Le incertezze Inlernozlonall e i programmi finanziari

Le incertezze Inlernozlonall e i programmi finanziari J*« Francia dono Monaco Le incertezze Inlernozlonall e i programmi finanziari Parigi, 5 novembre. Il prossimo viaggio a Parigi di Neville Chamberlain e di Lord Halifax ha ricacciato oggi in secondo piano le questioni di poliica interna. I giornali difatti sotolineano la notizia e la commenano lungamente, cercando in anicipo di determinare, la portata dell'avvenimento. In primo luogo si fa osservare che l'invito dfil Governo francese essendosi esteso aHe consorti degli uomini di Stato britannici, una parte non indifferente del loro soggiorno a Parigi sarà senza dubbio consacrata a ricevimenti ufficiali e manifestazioni del genere. Quanto al resto i fogli parigini parlano della visita esaminandola da ogni lato; cercando, cioè, di stabilire quali problemi verranno discussi quando essa avrà luogo. Rovesciamento di valori Sul primo punto ' l'opinione è quasi unanime; il viaggio di Chamberlan e di Halifax è dovuto al rovesciamento del valori poitici e delle concessioni diplomaiche, createsi con gli accordi di Monaco, fatto questo « col quale bisogna ora contare, lo si voglia o no », come scrive Paris Soir. Se questa considerazione di ordine generale è press'a poco esposta in tutti gli organi della capitale, in ciascuno si trovano anche osservazioni più precise, come per esempio nella cartellista Ere Nouvelle che avverte la gente di non dimenticare che « queste conversazioni si trovano facilitate dal ristabilimento di normali rapporti diplomatici con l'Italia ». Sullo scopo della visita e sui problemi che gli uomini di governo di Londra e Parigi discuteranno le opinioni sono meno concordi. Il • soito Pertinax neWOrdre cerca di seminare pànico, insinuando che Chamberlain vuol forse riprendere una vecchia idea di Lloyd George, il quale, durante un certo periodo, volle sostituire l'Italia alla Francia come prima associata all'Inghilterra sul continente. Lo scopo al quale mira l'insinuazione, è chiaro.-Spingere alla resistenza 1 rappresentanti della Francia e sabotare le conversazioni che, secondo l'opinione generale, avranno come primo oggetto la situazione spagnola e mediterranea. Qui, difatti, si è ormai certi che l'Inghilterra finirà col riconoscere i diritti di belligerante a Franco e perciò i russofili preparano i tranelli per impedire alla Francia di associarsi alla misura. . . Le parti appaiono di già ben distribuite e con cura. Mentre l'Ordre si limita a fare della strategia, la comunista Humanité va diritta all'attacco, affermando che « un governo degno della Francia indicherebbe in termini categorici ai rappresentanti di Londra, che la Francia non aece£t* alcuna . discussione sulla belligeranza ». Altri giornali parlano di mediazione, come se i loro redattori di politica estera vivessero nel regno della luna. Non conviene, però, esagerare l'importanza di questa presa dì posizione partigiana. Gli organi ufficiosi, i soli che potrebbero tornire qualche indicazioni seria, si astengono e si mantengono in un prudente riserbo. Il Temps è mu to, stasera, sull'avvenimento che annuncia- soltanto ed il Petit Parisicn si limita à stabilire Un elenco delle questioni da discutere, cioè: riavvicinamento fra l'asse Roma-Berlino e l'intesa francoinglese; miglioramento dei rapporti franco-tedeschi e franco-italiani; liquidazione definitiva dell'affare di Spagna; creazione di un modus vivendi con l'Italia in Mediterraneo; tentativo di collaborazione fra le quattro Potenze per risolvere tutte le questioni irritanti e gettare le basi di una cooperazione economica, indispensabile corollario della distensione politica. Su quest'ultimo punto il giornale aggiunge che « si attribuisce ai Governi di Berlino e di Roma l'intenzione di presentare certi progetti aventi come scopo di consolidare la pace ». L'organo ufficioso non ci dice di che progetti si tratta e quali sono le questioni irritanti da risolvere. Altri però, come Paris Soir, lo fanno, non sappiamo sulla scorta di quali informazioni, aggiungendo senza esitare all'elenco soprariportato, questi altri problemi: prospettive che esistono per la conclusione di un patto a Quattro, rivendicazioni coloniali del Reich, avvenire della Società delle Nazioni, agitazione araba in Palestina, limitazione degli armamenti, avvenire della Cecoslovacchia, espansione tedesca nel vicino Oriente, patti e alleanze esistenti attualmente tra la Francia, la Russia, la Polonia e la Romania. Il giornale della sera non esita nemmeno ad affermare che data l'importanza ed il numero dei prò getti da trattare, i colloqui di Pa rigi saranno seguiti da altre pre se di contatto tra le quali, le più plausibili, sono quelle che avrebbero luogo durante le visite del conte Ciano e del Maresciallo Goering a Londra. « Malgrado le recenti smentite esso scrive — le visite di cui parliamo sono eventualità che bisogna, a nostro parere, prospettare come possibili in un prossimo avvenire ». , .. Lasciando da parte i commenti dei giornali infeudati a Mosca, il fatto stesso che organi ufficiosi e no, pur senza prendere posizione, stabiliscano programmi cosi vasti, sembra indicare che ormai parecchi sono quelli che in Francia si sono messa l'anima in pace e non nutrono più propositi bellicosi. L'asse Parigi-Londra non funziona più contro l'Asse BerlinoRoma» scrive stasera l'Intronai\ieant; e la frase, senza esprlmeuna certezza al cento per cen , dà 11 senso cW ìutamentl paii-erici avvenuti ih larghe fradell'opinlone pubblica. Si ttvbtltvDitmvdCDtspldpgamvnrvnmptfisrnrtmpcdstlanzpcsudmgMiICddsasms ratta ora di vedere se fatti posiivi nasceranno da tutto ciò. La fiducia in Daladier Comunque sia, da un punto di vista interno la visita di Chamberlain e di Halifax gioverà molo a consolidare il Gabinetto Daadier che del resto, in questi ulimi giorni, ha avuto nuove prove di fiducia da parte del Paese. Da tutti gli angoli della Francia rappresentanti degli elettori cantonali nelle assemblee dipartimentali, si sono pronunciati in favore del programma formulato dal Presidente del Consiglio al Congresso radicale di Marsiglia. Delle mozioni di fiducia sono stae inoltre votate ovunque, ed esse contenevano tra l'altro un'approvazione senza riserve della poitica estera del Governo. Daladier si trova, Insomma, In ottima posizione, ed i colloqui franco-inglesi non potranno che accrescere ancora la forza di cui dispone, malgrado i tentativi dei suol avversari. • Vi abbiamo informati ieri che negli ambienti parlamentari correvano varie voci di equivoca provenienza. Si parlava di misure finanziarie coercitive, di rimpasto ministeriale, di proroga dei pièni poteri, ecc. Esse sono state smentite nettamente ed oggi i giornali fissano i seguenti punti fermi destinati a rendere impossibili ulteriori manovre: 1) i decreti legge che verranno promulgati prima del 15 saranno una quindicina; 2) 11 signor Paul Reynaud erminerà 11 suo bilancio il 7, e martedì o mercoledì avrà luogo il primo Consiglio, di Gabinetto chiamato a deliberare sul piano del Ministro delle Finanze; 3) le misure di coercizione sono scartate In maniera definiiva; 4) il Governo farà appello al avoro e alla produzione, e non alla super fiscalità; 5) non vi sarà rimpasto ministeriale; 6) il Governo non ha l'intenzione di chiedere una proroga del pieni poteri che gli sono stati accordati il 4 ottobre. Il terreno, come si vede, è stato sgombrato can celerità. Il tempo urge e la nazione attende. Daladier intanto ha avuto oggi due colloqui che sono molto commentati negli ambienti politici. Egll ha ricevuto successivamente il Ministro degli Esteri Bonnet e poi l Ministro delle Finanze Reynaud Il colloquio tra il Presidente del Consiglio e il signor Reynaud è durato più di due ore. Il Ministro delle Finanze ha lasciato la Presidenza del Consiglio senza fare alcuna dichiarazione. Si è sempre al buio perciò sulla natura dei provvedimenti che sa' ranno presi. La Liberté tuttavia scrive stasera che questi comporterebbero le seguenti misure: aumento del lavoro settimanale; rln hovamento del materiale Indù striale; creazione di una tassa di credito immobiliare; un'autarchia imperiale destinata a migliorare la bilancia dei pagamenti; rivalutazione dello stock detto della Banca di Francia. Un sosia del R^e di Grecia pugnalato in io via di Londra Si voleva attentare a Re Giorgio? Londra, 5 novembre. Il Daily Mail informa che solo ieri si è appreso che uno sconosciuto ha tentato di assassinare 11 Re di Grecia, martedì sera, nella Bond Street. Un dottore, tale Sidney MacDonald, che, per sua disgrazia, è un sosia perfetto del Re di Grecia, si dirigeva verso casa quando, nella Bond Street, uno sconosciuto gli si avvicinò e, dopo aver pronunciato alcune parole in una lingua straniera, gli vibrò una pugnalata alla schiena, dandosi poi alla fuga. Il dottor MacDonald si trova ora all'ospedale. La circostanza della rassomiglianza della vittima col Re di Grecia e il fatto che l'aggressione è stata compiuta nelle vicinanze immediate dell'albergo dove alloggia il Sovrano, autorizzano a supporre che la vittima designata fosse il Re di Grecia e non il dottor MacDonald il quale ha dichiarato di non aver mal avuto nemici. I colloqui con Re Caro! del Principe Paolo di Jugoslavia Bucarest, 5 novembre. Il teste del comunicato pubblicato oggi alla fine dei colloqui tra Re Carol e 11 principe Reggente Paolo di Jugoslavia dichiara: « Durante il colloquio I due Capi di Stato hanno proceduto ad uno scambio di vedute. Da una parte e dall'altra è stata constatata la perfetta identità di vedute su tutte le questioni esaminate e che l'Intesa e la collaborazione tra 1 due Paesi è più stretta che mal ». Re Carol e il principe Paolo sono partiti in serata con un treno speciale per Brad, città della Transilvania a 50 chilometri dalla frontiera jugoslava. Domani seraII principe Paolo ripartirà per Belgrado e Re Carol rientrerà a Bucarest. I due capi di Stato proseguiranno domani gli scambi di vedute iniziati oggi a Bucarest. L'on. Riccardi a colloquiocol Governatore della Banca Nazionale di RomaniaBucarest, 5 novembre. Stamane l'on. Riccardi, capo della Missione industriale ed eco nomica italiana che sta visitando la Romania, accompagnato dal ministro d'Italia a Bucarest, è stato ricevuto dal Ministro della economia nazionale governatore della Banca nazionale di Romania Costantinescu col quale ha avuto un lungo colloquio sulla situazio ne degli scambi commerciali italo romeni. Nel pomeriggio la Missione italiana è partita per Brazi.ove ha visitato le raffinerie petrolifere del Crediti Minler e la residenza reale di Sinaia..