24 aerei nazionali contro sessanta rossi

24 aerei nazionali contro sessanta rossi Ima battaglia dell'Ebro 24 aerei nazionali contro sessanta rossi (Da uno dei nostri inviati) Fronte dell'Ebro, 9 novembre Continua regolare, lenta, una costanza metodica, quasi monotona per chi crede alle battaglie fulminee come le sole capaci di decidere le sorti di una guerra, l'avanzata delle truppe nazionali coadiuvate dalVartiglieria e dal carri d'assalto legionari lungo le sponde dell'Ebro. Il fronte si sposta ogni giorno di due chilometri In media verso nord. Il terreno è già stato illustrato ai nostri lettori: dal massiccio cen ì*rale che domina l'ampia vallata ' dell'Ebro st dipartono delle verte ore rocciose che vanno a cadere a i i i i e i e i i perpendicolarmente sugli argini del fiume. I rossi occupano ancora la parte settentrionale dell'ampia zona carpita agli ultimi di luglio fra le sinuosità che descrive l'Ebro. Marciando da sud verso nord lungo il fiume, che è appunto orientato nel suo corso inferiore in senso nord-sud, i nazionali devono risalire e ridlscendere i costoni rocciosi che vanno a morire sulle rive dell'Ebro. Una di queste gobbe è costituita dal massiccio Aguila, il cui vertice si trova a sei chilometri all'inclrca a nord di Mora de Ebro la cittadina conquistata ieri l'altro dai nazionali. Ieri i navarresi della prima divisione aueuano già seriamente Intaccato questo potente bastione difensivo irto di fortificazioni. Stamane essi hanno continuato l'attacco espugnando la cima del massiccio dopo un breve combattimento e hanno poscia ridisceso il versante settentrionale avanzando nel complesso di due chilometri su un fronte di circa otto chilometri. La conquista del massiccio ha permesso alle truppe che presidiano il fianco sinistro di insediarsi su posizioni situate più a nord sotto la protezione del fianco destro oggi portato in avanti. mccon I rlctircfuzinpcsatnddcpccdmpsmsgcpsvtdCosì, la posizione basilare del .famoso quadrivio noto con il no- dme di «Venta de los Compost-! nes», posizione che era neutra fi-\no a pochi giorni fa, è stata oltre- I passata di due chilometri avendo I l nazionali raggiunto appunto ilìsecondo chilometro lungo la stra da che si diparte da quel quadrivio verso Ascò. La zona di occupazione rossa sull'Ebro è sempre più sottile. Oggi essa è ridotta all'inclrca alla metà. Ma la superiorità strategica dell'esercito nazionale nella duI ra partita in cui si vollero provare le forze delle due armate si accentua ogni giorno; ormai la lentezza costante dell'avanzata non importa più; l'essenziale è che la resistenza dell'avversario è praticamente vinta perchè gli sforzi difensivi, per quanto appoggiati a una rete gigantesca dì fortificazioni, non valgono più a fermare il progredire delle colonne nazionali in un terreno conteso ad ogni passo. La truppa nemica è stanca; la capacità combattiva dei militi rossi che sono di qua dall'Ebro si affloscia. L'ora della riconquista totale della riva destra dell'Ebro non può tardare molto; pur essendosi verificata la nostra previsione della necessità di un nuovo sforzo continuato per parecchi giorni da parte dell'esercito nazionale, è certo che il tempo che manca ancora per questa riconquista va riducendosi a giorni, a ore. Sul Segre, la situazione determinata dal pasaagio del fiume da parte di alcune brigate rosse è stazionaria. Il nemico non ha da ieri l'altro guadagnato un solo metro di terreno. , Una grande battaglia aerea s'è svolta oggi nel cielo dell'Ebro. Un gruppo di 2b apparecchi legionari che compivano un'azione di appoggio' alle truppe combattenti sulla riva destra del fiume, ha avvistato una squadra nemica composta di circa 60 apparecchi da bombardamento e da caccia. Nonostante l'inferiorità numerica, gli aviatori legionari hanno affrontato il combattimento che è stato del più movimentati, al termine del quale solo un apparecchio legionario è caduto, mentre 19 aeroplani rossi rimanevano abbattuti. L'aviazione spagnuola ha reagito alla selvaggia aggressione aerea dei rossi sulla indifesa borgata di l .Cabra in Andalusia, con una serie - di nuovi bombardamenti compiuti -! ieri e oggi sugli ormai abituali -\obiettivi della costa catalana, - I H bombardamento di Cabra ha o I dato questo sinistro elenco di morlìti: 18 donne, 8 bambini, 10 mill- a a tari, 60 uomini della popolazione civile e 3 prigionieri rossi di guer* ra; feriti 180 di cui una trentina gravemente. Una bomba era caduta appunto su una casermaRiccardo Forte

Persone citate: Aguila, Cabra, Segre

Luoghi citati: Andalusia