La sesta riunione

La sesta riunione La sesta riunione pe()e su||a | bauxite del Roma, 26 ottobre. Anche oggi, in attesa della sesta riunione della Commissione Suprema dell'Autarchia, che si è tenuta alle ore 16 al Ministero delle Corporazioni, una notevole folla si è raccolta lungo 1 marciapiedi di via V'ttorio Veneto per tributare al Duce una fervida dimostrazione. A'!e 16 un vivissimo applauso ha annunciato che la vettura del Capo del Governo giungeva da piazza Barberini, Infatti, pochi attimi dopo, l'automobile si è fermata dinanzi alla vasta scalea del Ministero delle Corporazioni, dove ad attendere il Ducè era il Ministro Segretario del Partito che Lo ha salutato romanamente. Come l'acclamazione della folla aumentava con entusiasmo crescente, Mussolini, disceso dalla vettura, si è soffermato sulla scalea e voltosi verso la moltitudine acclamante ha risposto con li saluto romano; quindi, entrato nella sede de! Ministero, ha fatto il Suo ingresso nella sala della riunione accolto dal vibrante saluto della assemblea. dscrblcitacfI giacimenti di bauxite Prima di riprendere la discussione sul programma dei combustibili nazionali, il Duce, riferendosi a quanto è già stato pubblicato sui giornali circa la coi munìcazione fattaCli dall'ing. utilizzazione della Gargano, invita il Ministro delle Finanze Thaon di Revel a comunicare alla Commissione dell'Autarchia le notizie desunte da un suo recente sopraluogo. Dalla breve precisa esposizione di S. E. Di Revel risulta la impoi-1 tanza di questi giacimenti, nel quali già 400 operai trovano occupazione. I lavori di preparazione [ e gli impianti in corso di esecuzione permetteranno, nei primi mesi j dell'anno prossimo, di mettere In esercizio la miniera, che, partendo j da circa 200 tonnellate giornalie-, re, aumenterà, successivamente la j propria produzione con il maggior ritmo possibile. Dovrà però essere adeguatamente potenziata l'attrezzatura del porto di Manfredonia. EznzismdlbvSzsisei ■Ii (. li Duce comunica di aver già [dato disposizioni al Ministro dei I. _„-_« B..kkiini io nnnn,«.. 'Lavori Pubblici per la opportu- na attrezzatura di quel porto. !Ripreso l'esame del piano di au-1tarchia dei carburanti nazionali, e jprecisamente del settore che si ri-(ferisce alle ligniti, il Duce dà la 1parola all'ing. lacobini. direttoredell'* Azienda nazionale idrogena-zione combustibili - A.N.I.C », ilquale Incomincia con il richiama-re l'attenzione della Commissione S'iprema sulla importanza vera-inente di primo piano che presen- tu per il Paese il problema dei carburanti. Il fabbisogno di combustibili va aumentando e il problema dell'au- tarchla in questo settore si im-pone. Si tratta di trovare la so-luzlone migliore. Tecnicamente il problema è già risolto secondo va- ri sistemi che egli esamina: oc- corre decidere quale sia il miglio-Nel complesso, sia che si consi-re dal punto dì vista economico. deri il bilancio termico di ciascuno dei sistemi, ovverosia il rendimento, sia che si consideri il costo degli impianti rispettivi, si deve concludere con il riconoscere preferibile il sistema della distil-| lazione a bassa temperatura. Il Duce, nel riassumere i termini del problema, dichiara che occorre utilizzare le nostre ligniti, di cui abbiamo una apprezzabile quantità. Il sistema della distillazione a bassa temperatura di cui ha parlato ring, lacobini è quello che dovrebbe assicurare la migliore soluzione economica del problema, e ohe dovrebbe garantire il migliore rendimento. L'on. Puppini fornisce ulteriori dettagli sulla questione della trasformazione delle nostre ligniti in combustibili liquidi e coke. Le ligniti Il Duce rileva e riassume i vari criteri secondo i quali il problema della idrogenazione delle ligniti può essere esaminato: accenna alle relatività dei prezzi internazionali e sottolinea i motivi specifici particolari di una autarchia che, nel settore dei combustibili liquidi, militano a favore della difesa nazionale. e . a l i e -1 l e [ i j n o j -, a j r Dopo alcune osservazioni di S. E. Guarneri, l'on. Tredici dà notizia della notevole consistenza dei nostri giacimenti carboniferi della zona di Bacu Abis, recentemente identificati, in base ai quali si può sperare con fiducia in un notevole miglioramento della nostra produzione carbonifera. Il Ministro Benni e S. E luzzo parlano brevemente sul p blema economico-valutario relativo alla utilizzazione delle ligniti. S. E. Giordani tratta dell'utilizzazione dei nostri carboni e delle nostre ligniti in luogo del coke di importazione, e precisa che la distillazione delle ligniti deve farsi in quelle zone, come in Sardegna e in Valdarno, povere di energia elettrica, in modo che il coke prodotto venga utilizzato sul posto in i centrali termoelettriche. Esamina poi la possibilità di utilizzare anche altri giacimenti di ligniti per la produzione di benzina e paraf■fina. Sullo stesso argomento il MiniIstro Lantini accenna ad alcuni i concetti economici che occorre tener presente nella impostazione e (nella risoluzione del problema. Dopo alcune osservazioni fatte dal Ministro Rossoni, il Duce, conclusione della esauriente veil sutodecoinvoqudmimri acasmpnpl'cdtdcamsszsldtdlzbnnti. ! tro. ClaBVdlilicemqbpa discussione, dà lettura di una mozione nella quale si conferma la necessità dell'immediato passaggio all'attuazione di impianti in prossimità di miniere toscane e catrame e semi-coke come sotto prodotto. - i della Sardegna per ricavarne ; . Il fabbisogno di energia!à [ i I Passando quindi a discutere il 'punto relativo agli olii albanesi, - u Duce da ,a paroia ai Ministro1! Benni che fa un'ampia relazioner1 ; ! '|-1 sulla produzione dei petroli albae j nesi e sull'attività svolta in que-(sto settore dall'-s Azienda italiana a 1 petroli albanesi ». e, „ 90tt0|inea l'importanza -1" " " ... .Jl. „„„ il! «' questa attività, che costituisce -; una forma concreta di collaboe j tazione economica con la amica1 a-, N_7innp aibanese n- N ei ! ce-Presidente della Corporazione a i dell'acqua, gas ed elettricità, on. 'u- ' Bono per riferire sul problemam-Ideila energia idraulica. Questi ri-o-1 leva che gli impianti in costru- il zione e di immediata attuazionea- da parte delle Aziende municipa- c- lizzate e delle aziende private o-1 elettro-commerciali, saranno in Il Duce dà ora la parola al vi- in 1940, i-1 una maggiore produzione di ener o. | grado di assicurare, per il unoee già rispetto al '36 di oltre 5 mi- liardi di chilovatora compresi i Kw. producibili in più dagli im- pianti di Larderello. Con questa massa di produzione si può prov- vedere ad assicurare largamente l fabbisogno di energia per i consumi autarchici e per l'incremento degli altri consumi. L'on. Bono mette, inoltre, in evidenza la necessità della sollecita costruzione della rete nazionale di interconnessione; ed esprime il voto che la Corporazione dell'acqua-gas-elettricità sia chiamata a dare il proprio parere sulle domande di concessioni per nuovi impianti idroelettrici. Il Ministro del Lavori Pubblici riferisce alcune notizie riflettenti' i progressi fatti in questo settore. Il senatore Bocciardo accenna all'incremento del consumo verificatosi in questo periodo e indica alcuni sistemi che egli ritiene assai opportuni per utilizzare al massimo i quantitativi di energia prodotti. Propone alla Commissione Suprema per l'Autarchia l'approvazione del seguente voto: « La Commissione Suprema per l'autarchia delibera: che, nelle concessioni relative alla costruzione di laghi artificiali al fini idroelettrici, venga tenuto conto, non solo della regolazione ottenibile nel bacino imbrifero cui i singoli laghi appartengono, ma anche della maggiore regolazione che gli stessi possono apportare a più vasti sistemi idroelettrici regionali e nazionali; che nella concessione -lei sussidi facoltativi, previsti dalla legge vigente, per fa costruzione di questi laghi artificiali, venga tenuto particolare conto della detta circostanza ». Sullo stesso problema prendono la parola S. E. Benni, l'on. Muzzarinl, il Ministro dei Lavori Pub-, blici, fa presente in qual modo siano tenute presenti nella concessione di impianti elettrici le necessi tà prospettate dal senatore Boe Ciardo e dall'on. Muzzarini.- Dopo alcune dichiarazioni dell'ing. Jacobinl, il quale si associa alla mozione presentata dal sen. Bocciardo, prende la parola S. E. Volpi, il. quale rileva come la produzione della energia idraulica sia la più tipica forma di autarchia italiana e come questo settore dell'attività industriale abbia dato imponenti realizzazioni. Sono circa venti miliardi di lire investite, e che hanno dato grandi economie di valute, in specie per l'acquisto di combustibili. Come ha detto il Ministro dei Lavori Pubblici, i nuovi impianti idroelettrici per l'autarchia si stanno eseguendo in anticipo sui tempi segnati dai piani preventivi e hanno dimostrato, per il loro finanziamento, come gli Istituti esistenti, uniti ai mezzi delle singole aziende, siano sufficienti. I progressi nell'edilizia Si passa quindi ad esaminare la attuazione dei piani autarchici per quanto riguarda i servizi. L'on. Morelli riferisce sui progressi realizzati quest' anno nel campò delle costruzioni edili, sof i fermandosi a parlare della elimi ; na2ione 0 aln^no della riduzione della quota di importazione relativa all'impiego dei quattro materiali fondamentali, cioè ferro, ce!menti, laterizi e legnami. Egli ri corda in particolare, a questo pro posito, la emanazione del prowe dimento legislativo del novembre 11937 che prescrive l'obbligatorieerà della muratura ordinaria per 1 abitazioni fino a un determinato ; numero di piani; adotta nuove norme di calcolo degli edifici con la intelaiatura in cemento armato; eleva i carichi di sicurezza del ferro omogeneo e rivede la classifi! ca delle località sismiche. Accenna poi al risparmio di carbone 'estero nell'industria del cemento, | risparmio ottenuto con l'adozione dei forni rotativi che consumano carbone dell'Arsa e nell'industria a a1 e dei laterizi, dove l'impiego del . ' combustibile nazionale in sostitua1 zione di quello estero è aumenta-ito nel '37 da 127 mila tonnellate - j a 200 mila. e1 in merito all'impiego del ferro - nelle costruzioni edili, ring. Rocca e osserva che, a piano autarchico n attuato, e cioè nel 1941, il ferro n , sarà un propone prodotto nazionale. Egli la costituzione di una - Commissione intercorporativa che i stabilisca periodicamente gli indi- ci autarchici dei singoli prodotti a | per concordare fra le categorie in« -[teressate il loro imoiego più ulì-

Luoghi citati: Manfredonia, Sardegna