II Gran Consiglio

II Gran Consiglio II Gran Consiglio Il Duce illustra la situazione politica intorna L'efficienza del Partito nella relazione di S. E. Starace -- La riforma della scuola media ■Riportiamo il resoconto della seanta del Gran Consiglio del Fascismo che non è entrato, per ragioni di orario, nella nostra prima edizione di ieri. Il Gran Consiglio del Fascismo, Sotto la presidenza del Duce, ha enuto la quarta riunione della sessione di ottobre dell'anno XVI dell'Era Fascista 11 18 ottobre, alle ore 22, nel Palazzo Venezia, presenti: Balbo, De Bono, De Vecchi, Federzoni, Ciano Costanzo, Ciano Galeazzo, Solmi, Di Revel, Bottai, Rossoni, Lantlni, Alfieri, Buffarini, Volpi, Farinacci, Tringall, Marinelli, Grandi, Acerbo, Russo, De Stefani, Muzzarini, Cianetti, Angelini. Segretario il Segretario del Partito. All'inizio dei lavori, De Vecchi dichiara, che se fosse stato presente nella riunione del Gran Consiglio del Fascismo del 6 ottobre XVI, alla quale non partecipò per doveri del proprio servizio, avrebbe pienamente aderito alle decisioni prese nei confronti del problema della razza. Il Segretario del Partito Nazionale Fascista ha svolto la relazione sull'attività del Partito e delle organizzazioni dipendenti. Il Duce, commentando i punti salienti delia relazione, ha rilevato la complessa attività svolta dal Partito e l'efficienza raggiunta in tutti i settori; ha quindi illustrato la situazione politica interna del Paese. Il Gran Consiglio ha approvato il seguente ordine del giorno: «72 Gran Consiglio del Fascismo, udita la relazione del Segretario del Partito, rileva con soddisfazione che, per il grado di efficienza raggiunto in tutti i settori della sua incessante attività, specie in virtù della sua struttura capillare, il Partito Nazionale Fascista assolve sempre più compiutapiente la sua funzione di strumento rivoluzionario per la immissione e la partecipazione consapevole del popolo nella vita dello Stato. Il Gran Consiglio del Fascis7>io prende atto delle dichiarazioni del Segretario del Partito sulla Gioventù Italiana del Littorio che si avvia ad inquadrare totalitariamente le nuove generazioni e gli dà mandato di raggiungere nel più breve tempo questo oòieitiuo, affinchè tutta la gioventù trovi nella G.I.L. il clima e le condizioni necessarie per una educazione morale, politica e guerriera quale t richiesta dallo spirito della Rivoluzione delle Camicie Nere e dalla missione storica del rinnovato Impero di Roma. Il Gran Consiglio del Fascismo constata, infine, che il Partito ha largamente attinto dalle fila dei Gruppi Fascisti Universitari per alimentare i quadri delle organizzazioni del Regime, assolvendo co si quello che è uno dei suoi compiti fondamentali: la preparazione dei nuovi dirigenti della Nazione. « Oggi, al centro e alla periferia, una numerosa schiera di giovani, educati nel clima del Partito, divide con gli anziani, in perfetta comunanza di volontà e di intendimenti, l'onore e la responsabilità del comando. « Questi giovani, ai quali il Gran Consiglio del Fascismo rivolge il suo saluto, hanno dato la prova di essere degni, per maturità e per fede, del privilegio che è stato loro concesso e che essi hanno inteso sopratutto come un impegno a perpetuare lo spirito della Rivoluzione, in modo che solida e perfetta risulti la saldatura fra il Fascismo della vigilia e le nuove generazioni del Littorio ». Il Gran Consiglio del Fascismo, in seguito a comunicazione del Ministro dell'Educazione nazionale, ha inoltre approvato la seguente mozione : « Il Gran Consiglio del Fascismo, udite le dichiarazioni del Ministro Bottai intorno alla situazione degli studi medi di ogni ordine e grado, approva il suo proposito di predisporne una riforma corrispondente alle nuove esigenze culturali, sociali ed economicne della vita nazionale nel regime dei Fa¬ fvrggeSsocsvirrfdtucCldcdsntfcmtpapzzdgtaenPdtclssci e delle Corporazioni; e lo inca-rina di presentare in una prossima sessione i concreti propositi per un nuovo ordinamento della scuola media, da attuarsi a cominciare dall'anno scolastico 1939-JiO ». Alla discussione sui varii argomenti, riassunta di volta in volta dal Duce, hanno partecipato Bottai. Farinacci, De Vecchi, TrlngaU, Solmi, Federzoni, Volpi. Il Gran Consiglio del Fascismo, Infine, ha disposto a modificazione dell'art. 17 dello statuto del P.N.F., che facciano parte del Consiglio Nazionale del P.N.F. anche 11 Segretario, il vice-Segretario e due ispettori del Fasci italiani all'estero. La riunione ha avuto termine alle ore 1,15. Il Gran Consiglio del Fascismo si riunirà nuovamente alle ore 22 del 25 ottobre XVI, Era Fascista.

Luoghi citati: Roma, Venezia