Le condizioni di Von Rath sono sempre gravi

Le condizioni di Von Rath sono sempre gravi Le condizioni di Von Rath sono sempre gravi Il diplomatico visitato dai medici inviati da Hitler - Le dichiarazioni del feritore Parigi, 8 novembre. Non appena informato dell'attentato, verso le 10 di ieri mattina il cancelliere Hitler aveva fatto telefonare all'ambasciata di Germania a Parigi per chiedere notizie del ferito e nel tempo stesso decideva di mandare a Parigi con il mezzo più rapido il suo medico personale dott. Brandt e il direttore della clinica dell'università di Monaco prof. Magnus per esaminare il ferito e informare immediatamente il Filhrer circa l'esito dell'esame stesso. Al capezzale del ferito Il dott. Brandt e il prof. Ma- !gnus sono giunti stamattina alle |g all'aeroporto del Bourget e ae¬ compagnati dall'ambasciatore di Germania e da un consigliere del l'ambasciata si sono recati imme Latamente al capezzale del signor jyon Rath a„a Casa di saIute del. jI,Alma ne„a via delrUnjVersità. | D un esame approfondito , dichiarato che ,0 ^ M giovane diplomatico |rtnVBWa MBPr* mnaHmty„ „rnvia. , :uue scienziati venuti dalla Germajma "anno reso omaggio al dott. ' Baumgartner e ai suoi aiutanti per |a modo con il quale avevano ef i fettuato l'operazione dell'ablaziolne della milza resa indispensabile ! dalla ferita prodotta dalla pallot I tola che aveva attraversato lo sto Iliaco. Essi hanno aggiunto che, grazie alle eccellenti cure prati • cate al ferito, si poteva sperare 'li salvare il terzo segretario della (ambasciata tedesca. | Il signor von Rath, padre del doveva essere considerato gravis simo, ma che tuttavia conservano la speranza di poterlo salvare. La inquietudine manifestata dai due medici tedeschi è dovuta al fatto che la febbre del ferito era considerevolmente aumentata durante la notte. Alla fine del consulto è stato pubblicato un bollettino medico. I ferito, è giunto a Parigi stamattina con il Nord-Express, proveniente da Colonia è si è subito recato al capezzale del figlio ove si trovava già il conte von Welzeck, ambasciatore del Reich a Parigi. Stamattina è stata praticata al ferito una trasfusione di sangue, alla fine della quale i medici hanno dichiarato che lo stato del giovane diplomatico, pur rimanendo sempre grave, era alquanto migliorato. Il ministro degli esteri Giorgio Bonnet si è intrattenuto nel pomeriggio al Quai d'Orsay con l'ambasciatore tedesco sulle circostanze dell'attentato ed ha rinnovato al conte Welzeck le espressioni di simpatia del Governo francese che egli personalmente e il Presidente del Consiglio avevano già fatto esprimere direttamente al Governo del Reich. H diplomatico gli ha pure riferito che ieri mattina il feritore era stato notato nel dintorni dell'ambasciata e che aveva dato prova di calma imperturbabile durante il primo interrogatorio che ha avuto luogo alla presenza dei rappresentanti ufficiali del Reich a Parigi. I precedenti del giudeo Herschel Greynszpan, il feritore del diplomatico tedesco, dopo aver passato la notte scorsa nel locali della polizia giudiziaria, ove dormi profondamente, scosso talvolta da movimenti nervosi, e dopo un pasto frugale è stato accompagnato alle 15 di oggi nel gabinetto del giudice istruttore Tesnière ove 10 attendevano i suoi difensori avvocati De Vesinne-Larue e Szwarc. Si trattava della formalità dell'interrogatorio di identità. Il giovane Herschell Seibel Greynszpan ha dichiarato che il suo gesto gli era stato dettato da una lettera ricevuta dal padre e nella quale questi gli narrava la triste sorte sua e dei suoi correligionari, espulsi dalla Germania. Questa lettera, in tedesco, scritta a matita, datata 31 ottobre scorso, era stata spedita da Sbaszyn, villaggio della frontiera polacca, ed era indirizzata alla casa Halberte, il nome commerciale della zia, e destinata a Herschell 8, rue Martel. Lo zio e la zia del feritore, Abramo e Chana Greynszpan avevano mentito quando ieri hanno dichiarato ai funzionari della polizia, recatisi a interrogarli, che ignoravano ove si fosse nascosto 11 loro nipote dall'agosto dello scorso anno. Sembra infatti che il nipote non abbia lasciato il loro domicilio di via Martel ove si trovava ancora il 5 novembre, quando i coniugi Greynszpan cambiarono di casa andando a stabilirsi nella via delle Piccole Scuderie. Per non aver fatto la dichiarazione cui sono obbligati tutti coloro che ospitano degli stranieri e per aver dato ricovero a un espulso i due coniugi sono stati messi a disposizione dell'autorità giudiziaria. Essi sono passibili, oltre la multa, di una pena che va da un mese ad un anno di prigione. Nell'incartamento del feritore alla prefettura di polizia si trovauna domanda di carta di identitàrecante la data del 1° aprile 1937;ma sembra che il giovane polaccofosse giunto a Parigi nel 1935 onel 1936 per apprendere il mestire di sarto presso suo zio. La prefettura di polizia trasmise allora con parere sfavorevole al ministero dell'interno la domanda del giovane Greynszpan che l'il agosto 1937 venne invitato a lasciare il territorio francese. Ma invece di sottostare a quest'ordine il Greynszpan rimase presso lo zio II quale, in contraddizione con il nipote, afferma che lungi dall'aver dato asilo al giovane gli aveva | dato il denaro necessario per far ritorno al suo paese natale. Ma in realtà il giovane polacco era rimasto nascosto-In una camera, al sesto piano, e, quando la polizia venne per assicurarsi della esecuzione dell'ordine di espulsione, l'apprendista sarto rimase introvabile, come ne fa fede un rapporto redatto il 19 ottobre 1938. I servizi disposti per l'identità ' giudiziaria hanno proceduto nel | pomeriggio a attenti esami nel; l'ufficio in cui ieri mattina il dramma si svolse. Alle ore 19,15 alla clinica ove è ricoverato Von Rath veniva dichiarato che le condizioni del ferito sono sempre molto gravi.