IL PIANO AUTARCHICO per l'industria siderurgica

IL PIANO AUTARCHICO per l'industria siderurgica IL PIANO AUTARCHICO per l'industria siderurgica i , a o ; Roma, 17 ottobre. Oggi ha avuto luogo la Quarta Riunione della Commissione Suprema dell'Autarchia, presieduta dal Duce. Alle ore 16 il Duce ha aperto la seduta delineando i problemi da trattare nella riunione odierna, riguardanti le materie prime ed i prodotti minerali. Metalli e carburanti Ha Invitato quindi il Ministro Lantini a dare lettura del seguente telegramma dell'on. Donegani, assente giustificato, in merito ai progressi raggiunti nelle varie produzioni interessanti l'autarchia: « Eccellenza Benito Mussolini, Presidente Commissione Suprema Autarchia, Roma., — Le conseguenze di un infortunio ■automobilistico mi impediscono ancora assistere agli attuali lavori della Commissione Suprema dell'Autor chia durante i quali contavo di riferire circa i problemi su cui ave vo ricevuto i Vostri ordini e riguardanti particolarmente il piombo, lo zinco, l'alluminio. Mi permetto di informare V. E. che la produzione del piombo segue il programma prescritto con un sensibile anticipo. La produzione dello zinco è già portata a una misura largamente superiore del fabbisogno nazionale. La produzione dell'alluminio, il cui sviluppo richiedeva la soluzione di importanti problemi finanziari e tecnici, risponde già alle attuali necessità di consumo e le realizzazioni in corso daranno sin dal prossimo anno una produzione superiore a quella richiesta, con un anticipo sul prò gramma. Mi permetto di aggiun gere che, nel campo chimico, lo studio dei problemi della idrogenazione da parte della tecnica italiana per i programmi autarchici Anic citi presiede l'assidua e competente opera del Ministro Benni, ha già raggiunto risultati di decisiva importanza. La nostra tecni co ha ottenuto particolare riconoscimento dalla stessa primaria tecnica mondiale ed è stata applicata ai nuovi impianti di benzina sintetica. Nel campo minerario era mio vivo desiderio di riferire dettagliate notizie sul lavoro compiuto nelle regioni dell'Impero africano secondo gli ordini da V. E. impartiti alla Compagnia mineraria etiopica « Cornino », che riunisce tritati gruppi nazionali interessati. Mi permetto di segnalare che, con tecnici esclusivamente italiani, sono sinora state compiute ricerche per uno sviluppo totale di SO mila Kmq. di territorio, in zone per gran parte precedentemente mai esplorate, superando difficoltà di ogni genere. I lavori svolti danno,ragionevole affidamento di serie possibilità di produzione dello stagno. In altre regioni di vasta estensione si jsono rilevate basi per interessanti ricerche di oro e di rame. Sento il vivere di segnalare a Vostra Eccellenza l'entusiasmo con cui tutti i nostri dirigenti, impiegati e maestranze hanno collaborato a realizzare i programmi da Voi segnati e anche a loro nome Vi assicuro che l'opera nostra sarà proseguita e intensificata con ardente passione e fede, pel raggiungimento delle ulteriori mète che vorrete ordinarci. — Guido Donegani ». Si passa, quindi, all'esame delle varie voci della produzione mineraria. Le ricerche in corso Il vice-presidente della Corporazione delle Industrie estrattive, on. Penna varia, ricorda gli incrementi di produzione del rame-metallo, conseguiti in quest'ultimo periodo. Tali incrementi hanno consentito di ridurre l'importazione di questo minerale, attuando in tal modo le previsioni del piano autarchico. Il generale Dall'Olio riferisce sui dati della produzione del rame, dal 1926 al 1937, accennando al fabbisogno di esso nella situazione attuale e mettendo in rilievo che alla testa del movimento di riduzione del consumo di questo minerale stanno le Amministrazioni dello Stato che fanno capo per le assegnazioni al Cogefag. Esse hanno realizzato o stanno per rea¬ llgnralrlpngbltulc I e i e e o i e e i e e ¬ lizzare la sostituzione del rame con l'alluminio e con lo zinco, raggiungendo in diversi settori riduzioni nell'applicazione del rame che raggiungono il 75 per cento. L'on. Tredici, presidente delle aziende minerali metallici, sottolinea gli sforzi fatti per estendere le ricerche minerarie, particolarmente per quanto riguarda la produzione del rame sopratutto nelle zone piemontesi, sarde, liguri e toscane. In vista del fabbisogno nazionale di rame e dell'attuale insufficienza dei quantitativi finora raggiunti, auspica un coordinamento più stretto delle attività esercitantisi in questo campo. , i Il ministro Benrtt fornisce alcuni elementi circa il funzionamento del Monopolio metalli per il rifornimento e la distribuzione del rame e dello stagno. L'on. Pennavaria, per quanto riguarda la grafite, l'amianto, la magnesite e il caolino, fa presente >,he in questi settori* il piano è principalmente qualitativo e non quantitativo.' Fa altresì presente che negli impianti di Cagliari che trattano i caolini di Furtei e quelli di Gattinara, si è riusciti ad eliminare le ynpurità ottenute nella materia grezza a mezzo di opportuno trattamento. L'on. Tredici mette in rilievo chi la produzione del minerale di antimonio, nel 1937, S2gna notevoli progressi in confronto degli anni precedenti. Lo stesso dicasi della produzione nazionale di metano. . • Su domanda del Duce assicura che con alcuni impianti attuai mente in preparazione, il fabbisogno normale potrà essere coperto. L'on. Pennavaria e l'on. Tredici riferiscono sulla produzione del nichelio e cobalto. Da tali comunicazioni risulta che quando gli studi di separazione per via me tallurgica di detti metalli saranno definiti, si potrà realizzare la produzione prevista. L'on. Pennavaria passa, poi, ad illustrare la produzione del piombo e dello zinco in rapporto alle previsioni del piano autarchico. ■Il Duce riassume la discussione, fissando i capisaldi sui quali deve Imperniarsi la produzione mineraria e metallurgica del piombo e dello zinco. Visco comunica notizie sugli studi per la produzione di zinco iperpuro per la sostituzione del rame e dello stagno negli oggetti da cucina. Pennavaria tratta dei problemi della produzione del mercurio e delle piriti e riferisce altresì sul problema della produzione dello zolfo. Il Duce precisa, a questo punto, ohe per lo zolfo non c'è un problema d'autarchia, esiste ben. si quello di un assestamento Industriale delle miniere e di miglioramento delle condizioni sociali degli operai. Le conclusioni pratiche cui verrà la Corporazione saranno sollecitamente esaminate dagli organi del Governo per la loro possibile attuazione. Marmi e pietre Si inizia, adesso, l'esame della situazione produttiva italiana dei marmi,» pietre e graniti, sui cui parlano l'on. Pennavaria e il ministro Benni. Il Duce si sofferma ad illustrare il problema dell'impiego dei marmi di Carrara ed annuncia, indipendentemente da ciò, che il Governo, in attesa che l'indù* strìa del marmo riprenda sui mercati di esportazione la primitiva vantaggiosa posizione, ha deciso di creare nella provincia di Carrara una zona industriale, favorendo il sorgere di molte in. dustrie che daranno, in breve, lavoro a parecchie migliaia di operai. Il problema economico e sociale di quella plaga sarà cosi pienamente risolto. L'on. Fani, dipoi, su invito del Duce, illustra la situazione delle sabbie silicee necessarie alla produzione del vetro e dichiara che le importazioni di sabbie estere sono diminuite. A questo punto, il Duce, ria* prendo brevemente la discussione sulla produzione cerealicola, comunica all'assemblea i recentissimi dati della produzione del gz grano tenero e del grano duro nelle provinole della Libia, inviatigli dal Maresciallo Balbo. Da essi si desume il promettente sviluppo dell'agricoltura libica. Ferro e manganese L'on. Pennavaria compie ora la esposizione analitica della situazione attuale relativa alla produzione di minerale di ferro. Richiamate le indicazioni del piano autarchico egli passa a dare le cifre della capacità di produzione e della produzione attuale dei giacimenti dell'Isola d'Elba, del bacino di Cogne, delle .miniere della Nurra, dell'Ogliastra. Indica anche le possibilità esistenti per l'utilizzazione delle sabbie ferrifere di alcune località del Litorale Laziale. Il ministro Lantini comunica alcuni ulteriori dati indicanti il progresso delia-produzione di minerali di ferro e il.Duce ne commenta il significato, indicando le direttive presenti e future del piano autarchico per la siderurgia. Sulla produzione di manganese e del bromo, tungsteno, molibdeno, e sopratutto sull'incremento continuo e crescente della produzione di manganese, riferiscono Pennavaria e Tredici. il Duce illustra all'assemblea il cammino fatto nella produzione del manganese. Raffrontando le cifre di appena quattro anni fa con quelle odierne, si vede che esse rappresentano una produzione quadruplicata. Iniziata la discussione sul ferro e sull'acciaio, il Duce dà la parola al generale Manni, il quale riassume i principi fondamentali cui è stato informato il piano per l'autarchia siderurgica, e precisa quali sono state le Iniziative industriali attraverso le quali il piano stesso può dirsi sicuramente avviato al raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Il Duce, a questo punto, fa alcune precisazioni sul fabbisogno nazionale di acciaio oltre il 1940. De Ambris, ricordata la impostazione del piano, si sofferma su alcuni punti che a suo parere sono essenziali. In primo luogo pone il quesito come la nostra industria

Luoghi citati: Cagliari, Carrara, Cogne, Furtei, Gattinara, Libia, Ogliastra, Roma