Czaky e Daranyi riferiscono a Budapest

Czaky e Daranyi riferiscono a Budapest Czaky e Daranyi riferiscono a Budapest sui colloqui di Roma e di Berlino Budapest, 15 ottobre. L'ex-Presidente del Consiglio Daranyi è rientrato da Monaco di Baviera e si è recato dal Capo del Governo Imredy per riferire sui colloqui avuti col Fuhrer e col Ministro degli Esteri tedesco Von Ribbentrop. In seguito, tutti e due, Imredy e Daranyi, sono stati ricevuti dal. Reggente Horthy, con il quale si sono intrattenuti a lungo sugli aspetti dell'attuale situazione. Anche il conte Czaky è arrivato nel pomeriggio di oggi da Roma ed ha subito messo al corrente dei suoi colloqui romani 11 Ministro degU Esteri De Kanya, insieme con il .quale si è poi recato dal Presidente del Consiglio Imredy per informarlo sull'esito del suo viaggio a Roma. Commentando qutsto viaggio, il Pester Lloyd scrive che la nazione ungherese può attendere con fiducia 1 risultati delle conversazioni romane del conte Czaky. Lo stesso giornale, dopo aver notati che 1 viaggi di Daranyi e di Czaky corrispondono alla politica dell'amicizia ungherese, pone in rilievo la rapidità con la quale il Governo di Budapest ha preso contatto con i Capi dei Governi amici ed esprime il parere che l'identità di vedute favorevoli per l'Ungheria esistente a Roma e a Berlino dovrebbe essere prossimamente espressa gotto forma di un comune passo diplomatico italo-tedesco a Praga. L'ordine della mobilitazione di due delle cinque classi richiamate «otto le armi, notificato al pubbli- co con affissione di manifesti, è stato accolto pon la massima calma in tutto il poese. Gli ambienti politici sottolineano che l'Ungheria non minaccia nessuno, ma che le inaudite provocazioni ceke' hanno reso necessarie queste elementari misure di sicurezza. Il richiamo delle altre tre classi, che non sono state ancora precisate, avverrà successivamente, secondo lo sviluppo della situazione politica. Vengono attesi, generalmente, passi imminenti che valgano a condurre al più presto Praga sulla via del realismo politico. Continuano in tutto il paese dimostrazioni popolari per chiedere ia restituzione dell'Ungheria superiore. Intanto il Governo ha preso due provvedimenti per assicurare la continuità della produzione agricola e per garantire le condizioni degli agricoltori. Col primo è stato ordinato il servizio agricolo obbligatorio, secondo il quale tutte le forze del lavoro che sono in eccedenza in altri rami dell'economia devono essere adibite all'agri¬ coltura; col secondo è stato disposto che gli agricoltori richiamati sotto le armi continuito a conservare gli impieghi nelle varie aziende ed inoltre che le loro famiglie godano di sussidi e. di assistenze di diversa natura. L'appello con il quale la consorte del Reggente Horthy e la consorte del Presidente del Consiglio Imredy hanno invitato la Nazione ungherese a soccorrere i fratelli bisognósi dell'Ungheria superiore, ancora sofferenti sotto l'oppressione ceka, ha suscitato una vasta eco ed ha incontrato una fervida accoglienza. In poche ore è già stato devoluto da imprese varie e da persone singole quasi mezzo milione di pengS, cioè oltre tre milioni di lire, a questa patriottica opera di assistenza. ♦ I giornali riferiscono che la nuova ondata del terrore ceko nell'Ungheria superiore supera^ per crudeltà e ferocia tutte quelle precedenti. Tutte le prigioni rigurgitano di prigionieri di nazionalità ungherese, tra cui numerose donne, il cui unico delitto è stato quel¬ lo di portare una coccarda tricolore. Quelli che, mentre stanno per tentare la fuga in Ungheria, sono scoperti dal gendarmi, vengono fucilati sul posto. Nell'editoriale di questa sera il Pester Lloyd, dopo aver riportato le notizie sulla rivolta che sta divampando contro i soldati e funzionari cekl nella Rutenia, ove sono fatti saltare 1 ponti, vengono divelte le rotaie delle strade ferrate, avvengono cruenti scontri tra formazioni di volontari e la gendarmeria ceka, e dopo avere ricordato tutti gli episodi nei quali Praga ha ingannato e tradito le speranze e le aspirazioni del ruteni, proclama ancora una volta che le esigenze ungheresi sono le seguenti: 1. Immediata restituzione all'Ungheria dei territori magiari di Beregzas-Munkacs-Ungvar. 2. Applicazione del diritto di autodecisione al ruteni, non già mediante astuzie di legulei o nomine dall'alto, ma attraverso un plebiscito popolare. (Stefani). va Germania, un vero ritratto di Hitler e di Mussolini, ma soltanto le loro caricature. Nostro primo compito è quello di comprendere esattamente i nostri vicini, dai quali siamo stati sempre divisi, specie in questi ultimi anni, da una vera muraglia cinese. Noi dobbiamo comprendere che cosa sono e che cosa vogliono questi Capi di grandi e potenti Nazioni, colle quali siamo a contatto e dalle quali dipendiamo. Se 11 comprenderemo potremo ottenere da essi reciprocamente migliore comprensione delle nostre nazioni ceka, slovacca e carpato-russa, che vogliono vivere ed essere indipendenti nella loro patria, dentro le loro frontiere naturali. Non trattasi di concludere grandi affari, non trattasi di creare grandi strutture o di passare ad altra fede: trattasi di armonizzare le proprie necessità alle necessità di coloro col quali dobbiamo vivere a contatto per ragioni geografiche e storiche. I tedeschi e 1 ceki devono collaborare altrimenti si danneggiano a vicenda. I tedeschi hanno certamente interesse ad accordarsi coi ceki di cui hanno ora ammirato tante buone qualità, espllcatesl nel servire alla pace Adolfo Hitler conosce troppo bene il significato della parola pace e ha l'abitudine di chiamare le cose col loro nome: la guerra si chiama guerra, la pace si chiama pace. La pace di Versaglla ha provocato tutta questa catastrofe, appunto perchè ha confuso il significato di queste parole. Neutralità armata « Noi dobbiamo ora convincere gli altri che la nostra parola sarà chiara e sicura. Chi vuole la nostra amicizia potrà averla e contare su di essa. Il prezzo di questa nustra amicizia è altrettanto preciso e netto : libertà e unità per la nostra nazione, parimenti che per ogni altra nazione. Se il nuovo Stato cekoslovacco sarà garantito dalle grandi Potenze, come è stato promesso a Monaco, la posizione internazionale della Cekoslovacchia acquisterà una forma definita e una stabilità giuridica a condizione però di una neutralità assoluta con questa riserva: come alla Svizzera e al "Belgio sarà permesso alla Cekoslovacchia di difendere col proprio esercito la propria indipendenza statale contro ogni eventuale aggressione. La futura situazione politica della Cekoslovacchia nel campo internazionale potrà essere basata sulla neutralità armata. Colla struttura federale all'interno e con una posizione di neutralità rispetto all'esterno, si potranno aprire nuovi orizzonti per lo Stato cekoslovacco. Inauguriamo un nuovo capitolo della storia cekoslovacca. Il regime che va dal 1918 al 1938 è

Persone citate: Adolfo Hitler, De Kanya, Hitler, Horthy, Mussolini, Von Ribbentrop