Il Liguria battuto Ambrosiana Bologna Torino a un punto

Il Liguria battuto Ambrosiana Bologna Torino a un punto Il Liguria battuto Ambrosiana Bologna Torino a un punto Il poderoso Bologna la Liguria (2-1] LIGURIA: Profumo ; Bodini. Piaza; Callegari. Battistoni. Malatesta; pinola, Spivach, Bollano, Gabardo. eretti. BOLOGNA: Ceresoli; Pagotto. Rici; Montesanto, Andreolo, Marchese: iava ti. Corsi, Maini, Feditilo, R'eguzoni. ARBITRO: Dattilo. Genova, 14 novembre. E1 crollata., l'unica, l'ultima quadra che figurava imbattuta ella classifica del campionato. Crollata è termine esatto, perhè sul campo, ad un certo punto ella tenzone, si è avuta l'impresione che il Liguria si trovasse di ronte ad un compito superiore lle proprie forze. Qualche cosa i più grande di sé. Dal momento n cui, proprio sul finire del primo tempo, il petroniano Maini pediva un pallone in rete mentre portiere Profumo, cogli occhi bbacinati dal sole, brancicava alo scuro, fino al tonnine dell'inontro, fu come se una mano po¬ esse ione. in dominio od ia e lo tein sogge- La mano del fato La mano del Bologna era la mano del fato. Mentre essa cosi 0 teneva fermo e ne'paralizzava e forze, Andreolo gli inferiva, con na stoccata inesorabile come il estino, la botta mortale, il colpo i grazia. Tentò di liberarsi dalla stretta, Liguria, si dibattè, si dimenò, on si arrese. Ma, pur lottando, ur tornando all'attacco con freuenza, non riu-seì mai a dare impressione di potersi ergere alaltezza della situazione. Il modo tesso della reazione rivelava l'inerno affanno. Era un lavoro pieo di orgasmo, di nervosismo: più alli — falli bambineschi, non cativi — che azioni, più scatti conulsi che attività ordinata e dal iglio franco e sicuro. Doveva ceere, e cedette. Il primo a convinersene fu il pubblico. Quando il segnale dì chiusura dell'incontro echeggiò, nessuna protesta si elevò, nessun segno palese di disappunto: un gran sienzio. Crii spettatori si erano aresi all'evidenza, avevano accetato il risultato già prima che es- so fosse definitivamente sancito. L'evidenza. Questa è stata più debolezza del Liguria che forza del Bologna, anzi a voler essere più precisi, è stata più mancanza di forza tecnica nel Liguria che vera e propria forza costruttiva nel Bologna. Nulla di brillante, di scintillante nel Bologna stesso. Si pensi, i petroniani si presentarono in campo privi di Fiorini, di Sansone e di Puricélli, con un Biavati fresco di sette giorni di fanghi ad Abano, con un Corsi nserito, dopo lungo riposo, nella posizione di mezz'ala destra. Il meato del Bologna deriva un postutto dall'applicazione pratica di detto programma. La squadra giuoco per quasi tutti t novanta minuti con quattro mediani e mezzo. Corsi, mediano nato, assunse e tenne effettivamente per tutto l'incontro l'incarico di aiuto immediato di Andreolo, e Feditilo, pur dimostrando combattività e »! obi/irà minore non si allontanò, come posizione, che di qualche passo da essi. Con un Montesanto che teneva il suo posto con tenacia, con un Marchese molto più lineare — e la cosa si spiega — che non nella prova della Nazionale, e con due terzini alle spalle energici e sicuri sulla palla, si venne così formando al centro del campo uno schieramento che era una specie di frantoio in cui la prima linea del Liguria entrava con brio e da cui usciva frantumata. Poco brìllan~ te ma positivo ed efficace quindi il Bologna. Manovra a metà campo Che U giuoco è stato ieri essenzialmente di metà campo.. Il frutto, come è naturale, è stato raccolto altrove, ma la battaglia è stata combattuta li. La difesa e la mediana del Bologna, con la loro opera disgregante hanno avuto ragione delle capacità tecniche e tattiche della prima linea del Liguria, e le rapide, secche, guizzanti offensive degli avanti petroniani hanno compiuto il rimanente. Le capacità tecniche e tattiche dell'attacco ligure, sottoposte a tale confronto si sono rivelate piuttosto modeste. L'intero « undici », dopo mezz'ora di tentativi per mettersi in funzionamento si è scosso e disunito in difesa come in attacco, e l'intesa, l'amalgama, la concordia tecnica non l'ha trovata più. Per essa, più le cose andavano avanti e più. la situazione peggiorava. I mezzi di cui dispone il Liguria anche come unità non sono evidentemente eccelsi: quanto ottenuto con essi finora va considerato come un piccolo miracolo. Ma certamente la squadra sa giuocare meglio di quanto non abbia dato à vedere ieri, Contro un avversario meno cal-mo e meno avveduto di quello di ieri non può non poi-tarsi meglio. Più di 18.000 persone erano presenti;. Recinto gremito. Circa130.000 lire d'incasso. Campo molle e sdrucciolevole. All'inizio, il Liguria è più veloce del Bologna. Più veloce e più ..*, „— - miosite. Tanto che si ha l'impressione c/ie gli ospiti debbano ite nire travolti da un momento atl'altro. Non dura a lungo però questa impressione. Ben presto .a/i avanti liguri vedono le loro asioni rompersi e spezzettarsi, ed n fare giuoco di combinazione debbono rinunciare. Il giuoco e fyitto di metà campo. Le poche occasioni da rete che si presen- tano vengono sciupate per preci- pifaaione. La più bella di tutte;[l'Ita Bollano, che svara foi te di sinistro lui. ma vede il suo tiro neutralizzato da una parata diCeresoli che devia la palla verso Ua sua sinistra, dove Spinola arriva in ritardo per raccoglierla. .Due minuti dopo, al 43', Biarati pone in possesso Maini, questi dal limite dell'area spara alto di destro e la palla si conficca in rete, mentre Profumo abbagliato dal sole annaspa nel vuoto Al secondo tempo, la superto rifà dì slancio e di velocità delillina è scomparsa. Il Bologna fiene in pugno la partita. Minaccia qualche volta con rapide punRipresa bolognese tate di Keguzzom, che è passato al centro mentre Maini zoppica sulla sinistra, e con qualche bella fuga di Biavati che è tornato svelto e sbrigativo. Perde qualche volta la tramontana in difesa, ma senza conseguenze però, n regge saldamente a metà campo.a\ 30', Andreolo parte per conto siio in avanscoperta cinque metri spara forte, di destro. Profumo scatta in ritardo e la palla s'insacca in rete sulla sua destra quasi a fil di palo.wsfo che nessuno lo intralcia avanza ancora, e dt colpo, da buoni venti¬i Due a zero. Tutto è deciso. E nul ita più farla, nemmeno quando, a idieci minuti dal termine, su un ìcalcio d'angolo, tre avanti liguri . a fil di palo saltano contempora nea»7enfe a Ceresoli, col risuttaito che il portiere perde l'equiliI brio e Peretti può deviare in retel / dieci minuti che mancano a fermine, il Bologna li impiega a [lavorare di lena. Non perde la [tramontana, cerca di tenere a ba da l'avversario m attesa del fi-1 t'ho finn'e- e ri riesce coronan:do così una partita non brillan- ite, ma maschia, positiva, schiet fa, | | convincente. Vittorio Pozzo