L'inaugurazione del 535° anno accademico

L'inaugurazione del 535° anno accademico L'inaugurazione del 535° anno accademico 11 discorso del Rettore Magnifico - La relazione del Segretario del GUF - L'imponente adunata dei goliardi e il giuramento dei militi ■ Solenni riti di fede alla presenza di tutte le autorità L'anno accademico è stato inaugurato ieri mattina nella gloiosa sede del nostro Ateneo. Neordine, dall'anno di fondazionell'Università, è il 535» anno academico e ieri mattina nell'AulMagna la incomparabile dignità danto passato traeva nuovo prestio dalla pienezza della nuova Èrascista nei cui valori spirituaono compendiati le glorie ed ensiero di tutte le epoche pasate. L'inaugurazione si è svolta seondo il nuovo rito a caratterquisitamente militare; in luogella prolusione si hanno avutue relazioni quella del RettorMagnifico e quella del Segretariel G.U.F.; testimonianza di coma vita universitaria si cementi dempre nuovi legami tra gli insenanti ed i giovani delle generaioni Littorie il cui carattere mitare era reso evidente dalla ferea adunata della Legione Univertaria che si intitola al Principi Piemonte. Tutte le autorità cittadine erao presenti. Accolto con gli onorovuti alla sua alta dignità iunto S. Em. il Cardinale Arciescovo che è stato ricevuto daettore Magnifico e dal Senato ccademico. Nell'Aula Magna erao il Comandante il Corpo d'Arata, il Prefetto, il Federale, ireside della Provincia, il Podeà, il Presidente la Corte d'Apello e il Procuratore Generale, iomandante la Divisione, gli academici Vallauri, Farinelli e Janacone, il Comandante l'Istituto uperiore di guerra, senatori e deutati, il Questore, il Console geerale comandante la prima zonavice podestà, il presidente l'Istiuto di Cultura Fascista, il Reio Provveditore il comandante C. RR. e tutte le altre autoritàIl Rettore ha pronunziato un obile elevato discorso, ricorando che in questo momeno storico, che ha visto il ri torno del gloriosi reduci dalla Spagna (e due studenti torinesi non torneranno, il dott. Trigari e l'U. F. Cavallotti) sfilanti dinnanzi al Re tra l'osannare del popolo, menre i 20 mila coloni hanno iniziato a loro fatica nelle nuove Provincie della quarta sponda, l'Università è tutta impegnata con le sue orze migliori per il conseguimeno dei superiori fini culturali che nel quadro della Nazione operane deve raggiungere. Il Rettore ha poi avuto parole di saluto per professori Faggi e Arno che hanno lasciato l'Università per limiti di età, per i professori Leinardi, Graffi, Mengarini trasferii in altra sede, ^>er il comm. Angelo Malfettani che, quale economo dell'Università, fu molti anni fino al limite d'età apprezzatissimo ollaboratore dei Rettori e per i nuovi professori del nostro Ateneo Romano, Caprara e Sisto. Il Rettore^ ha concluso il suo magniico discorso dopo aver ricordato e vittorie mussoliniane di Monao e di Vienna, dichiarando inaugurato in nome di S. M. il Re il nuovo anno accademico. Calorosi applausi hanno salutato le elevae parole di Azzo Azzi. Quindi ha esposto la sua reazione il Segretario del G. U. F. he con serrata eloquenza ha detto della attività svolta in un anno dal G. U. F. torinese he ha raggiunto vari primati nel campo delia coltura dell'arte e delo sport e che essenzialmente è empre degno di quell'altro ambiissimo primato riassunto in una rase del Duce che ha definito il G. U. F. torinese « squadrista e egionario >. Concludendo Pino Stampini, con piena comprensione dello spirito della massa goliarica, che gli è affezionatissima, a affermato applauditissimo che i quésto elogio « esser degni ogni gni giorno costituisce la nostra iù alta responsabilità >. Il Segre ario Federale al termine ha or- dinato il saluto al Duce a cui l'eletta adunata ha risposto con alta voce. Nel cortile dell'Ateneo è stata quindi celebrata la Messa del cappellano centurione don Ansio in memoria dèi Caduti ed il rito religioso si è concluso con l'aDpello compiuto dal comandante, ir valoroso seniore Canonica, degli Eroici giovani che diedero la vita per la grandezza della Patria. E certo con un particolare palpito il Rettore deve aver risposto il « presente » quando è stato pronunciato il nome di Francesco Azzi, il suo Eroe. Professori, militi,, goliardi e pubblico che affollava anche il porticato del piano superiore hanno assistito al rito con devoto commosso raccoglimento. . Ha quindi avuto luogo il • giuramento degli allievi ufficiali che hanno risposto la parola che impegna per la vita alla più strenua devozione alla Patria ed al Re con alto tuono di voci. Con questa cerimonia a carattere prettamente militare dopo che le autorità ebbero passato in rivista la Legione mentre la Banda suonava gli inni della Patria si è conclusa la cerimonia inaugurale dell'an no accademico. La Legione Universitaria ha poi raggiunto la piazza Carlo Alberto ove è stata passata in rassegna dal Console generale Galbiati ispettore dei reparti universitari. In testa, a fianco del comandante era il Rettore Magnifico i divisa di Console; seguiva un manipolo di professori universitari che ve stivano la divisa dell'Esercito e della Milizia. Dinnanzi a Casa Littoria la Legione si è disposta a plotoni affiancati ed è stata ammirata nel suo perfetto schieramenta dal Segretario Federale che ha poscia accompagnato gli uffi ciali ed i professori nel Sacrario dei Caduti ove è stata deposta1 una corona d'alloro. L'anno accademico è stato inautorno del gloriosi reduci dalla Sdit il salt l D i l'

Luoghi citati: Piemonte, Spagna, Vienna