La prefazione del Duce al " Fronte Sud „ di Graziani

La prefazione del Duce al " Fronte Sud „ di Graziani La prefazione del Duce al " Fronte Sud „ di Graziani « Con capi e soldati quali sono quelli del XVI anno dell'Era fascista, l'Italia può guardare con assoluta certezza all'avvenire del suo Impero » Vedrà la luce in questi giorni, per i tipi di Mondadori, il volume Il Fronte Sud del Maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani. Per questo libro, che è attesissimo in Italia e all'estero, il Duce ha dettato la seguente prefazione.. Questo libro del Maresciallo d'Italia Graziani, al quale mi è grato di porgere, colla mia prefazione, una attestazione di simpatia, porta sul piano della storia — documentato e organico — quelle vicende della guerra etiopica sul fronte Sud che furono seguite nella primavera del '36 con interesse appassionato da tutti gli Italiani e che, a ripensarle, assumono quasi un aspetto di irrealtà. Una guerra a 8000 Km. dalia Madrepatria che imponeva una preparazione logistica sovrumana; spazi immensi da superare; importuoaità della costa; strade appena tracciate, salvo la Mogadiscio-Bender Cassim; difficili condizioni di vita, specie per le truppe metropolitane; incertezza — in un primo tempo ■7— circa il rendimento bellico delle grandi masse di somali che bisognava arruolare. Questa, in una scheletrica sintesi, la situazione che il Maresciallo Graziani doveva affrontare, dal giorno in cui lo nominai Governatore della Somalia e gli fissai — come egli ricorda — sin dal primo colloquio gli obbiettivi da raggiungere. Che il fronte principale e decisivo della guerra fosse quello Nord era da tutti ammesso per ragioni che è inutile esporre: dopo la preparazione logistica effettuata con un vigore più che giovanile dal Maresciallo De Bono, superando ostacoli non certo minori di quelli esistenti nel fronte Sud; dopo le prime vittoriose avanzate nel Tigrai sino a Makallc, era sul fronte Nord e non per ragioni sentimentali, ma per ragioni strategiche, che bisognava infliggere la disfatta suprema alle armate del Negus: il che avvenne- grazie al valore e alla resistenza dei soldati e grazie all'ampiezza di visioni, alla oculata preparazione, alla genialità dei piani e alla rapidità di esecuzione che caratterizzarono l'opera del Maresciallo Badoglio. La marcia da Dessie ad Addis Abeba è già nella leggenda, fi fronte Sud per quanto meno importante di quello Nord ha dato un fortissimo contributo alla vittoria comune. Il Maresciallo Graziani ha sconfitto due delle armate del Negus: quella di Ras Desta al Sud e quella molto bène organizzata di Nasibù verso Harar. E' la strategia delle distanze quasi astronomiche, è la strategia del deserto nella quale eccelle il Gru siimi, anche se il deserto sia punteggiato dalla insidiosa boscaglia somala, è questa strate già che ha dato alle operazioni del fronte Sud un ritmo molto più veloce di quanto non fosse stato previsto nei primitivi piani. Anche il libro di Graziani, come già quelli del MarescialloBadoglio e del Maresciallo De Bono, non è destinato soltanto a quello che si potrebbe chiamare il pubblico dei professionali, ma a tutto il pubblico, nel senso popolare della parola. Il libro — come gli altri che lo hanno preceduto — dimostra che non esiste l'impossibile per gli Italiani, quando siano be-n comandati e sospinti da un grande ideale. ■ Attraverso queste pagine deh la nostra storia più recente e gloriosa si può tranquillamente — senza superbiose retoriche — giungere alla seguente conclusione: con capi e soldati quali sono quelli del XVI anno della Era fascista, l'Italia può guardare con assoluta certezza all'avvenire del suo Impero. MUSSOLINI Roma, 4 settembre Anno XVI Era Fascista.

Luoghi citati: Addis Abeba, Italia, Mogadiscio, Roma, Somalia