I rossi sloggiati da Huerta de la Reina di Riccardo Forte

I rossi sloggiati da Huerta de la Reina SUI. FRONTE HI MADRI!» I rossi sloggiati da Huerta de la Reina (dal nostro inviato) Burgos, 29 ottobre. Nei pressi di Aranjuez fra le verdi « huertas » bagnate dal Togo si erge sulla sponda del fiume un gruppo di piccole alture — piut tosto un'ampia e molteplice incre spatura del terreno — a cui si dà il nome di Colle della Regina, in spagnolo Huerta de la Reina. Su quei colli sono avvenuti i combattimenti che hanno animato d'improvviso negli scorsi giorni lo statico fronte di Madrid. Il settore è uno dei più tormentati dell'immenso, campo di battaglia di Spagna. I nazionali vi si trovano dal febbraio del 19S7 da quando, giunte da qualche mese le prime colonne di punta sotto i muri di Madrid, l'esercito di Franco era riuscito non senza sforzi a consolidare', ampliare, organizza re quell'occupazione che era stata dapprima l'effetto di un'audace manovra. Allora esso si era spinto fin sulle sponde del Tago e più in là ancora, su quelle dell'Jo rama. Qui i rossi resistettero ed impedirono di andare più oltre. Ma i repubblicani erano riusciti a conservare di qua dell'Jorama al sud di Madrid un piccolo nucleo di terreno isolato munito di solide fortificazioni. Questa loro testa di ponte al di qua del fiume è appunto il Colle della Regina. Le linee nazionali e rosse si,intrecciano in quel punto, dando luogo ad una linea aggrovigliata. Il terreno è propizio ai colpi di mano, alle piccole sorprese, al lavoro sotterraneo, a quella che si è chiamata la «guerra delle mine e dei mortai». Da un anno i militi rossi avevano fortificato ancor più: potentemente questa testa di ponte. Essi erano riusciti a edificare un sistema di casematte in cemento armato che potevano offrire loro un comodo rifugio in caso di ripiegamento e Quindi rendevano più facili e meno rischiose le incursioni progettate nel campo nazionale. Lo stato maggiore del generale Saliquet decise di compiere una rettifica di fronte, che stabilisse per i nazionali una linea più semplice e più vantaggiosa. L'azione eseguita verso la metà della settimana in corso si è compiuta con pieno successo ed ha fruttato la conquista di mia linea di posizioni molto bene fortificata che migliora lo schieramento nazionale. Ma l'attacco non ha avuto il carattere di un'offensiva sia pure locale. Si tratta di operazioni di dettaglio, di portata ridotta, che salvo imprevisti debbono ritenersi chiuse col successo ottenuto. Il numero dei prigionieri rossi è di poche decine. Fra i morti sono stati riconosciuti quattro commissari politici di battaglione repubblicano, caduti fra i soldati che avevano il compito di rincuorare; fatto, questo, che mette in luce l'accanimento col' quale i rossi hanno fronteggiato l'attacco nazionale; del resto l'esercito rosso ha contrattaccato a più riprese nei giorni scorsi senza conseguire nessun vantaggio; ieri il generale Miaja capo dell'esercito repubblicano del centro è andato personalmente sulle linee per rendersi conto della situazione. Poche parole possono dare una idea chiara del modo in cui si combatte su questo settore del fronte madrileno. Le linee sono discontinue; però, come abbiamo detto, si toccano molto da vicino; conseguenza naturale di ciò è che da .un lato e dall'altro si cerca di migliorare le posizioni sfruttan do il terreno neutro, i «svuoti » che si interpongono fra un caposaldo e l'altro, poiché tutto .il campo è battutissimo dalle due opposte artiglierie, e l'avanzare in zona scoperta è quasi impossibile. Sono le stesse pattuglie di sterratori e di fortificatori che cercano, prolungando le trincee, scavando nuovi budelli verso punti più avanzati, di prendere possesso di terreno nuovo. Avviene come per quegli esploratori che acquistavano territori alla madrepatria innalzali do la bandiera del proprio paese su isole e-su lembi di costa di cui si ignorava l'esistenza. Qui si va avanti con la pala e il piccone, anziché col fucile; le trincee si prolungano e si ramificano in direzione imprevista dal nemico e accade che questo si Uova un giorno circondato da camminamenti tracciati dall'avversario su colline fino allora sguernite e che si era convenuto tacitamente di escludere dalla battaglia. Allora esso si sente come tratto in inganno e rea gisce alla infiltrazione silenziosa con un'azione in piena regola. Riccardo Forte

Persone citate: Reina

Luoghi citati: Burgos, Madrid, Spagna, Togo