LACRIME E SILENZIO SUL BOSFORO per la morte di Kemal il "Vittorioso,,

LACRIME E SILENZIO SUL BOSFORO per la morte di Kemal il "Vittorioso,, LACRIME E SILENZIO SUL BOSFORO per la morte di Kemal il "Vittorioso,, Il popolo s'accalca attorno al sontuoso palazzo di Dolmabaccè, dove la salma di Ataturk giace, sola, nel centro della sala delle feste capace di 3000 invitati (Dal nostro inviato) Istambul, 12 novembre. /I oorpo di Kemal Ataturk, imbalsamato e vestito dell'uniforme di guerra, giace nel mezzo della sala fiabesca di Dolmabaccè, il palazzo di Abdul Megid, splendente di cristalli e di marmi, d'ori e di gemme; il volto, che era grigio come i capelli, è diventato cereo: gli occhi a stento si sono chiusi — gli occhi che lampeggiavano e che segnarono la via ai battaglioni contro gli inglesi nei Dardanelli e alle torme lacere e disperate contro i greci nell'Anatolia, gli occhi che erano la /yioi'a e il terrore dei soldati e del popolo e che guardarono, senza vaiarsi. l'infernale spettacolo delle mozze teste dei greci vaganti sotto le prore delle navi britanniche nel mare di Smirne, che bruciava e crollava. Le mani sono secche, ri gide, aperte; l'Invincibile spada^ gli balena vicino. Ritornano le preghiere • Kemal è morto; un capitolo, il più eroico e avventuroso della nuova Turchia, è compiuto; Kemal, il figlio dell'umile mercante di Salonicco, l'eroe della nuova Turchia, il creatore della nazione turca, guerriera e popolana, è morto: il suo popolo gli si è schierato intorno, tutta la Turchia, dall'incantevole riviera di Istambul all'aspro Tracia, dalla molle Sibari alla fierissima Ankara e all'Anatolia tenace, s'inchina e piange. Il corpo, disteso su un letto di noce, è vegliato da ufficiali in grande uniforme; Makbule Bojsan, la sorella di Kemal, e le figlie adottive del grande Capo s'affaccendano pietosamente intomo alla salma. Un silenzio greve, plumbeo, domina la sala e il palazzo. Le rare persone che vi entrano, ufficiali e qualche donna vestita di nero, procedono in punta di piedi; gli agenti di politila fanno il giro del palazzo, muti, rigidi; se interrogati rispondono a bassa noce, rapidamente, poi continunno la ronda. Il Bosforo è anch'esso muto: i velieri sfilano senza clamori di ciurme, le barche scivolano quasi senza battito di remi. Le automobili si fermano lontano dal palazzo. Una piccola bandiera rossa con la mezzaluna issata a mezz'asta sul tetto detta stazione di frontiera, la cravatta nera del capo sta- sione, il silenzio cupo del perso-naie, un nome ripetuto a bassa voce - Kemal, Kemal - ~per chi arriva a Ma^.i segnidel lutto del popolo turco. Sul tre- noi radi V<^l^pastori, non parlano; se ljft*Mrogate, rispondono quasi »/«'Hditi; non sanno nulla della morte,„;ca di greggi e popolata di pastorifermi come statue, hanno anche _ , _„,_ Z'ji~„ „ „„„„ esse una piccola bandiera a mez-z'asta; Adrianopoli, che accolse Kemal trionfatore ài tempo della guerra balcanica, è-+utta iwban-po rosso; e per tutto, l'eguale con- teyno del popolo: volti mesti. ' ■ "•• ' j; „„.„ sommessi mormorti come di prc-n * ,- • a ohiera. Se la religione è stata•f 'ri . ■ m „!.■■ bandita dalla nuova Turchia più sanno soltanto che è morto. Le case, nella vasta campagna bianlata di pastor hanno anche dierata a lutto; Istambul, sul bianco e grigio delle moschee e dei palazzi degli antichi sultani, sui fastigi delle fortezze, sulla alberatura delle navi, ha innalzato a mezz'asta la mezzaluna in cam che per convincimento, per rappresaglia contro il sultanesimo che per limoni anni inceppò il popolo coi chiodi della paura divina, il sentimento religioso, il sentimento del divino non si è spento; così il popolo prega nelle case e nellemoschee, iniplora pace pel grandeÀ*r »L nnL » nìnX, n,m-spirito del suo capo e gloria nuova per la nuova Turchia. Solo contro la morte Chi voglia raccontare gli ultimi giorni della fine di Kemal Ataturk non ha il compito facile, poi-'che il mistero è più fitto che mai:'nessuno dei pochissimi che sanno\qualcosa, vuol parlare, e tutti gli'altri che non sanno niente taccio-\no pel grande rispetto che hanno'• per lo scomparso. Si sa soltantoche la malattia di Kemal era an-|fica e grave. Baiamente gli intimisapevano che era mortale. Egli,il capo, nulla na fatto per rispur-mia re le sue forze; ha guardatofieramente in fuccia il suo destinoper combatterlo con le sole sue|/or*e. / medici furono ammes- si soltanto all'ultimo momento, quando le speranze erano svanite. Dopo la prima crisi, sembrò che la forza, di Kemal trionfasse; egli riprese il suo lavoro, continuò la sua fatica, ma il filo della sua vita era troppo logorato. L'attacco della malattia che lo rodeva riprese valentissimo il lunedì; tuttavia, Kemal restò in piedi. Soltanto al martedì si distese sul letto, ma diede egualmente udienza al presidente del Consiglio Gelai Bayar che gli riferì sugli affari dello Stato. Mentre Gelai Bayar parlava, Kemal si assopì, la prima e l'ultima volta durante la sua vita di guerriero e di uomo di Btato. L'agonia durò due giorni, lenta, lunga; giovedì mattina sopravvenne la morte, inavvertita da chi era intorno al letto del grande capo. Gli occhi folgoranti guardarono l'ultima volta di là rimare e ,si sPense™ rfritmo onU nniMtn «1S ^ composta ^j, e£,usivame„te po/olani £e donne aiovanii vestite all'euro piuttoJsto distinte e ardite, so. ^ ; ... n . fe£«fl^^ £Turchia di Kcmal _ gonne cor. ,,, labbra tinte, un libro o un aiorjn mmw ■_. u ^ ^ più anziane, sebbène senza velo, non hanno abbandonato lo scialle . rirnnrp finn ,. „,P,~a fac. ™e lf ncoPre !mn « me~~fl Taccia; hanno nonne nere e lunghe ,.' . ,.„„„„ a\?xed* 6 wm hanno Ibnnà ^*"" ,n "l"no- ^ ^ dMe ansiane Gli uomini, come le donne, si dividono in due parti: i giovani spigliati, agili, hanno certo modo gli altri sono un po' lenti, sonnacchio f Sof'° « c"PPe"° europeo s'in- '™ve'l?t anc"r? ' del fef Ma tutta questa folla che riempie it _,_„,.„,' „■ „,„,.jj„, piazzale e i oiaratni intorno al — Z . , ,, ,. ,, Dolmabaccè e si allunga fin sullu ■ , , « „ . , ». ' Come egli aveva vissuto senza un lamento e senza un'invocazione, cosi è morto; come egli era un soldato e aveva vissuto sempre tra i soldati e tutto il suo popolo considerava soldato appunto perchè senza la forza e la disciplina del soldato non sarebbe stato mai un grande popolo, così egli è morto tra soldati. Questi l'hanno preso, l'hanno rivestito dell'uniforme di guerra, l'hanno deposto sul letto di morte. E ora lo vegliano nel palazzo silenzioso di Dolmabaccè che sorge sulla costa europea del Bosforo. Questo palazzo è fra i più sontuosi che vi siano a Istambul e forse nel mondo. Fondato su"un terreno che era detto il « giardino delle viti », accolse prima il Sultano Abdul Megid; specchi giganteschi di un solo pezzo, candelieri di cristallo di inverosimile ricchezza, riflessero e illuminarono le pesanti orge di Abdul Megid e degli altri sultani. La sala delle feste, che può accogliere più di tremila persone,'è quanto di più fiabesco si può immaginare per la ricchezza degli ornamenti; ora è vuota, e nel mezzo campeggia il corpo inanitnato di Kemal Ataturk vigilato da otto .ufficiali. I funerali tra 10 giorni Alla veglia dei soldati fa seguito la veglia del popolo, che sosta intorno al palazzo. E' una delle folle più strane e più pittoresche cgvr/una Turchia . nuova a meta, questa rappresen- l^Z.lZl'J"*L!ÌV£.t!lZ riva del mare, ha lo stesso cuore e lo stesso sentimento; lo stesso dolore le si incide sul volto; l'eguale pena le offusca gli sguardi. Kemal è l'eroe di questa folla, è nato da essa, ha costruito la sua gloria sol perchè la folla gli è sta ta led*'e 6 Perc*f e<" hta saP"/° ™™oyhere e guidare la forza che dalla folla si sprigionava. Tradimenti e congiure si infransero contro la barriera che il popolo gli aveva costruito tutto intorno. Come lo segui vivo in tanti anni di battaglie contro i nemici di fuori ' e contro quelli di dentro che non erano meno pericolosi degli altri. ,« popolo seguirà tutto intero il suo capo ora che eoli è morto, 1. Da tre giorni Istambul attende \che la grande sala di Dolmabaccè, ora gelosamente chiusa, venga aperta perchè, il popolo possa sfi'lare dinanzi al capo per l'ultima volta. Gli studenti dell'Università chiedono a gran voce, spesso tu- multuando. che tutti seimila assi- stano alla sepoltura che avverrà, ad Ankara. Ma come non c'è spa- Uio né ci sono mezzi per traspor- e f e l mintacificforimtarli ad Ankara, così il rettore ha cercato di calmarli promettendo che cinquecento di essi accompagneranno la bara del capo. Nella Università, che si chiamerà Università Ataturk, sarà eretta una statua di Kemal che vigilerà, di-, cono gli studenti, sui giovani per ì Siricordargli il loro dovere. ! faDel programma delle cerimonie! £/unebr» non si sa ancora niente; zlil Governatore di Istambul è in, topermanente contatto telefonico col] ciGoverno di Ankara. Pare che pri- \ bema di lunedì non si saprà nulla di I roprecieo, poiché appunto lunedì si | vxriunirà il Consiglio dei M inistri PU*l Jj„«ÌM.A Zr2ZZJ~*t „„„ 'itoche prenderà le decisioni con unaÌOIspeciale legge. Sembra, tuttavia,, prche i funerali avranno luogo tra ! muna diecina di giorni, sia per dar aftempo alle delegazioni straniere di giungere a Istambul, sia perchè' coi preparativi saranno lunghi dnta!nela grandiosità che s'intende dare alle cerimonie. Rustu Arafs liquidato Come si sa, la grande assemblea nazionale ha eletto ieri il nuovo Presidente della Repubblica, che è Ismet Ineunu. Egli è, dopo Kemal, il personaggio più importante e più popolare della nuova Turchia. E' stato il collaboratore più assiduo di Kemal, capo del suo è esl'olestlaè tiStato Maggiore fin dalla guerra], europea, quando Enver Pascià (* fcse a Kemal, nel quale intuiva H|v' trnatosiPpcstaficrivale e l'uomo dalla ferrea vo lontà, il comando dei Dardanelli per affidargli una divisione in Siria, lontano cioè da Istambul dove Kemal avrebbe potuto capeggiare^da un momento all'altro il movimento rivoluzionario. Da quel tempo, cioè dal '17, la collaborazoine di Ismet non è mancata mai al capo. Ismet deve il suo nome alla prima vittoria contro i greci in Anatolia; il luogo dove la oit- utorio fu conquistata — Ineunti —! ddivenne il secondo nome di Ismet Inquando Kemal impose a tutti i tur-} sgli, che non l'avevano mai avuto, run cognome. Ismet guidò agli or- "dìni di Kemal la battaglia di Sak-' ™fcana dove si infranse per sempre, gil sogno greco della conquista dij gCostantinopoli; e ffuidò fino al ma-, pre l'inseguimento dell'esercito gre- - cco che, semidistrntto, trovò scam- ! cpo sulle navi dell'Intesa ancoratela Smirne. Da guerriero, Ismet di- tventò diplomatico dopo l'armici-! sio di JHudanja. Cosi egli trattò|Qe conchiuse a Losanna la pace con'tle Potenze alleate rompendo ll\\trattato di Sèvres appunto coinè, un vaso di porcellana. Infine divenne Presidente del Consiglio, carica che ha tenuto con un brevissimo intervallo fino all'anno scorso. vLa seduta della grande assem- ' Sbleu nazionale, donde è nata per Evirtù di Kemal la nuova Turchia, sè stata, come raccontano i croni- -, tsti, quaiifaltre mai solenne. Il pre- gsidente dell'assemblea lesse ai de-,'°.... ,. „ , , „ 1 e I PMn^ent\ l'annunzio della, g {morte di Kemal così conceprto.':o L nnmu„irn mn „„mro. i^t^iMJSe o , a ° e i i i «Comunico con amaro, profondis- \esiino dolore che il grande Presi-. ledente Ataturk ha chiuso giovedì èalle 9,5 gli occhi alla vita». Poi! ylesse il rapporto dei medici. ! tNella sala, dopo la lettura, per &qualche minuto non si udirono che fi singhiozzi dei deputati. Poi si èpassò all'elezione del nuovo Pre- asidente della Repubblica. Unani- nme, l'assembleò, a voto segreto, telesse Ismet Ineunu. Invitato a rmso esaltando lo spinto del grande ^Capo e affermando l obbedienza, iasua e della Turchia al comanda-{fmento di Ataturk. Poco dopo l'eie-! s2ione il Capo del Governo Gelai ì l'JSa;'ar presentò al nuovo Presiden- inte le dimissioni del Ministero ri-!zcevendo l'incarico di ricostituirlo. ! ™ti mutamento niù notevole rumar- gu mutamento più notevoletrtguarr 5il Ministero deoli Esteri che cpresentarsi all'assemblea, il nuo- .. vo Presidente pronunciò un discor-;|jda n . .. lj«rondi linee della politica estera ae , a à]siane della politica estera turca. -iPer il momento una sola è la voce. -! uno solo il dolore e il tormento: àÌKemat Ataturk è morto, - -f Alfio Russo viene assunto da Saracoglu Sukru. 3al posto di Rustu Aras. Nessun Icommento segue al rimaneggia- gmento del Ministero: ma in alai- bni circoli si vuol dire che se le itturca restano immutate, uno spi- Mrito più alacre di quello di Rustu Aras dovrà tuttavia rinvigorirla. Ma è certo che per ora e forse per molto tempo ancora non si potrà fare alcun pronostico sull'evolu- trlegczrpvtoìe