L'attenzione di Londra rivolta ai due poli dell'Asse di Leo Rea

L'attenzione di Londra rivolta ai due poli dell'Asse L'attenzione di Londra rivolta ai due poli dell'Asse Gli "ex,, si danno da fare per aprire una breccia nel Gabinetto Chamberlain Londra, 17 ottobre. ■ La morte di lord Stanley, ministro dei Domini, avvenuta nella mattina di domenica ha contribuito a mettere a fuoco l'attenzione dei circoli londinesi sui fatti e sui progetti riferentisi alla politica interna piuttosto che a quella estera. Chamberlain, atteso a Londra per domani, avrà ora due posti da assegnare, l'Ammiragliato e i Domini: ne approfitterà il Primo Ministro per fare un rimpasto piuttosto largo del suo Governo? I profeti si sbizzarriscono in previsioni: sono esercitazioni queste che non fanno male a nessuno, eccettuati i due o tre disillusi e i pochi o molti loro amici e clienti. Patte le dovute somme, tarate le varie ipotesi, si può ritenere che Chamberlain, piuttosto che chiamare dentro dei nuovi uomini di governo (sarebbe meglio dire dei « vecchi » perchè, come si comprende, si tratta dei due «ex» che battono alla porta) preferirà fare delle promozioni, affidare Cioè i due posti disponibili che importano la partecipazione ai consigli di gabinetto a dei sottosegretari — e a questo proposito notiamo che già sabato si faceva il nome di Colville sottosegretario al tesoro come candidato al posto lasciato vuoto da Duff Cooper. Questo non vuol dire che non vi siano altri rimaneggiamenti intèrni, che cioè qualche membro del gabinetto non lasci il dicastero finora retto per assumerne uno nuovo. L'offensiva dei disillusi Abbiamo parlato degli « ex >; c'è una campagna di stampa per dimostrare l'insufficienza dell'organizzazione del paese in caso, come dicono qui, di emergenza e per quanto non si faccia il nome, si sa che in certi ambienti non dispiacerebbe vedere Churchill a capo di un dicastero che potrebbe chiamarsi degli approvvigionamenti o del « servizio nazionale >, due parole usate invece di una sola — coscrizione — per non urtare le suscettibilità tradizionali. Da avvertire però che condidato a questo possibile ministero di nuova costituzione è anche il signor Anderson. Naturalmente si parla anche dell'ex-ministro degli esteri h quale continua a tenere quasi quotidianamente del discorsi evitando con ogni cura di parlar male di Chamberlain — l'uomo che ha le chiavi dei portoni ministeriali — e sostenendo che l'unione nazionale (cioè un posticino per sè) è il tonico di cui ha bisogno l'impero britannico. C'è però chi si è accorto dell'utilitario e, secondo ogni ragione, temporaneo atteggiamento di Eden e non mancano quelli che lo attaccano in pieno e chiedono che il partito conservatore prenda sanzioni contro di lui e i suoi tirapiedi Cranborne e Duff Cooper. Questo lavorio di preparazione In previsione del rimpasto è cosa che riguarda prima di tutto gli inglesi, e poiché ne scrivono loro a noi non resta che la poca fatica di tradurre. «La grande notizia della settimana — scrive l'Express nella colonna del suo collaboratore parlamentare, — è data dall'offensiva contro quel conservatori che hanno fatto o fanno dell'opposizione a Chamberlain e al suo piano di distensione europea. L'offensiva è condotta nei collegi elettorali dei prevenuti, e dalla natura di essa e dai suoi sviluppi é chiaro che è un'azione organizzata e voluta dalla direzione del partito conservatore. Duff Cooper ha trovato necessario dare delle spiegazioni ai suol elettori di Westminster; è stato condannato con la condizionale. Giù nel Dorset meridionale lord Cranborne sembra recedere dalla politica di opposizione fatta al Primo Ministro e in questo è perfettamente d'accordo col suo ex-principale Eden, il quale ha tenuto un discorso che non contrasta affatto con le direttive del governo. Tuttavia si sta preparando un movimento contro Eden nel suo stesso collegio, quello di Leamington. Questo è il fatto nuovo. I capi conservatori non avrebbero osato assalire Eden poco tempo addietro: il cambiamento di situazione non è dovuto tanto a un aumento della forza del partito conservatore quanto a'ia diminuzione della posizione e del prestigio di Eden ». La situazione estera Nel settore della politica estera nulla di nuovo da aggiungere a quanto abbiamo scritto sabato notte. La più viva attenzione è concentrata sulle due capitali dell'asse. Il rinvio della visita de! Duce a Torino, in considerazione della situazione Internazionale, non ancora completamente chiarita, è attribuito — secondo il corrispondente romano del Daily Telegraph — al fatto che la sua presenza a Rorra è necessaria nel caso che la diverg?nza fra Ungheria e Cekoslovacchia debba essere sistemata attraverso una conferenza del Capi delle quattro Potenze occidentali. Quanto alle conversazioni ltalo-britannlch'e lo stesso giornalista scrive che esse verranno con ogni probabilità riprese questa settimana ed aggiunge che anche per questa ragione si ritiene che 11 Duce intenda fermarsi a Roma. Con questo il giornalista vuol dire che durante questa settimana si avrà o ci si avvicinerà definitivamente, alla conclusione di negoziazioni condotte dal Conte Ciano? Non ci sentiamo di ri spondere. Sta di fatto che mercoledì si riunirà il Consiglio i Gabinetto nel corso del quale s: dovrà proseguire gli studi "e presumibilmente decidere se è necessario, o se tempestivo, preparare una linea per discuterne in Parlamento. Leo Rea

Luoghi citati: Cekoslovacchia, Londra, Roma, Torino, Ungheria