La Rutenia subcarpatica focolaio d'infezione bolscevica

La Rutenia subcarpatica focolaio d'infezione bolscevica La Rutenia subcarpatica focolaio d'infezione bolscevica a e i i e i l o n i e a d i o Varsavia, 6 ottobre. Il capo di gabinetto del Ministro degli esteri ungherese conte Csaky è giunto improvvisamente a Varsàvia in aeroplano. La sua visita assume uno speciale significato, quando si consideri che sia l'Ungheria che la Polonia desiderano vivamente di stabilire, mediante l'annessione della Rutenia subcarpatica allo Stato ungherese, una frontiera comune. Il conte Csaky, giunto a Varsavia con una missione speciale da parte del suo governo, è stato ricevuto dal ministro degli Esteri polacco, colonnello Beck, col quale ha avuto due lunghi colloqui, improntati alla più amichevole cordialità. Negli ambienti politici vicini al ministero degli Esteri si crede che il conte Csaky abbia voluto stabilire col colonnello Beck le modalità relative ad una comune e rapida azione da svolgersi, per giungere allo stabilimento della frontiera comune tra l'Ungheria e la Polonia. Il colonnello Beck non ha mancato di riconfermare senza restrizioni l'appoggio della Polonia alle richieste ed alle aspirazioni ungheresi. L'autorevole Gazeta Polska, che rispecchia il pensiero di questo ministero degli esteri, proclama che la frontiera comune coll'Ungherla è un problema d'importanza vitale, al quale la Polonia non può rinunciare, per ragioni non soltanto di carattere storico, ma sopratutto di carattere politico e strategico. « Non è ammissibile, scrive l'ufficioso del ministero degli esteri, una soluzione diretta a dare l'autonomia alla Rutenia sub-carpatica. L'unica soluzione logica è quella di unire questo territorio all'Ungheria ». I circoli autorizzati di Varsavia, che hanno appreso con soddisfazione le dimissioni di Benes, nemico acerrimo della Polonia, non esitano a sottolineare la necessità non soltanto di liquidare una delle ultime scissioni dello Stato mosaico, ma anche sopratutto di sventare il piano ceko, che era diretto a fare della Rutenia sub-carpatica un ponte di passaggio verso la Russia sovietica. Infatti i giornali polacchi ricordano con appropriate citazioni di dichiarazioni di uomini di Stato di Praga, come la Cekoslovacchia avesse avuto intenzione, al momento opportuno, di offrire alla Russia sovietica la Rutenia sub-carpatica. L'alleanza militare fra Praga e Mosca aveva fatto della zona di Uzhorod un centro militare sovietico, dove te cnicl e militari dell'esercito rosso preparavano a stabilire in caso di guerra il corridoio che avrebbe dovuto unire, attraverso la Rute nia sub-carpatica e coll'occupazìone della piccola Polonia orientale e della Bucovina, la Cekoslovacchia colla Russia sovietica. Sta di fatto che gli agenti del Comintern svolgevano la loro in sldiosa attività in tutta la zona di Uzhorod, pensando di realizzare il piano di Mosca attraverso la bolscevizzazione del territorio che avrebbe dovuto costituire il ponte di passaggio del bolscevismo verso l'Europa. Per queste ragioni Varsavia intende liquidare una volta per sempre quello che essa giustamente definisce « focolaio d'infezione », che turba la pace dell'Europa centro-orientale e che potrebbe minacciare alle spalle la Polonia, il giorno in cui questa fosse impegnata contro la Russia sovietica. A Varsavia si afferma ufficialmente che la Polonia, seguendo l'esempio dell'Italia e della Germania, non garantirà le frontiere della Cekoslovacchla fino a quando non verrà risolto il problema ungherese D. A. bprofafavzgFlivcodvcsasndmplrsmotcstudasC

Persone citate: Beck, Benes, Csaky