Alte parole del Duce

Alte parole del Duce Alte parole del Duce ai trecento ufficiali reduci dalla Spagna | reduci sono | commilitoni di Roma, 26 ottobre. I trecento ufficiali appartenenti alle Divisioni « 23 . Marzo » e « Littorio » sono giunti a Roma stamane, con i generali Berti, Bergonzoli, Francisci e Marini. I stati ricevuti dai tutte le armi del Igjgm^W«lt aleggiati con u più coiaiaie carne ratlsmo- p,.^ poato m ^ serie jdi torpedoni| aono discesi lungo la via Nazionale tra le acclamazioni della folla ammirata e commossa, mentre essi cantavano in coro gli inni della Rivoluzione, ed hanno tosto raggiunto Piazza Venezia. Qui i trecento reduci hanno la sciato gli autoveicoli e, inquadratisi, sono' saliti all'altare della Patria per rendere omaggio alla tomba del Milite Ignoto. Quindi si sono portati sul Campidoglio per onorare l'Ara dei Caduti fascisti. Tornati in Piazza Venezia in perfetto ordine, essi sono entrati dal portone di via del Plebiscito e nel Palazzo Venezia, per essere ricévuti dal Duce. I trecento ufficiali sono stati presentati dal generale Berti, comandante del Corpo Truppe Volontarie Italiane in Spagna, al Duce, che ha tenuto nella Sala Regia un Gran Rapporto. II Duce ha esaltato lo spirito di sacrificio e l'entusiasmo di cui nanna dato prova, in tanti vittoriosi combattimenti, i legionari italiani andati in Spagna a difendere, insieme con la causa di Francò, quella della civiltà europea. Erano presenti il generale Padani, il generale Valle, l'ammiraglio Cavagnari e il generale Russo. Dopo l'udienza i trecento ufficiali hanno partecipato ad una colazione offerta loro nella sede del Circolo delle Forze Armate al Palazzo Barberini, mentre attorno ad essi si stringeva in cordiale cameratismo una folla di ufficiali dell'Esercito e della Milizia. Un gruppo di ufficiali dopo II. Gran Rapporto (Telèfolo)i

Persone citate: Barberini, Cavagnari, Duce, Russo

Luoghi citati: Roma, Spagna, Venezia