL SCHEER Raffror- 'ndo questi due profili, tecnicamente esattissimi, della vecchia nave da battaglia « Schleswig-Holetein » lasciata ai tedesc'- «a Versailles, e della nuovissima « Admiral Scheer » costruita dai tedeschi dopo Versailles, appare evidente, anche all'occhio profand la enorme differenza di potenza, di vulnerabilità e di perfezione tecnica che intercorre tra le due navi,

Persone citate: Giacomo Carboni, Graf, Hitler, Scheer