Vaghe aspirazioni francesi a un accordo mediterraneo di Concetto Pettinato

Vaghe aspirazioni francesi a un accordo mediterraneo IL RITIRO DEI VOLONTARI DALLA SPAGNA Vaghe aspirazioni francesi a un accordo mediterraneo La buona volontà di Bonnet messa a prova dai continui ricatti degli elementi estremisti Parigi, 10 ottobre. La nota dell'/n/ormastone Diplomatica sul richiamo dalla Spagna del volontari italiani con più di diciotto mesi di servizio ha suscitato qui molto interesse, ma ha alimentato in pari tempo la presunzione che i colloqui Ciano Perth non abbiano ancora condotto a un accordo definitivo questione spagnola. L'agenzia Havas commentando il documento ufficioso italiano, spiega che Roma accettando il rimpatrio in questione compie un gesto che le sembra dover deter^ » «*Wnjtto di Londra a ratificare senz'altro indugio gli accordi italo-britannici del 16 aprile, La tesi italiana L'entrata in vigore di tali accordi era stata infatti subordinata dall'Inghilterra a un accomodamento preliminare soddisfacente che consistesse in un rimpatrio «sostanziale » dei combattenti italiani. L'Italia giudica che il contingente di cui è stato deciso il richiamo d'accordo col gen. Franco risponda alla qualifica di « sostanziale > e che in conseguenza l'entrata in vigore dello strumento del 16 aprile s'impone. « D'altra parte — seguita la agenzia Havas — Roma rende noto che dopo il richiamo in questione non farà nessun altro gesto unilaterale. E' questo il punto capitale del suo comunicato. Il Governo fascista sembra cosi indicare il limite massimo delle sue concessioni per accelerare l'entrata in vigore del gentlemen's agree- ment. Il rimpatrio del grosso deiie truppe legionarie e in specie dell'aviazione e degli specialisti n0n potrebbe aver luogo senza contropartita, vale a dire dovrà procedere di pari passo col ritiro dei combattenti stranieri dalla Spagna repubblicana ». La nota dell'agenzia francese agrgiunge cne a giudicare dal te rt dei17n/ormasioMe Dipjomatica U sverno' italiano da uS lato ri chiama i propri volontari perchè convinto che la vittoria non pbssa più sfuggire a Franco, dall'altro dimostra di avere in vista un ac cordo mediterraneo di cui gli acCOrdl de, 16 aprile nQn aar|bbero n se non la prefazione, A prima occhiata il comunicato Havas sembrerebbe giustificare l'impressione che la Francia con Sideri fondata la tesi italiana. Un particolare tuttavia ci sorprende: il rilievo secondo cui dopo il rimpatrio dei"volontari con oltre diciotto mesi di servizio, i quali secondo un altro dispaccio Havas da Baiona ascenderebbero a non meno di diciottomila'uomini, rimarrebbe in Spagna ancora il « grosso » degli effettivi italiani. L'osservazione dell'Agenzia ufficiosa francese par fatta apposta per accreditare la tesi che il rimpatrio deciso dal Governo italiano costituisce un ritiro « simbolico > invece di quel ritiro sostanziale che l'Inghilterra sollecitava. Tale è in ogni caso l'interpretazione che con suggestivo unissono viene attribuita al provvedimento italiano dalla stampa antifascista parigina, Humanité, Populaire ed Oeuvre in testa. Ora la nota dell' Informazione Diplomatica ha tenuto a specificare espressamente che non si tratta di un ritiro « simbolico >, ma di un ritiro sostanziale ed effettivo. Ritiro « sostanziale » Come spiega il telegramma da Bajona di cui sopra i piroscafi italiani già arrivati a Siviglia stanno per imbarcare due intere Divisioni: la « Littorio > e la «23 Marzo ». Si può dire che un provvedimento concernente poco meno di ventimila uomini costituisca un ritiro simbolico quando l'insieme delle forze italiane in Spagna non supera, come il Governo italiano ha ripetutamente affermato e dagli informatori francesi dalla Spagna nazionale confermato, i quarantamila uomini ? Anche l'accenno della nota romana dell'Havas alla sicurezza italiana che la vittoria non può più sfuggire al generale Franco sembra più che altro destinato a rinforzare l'ostilità delle sinistre di Parigi contro l'opera di conciliazione in corso. In compenso la nota francese ci offre un terzo argomento di attenzione, meno negativo degli al gaanLbedetrdlolalsulla jmtrchmcepodeLvopoFipupTfrnlanl'mranscpdrehcCcouddzccnmSzDrRncsBmfatrl: ].accenno alla possibilità, che ? ! f " ImTsf 'ZnV^Jt e,le non formino, se non la prefao zione di un accordo mediterraneo -1 più vasto, mmnpemd I La consapevolezza che tale è il -; disegno cosi dell'Italia come deil'Inghilterra sembra tradurre da ciarsl in tempo ai negoziati stessi.I : Potrebbe essere questa, si dice qui, - una ragione supplementare per ac- r ! celerarc l'invio a Roma di un am-ekasciatore. E per tale motivo re- i: .. . f, . ti Hmhion i ?-P™ =f>e ™J' »n,?U^'f^'^a;" la ^"^^^-, Ministri.indetto per domattina e procederà all' attesa nomina di o ; Frangola Poncet, a rappresentan- te della Francia a Palazzo Fare nese. « La Francia, scrive 11 collabo- S^ diplomatico de la Liberté, e,non Può rimanere fuori .da un acr .«»**> sulla situazione m Spagna - ?è da un accordo generale raedi-, terraneo. Stiamo attenti al danno gravissimo che potrebbe venirci da ogni nuova dilazione al riguar- 'do. L'intimità della cooperazione P franco-inglese non deve spingerci Vz rimetterci all'Inghilterra oer la I difesa dei nostri interessi in Rna!g.na ed in Mediterraneo». e i Che tale anche sia la persuao!sione di Bonnet e Daladier non e'vogliamo dubitare. Teniamo pree sente comunque che la campagna - per svalutare la decisione italiana -ldel rimpatrio della Littorio e della J 23 Marzo si svolge da ieri su lar- a scala e con la violenza delle naloghe campagne del passato. L'intenzione di paralizzare la liertà di azione del Governo è eviente. Vedremo prima di due o re giorni fino a qual punto Dalaler e Bonnet sapranno passarvi ltre e se le rampogne di Hitler ll'indirizzo dell'opposizione pariamentare inglese siano destinate a rovare applicazione legittima anhe nei riguardi della cosiddetta maggioranza parlamentare franese. Il problema dei ruteni Continua intanto sui giornali la olemica circa la sorte dei ruteni ella sub-Carpazia. Doriot, nella Liberté spezza nuove lance in faore della riunione delle frontiere olacca e magiara, consigliando la Francia di appoggiarla invece di pnotizzarsi sul mantenimento di n patto franco-sovietico ormai rivo di ogni valore. Senonchè il Temps, pur dimostrando con la requenza dei propri accenni di on dissimularsi l'importanza dela questione, si astiene dal pronunciarsi in un senso come nelaltro quasi a indicare che per il momento, finché non abbia matuato un nuovo programma di azione internazionale, Parigi preferice starsene in disparte e non conv promettersi con nessuno. Il soggiorno a Parigi del Capo di Stato Maggiore delle forze aeee britanniche, sir Cyril Newall, ha dato occasione al Ministro franese ' dell'aeronautica Guy La Chambre di pronunciare ad una olazione offerta all'ospite ed agli ufficiali che lo accompagnano un discorso sostenendo la necessità di continuare con tenacia lo sforzo in corso, per accrescere l'efficienza aerea dei due Paesi e concludendo che i popoli che vogliono la pace debbono meritarsela mercè il loro diuturno sacrificio. Stasera ha avuto luogo un pranzo alla Ambasciata britannica. Domani la Missione inglese visiterà le istallazioni aeronautiche di Reims ed assisterà ad esercitazioni aeree diurne e notturne; mercoledì e giovedì avrà luogo la visita dello stabilimento Ispano a Bois Colombes a Potez nella Somme.. Conversazioni militari in frammezzeranno tali visite. Concetto Pettinato