E' IMPECCABILE il programma olimpico?

E' IMPECCABILE il programma olimpico? Discussioni in tema natatorio E' IMPECCABILE il programma olimpico? zioii tìome tutte le cose di questo «do imperfetto, anche il prò , àmma olimpico di nuoto, immu ato da lunghi anni, non raggiun ge certo la perfezione. Anzitutto la. sua staticità non è in accordo coi • progressi continui del nuoto; inoltra, vi è stata una certa tendenza^ al semplicismo, alla riducano sfrondamento; e ciò ri;più che un riguardo all'afpiénto dei concorrenti, la upazione di sveltire i progni. Il semplicismo, accenMiel campo maschile, è associente ed evidentemente esagerato in quello femminile. Insomma, si è avuto cura dello spettacolo non meno che dello sport, coinè dimostreremo in seguito. Critiche motivate ; Cercare tutti i punti deboli del programma olimpico è lungo, perchè, ad ogni critica, come è nostro "api vogliamo accompagnare le ragioni che la motivano e un programma di miglioramento. Pensiamo quindi di riservare le critiche ad ogni gara o gruppo di gare, trattandole separatamente, per poi esporre un nuovo tipo di programma, più completo e modernoCComlnciamo intanto dalla nuotata che da due o tre anni In qua^Jia, ai dirigenti internazionali ".flllBKlor numero di grattacapi, pi occupa di nuoto da qutnSVenti anni ricorda che un >, fra gli stili di gara, erano ... essi, a parte 11 trudqeon che «ramava nello stile Uberò, le nuotate sui fianco (over ami stroke) anche più antiche, e la rana e la nuotata sul dorso a bracciata simmetrica e simultanea. A poco a poco il crawl sostituì, per 0 suo miglior rendimento, il irudgeon e la vecchia nuotata sul dorso; niente da eccepire, perchè In ambedue i casi si trattava di un'reale progresso, e non c'era alcun bisogno di mantenere nei pro1 sportivi le due nuotate ate. la volta delle nuotate co; esse, pure sorpassate "ndimento, furono manteècialmente in Germania, ,„-iuotate «artistiche»; ma furono' abolite a poco a poco, anche fra noi — e fummo partigiani dell'abolizione — perchè troppo spesso alterate, più o meno volontariamente, nello stile. ., Rimaneva, maestosa e tranquilla, la classica «rana», probabilmente la più antica e utilitaria Ile nuotate, ottima per la resiStefeta, 11 salvataggio, e come esercizio atletico, specialmente per le donne, oltre che per l'insegnamento del nuoto ai principianti. Ma presto, anche questa bella nuoiat&^óminciò a irritare i sensibili nervi;di qualche dirigente, al quale parve .sopraccaricare 1 programntf.,IPqrse anche la noia di vedere 1,nostri amici tedeschi sempre in té^ajagli europei in questa spe o Udita spinse qualcuno a prò pttKBetttddlrittura l'abolizione. 'I^JJroposta, in quasi tutti gli ar^HÌmil veramente sportivi, parve sémplicemente assurda, e non se rie parlò più. Tanto valeva, in tal caso, indire le Olimpiadi o i Campionati, europei di crawl, anziché .«$■: nuotp. Con questo sistema, pèjfcnè non si sarebbe venuti, in seguito, all'abolizione anche delle nuotate sul dorso ? Che bellezza, AinSOlimpiade a prova unica! Il pericolo « farfalla » j^*fpericoÌo, che appariva scongiurato, riappare ora, sotto la ve.ste leggera e' variopinta della «farfalla ». Non occorre che ricordiamo co me la nuotata detta impropria ménte « butterfly » dagli ameri cani,, che l'hanno perfezionata e Aa in gara, è un derivato ^nuotata a rana di vecchio migliorata col riportare in 1 le braccia, pure slmultaente, ma fuor d'acqua; in tal Sffóìo pur divenendo la nuotata pi%'faticosa, si annulla un movimento contrario all'avanzamento a:'» diminuisce la superficie d'atttfltt», il che porta un vantaggio flk^elocità molto sensibile sulle .jtgpvi distanze, e un poco anche BUj&uella solita dei 200 metri; naitugfclmente, per chi ha il fiato di mantenere lo stile per tutto il percorso. Il movimento della farfalla, al quale era stato aggiunto in principio uno speciale movimento delJjB gambe, pure simmetrico, ma di "carso rendimento (pur non essen,o affatto brutto, se ben eseguito) ice arricciare ancora di più 1 si che già si torcevano alla vii della rana; donde proibizione sospensione di decisioni sul nuovo stile, e infine sua ammissione polo in via provvisoria, e salva la ^decisione finale della F.I.N.A. ■ Dicevamo prima che non tutti tengono conto dei progressi del nuoto; ecco che dum Romae conwilitur, ossìa mentre si ponza, i ranisti, in tutto il mondo, adottano a poco a poco la farfalla. Mentre Balke vinceva ultimamente il Campionato europeo, si discuteva nel congresso della F. I. >!N. A. non solo sulla legittimità o meno della farfalla; ma addirittura si riesumava la vecchia questione dell'abolizione della rana, che avrebbe così tolto da tutti i pa-8 Fortunatamente il buon senso ha revalso, e non si è potuta raggiungere la maggioranza del voti fSontrari; ma il tentativo c'è stato, ìi come! % Ora, cerchiamo di sostituire alla '.mentalità burocratica il buon senso: Esiste la farfalla? SI; la nuotano i campioni di ogni paese? SI; ha essa le caratteristiche di simmetria, di simultaneità della rana vecchio stile? Sì; Ha anche un rendimento superiore a quella? Sì. E allora, perchè voler andare contro ai tempi e al progresso? E' stata sempre una cosa ridicola ìje che è finita male. Rappresenta Bk farfalla un progresso? IndubEamente. E allora ammettetela |ma buona volta, in nome di Dio! trimenti, vedremo un -sorno libire anche il crawl sul dorso ime voleva fare, ci si è detto, un idice dei Campionati di nuoto anno XVI) per tornare al vecstile. O si vuol fare come la 'anima di Gregorio XVI chea non ammettere nei suoi le ferrovie, proibiva anche iligenze di fare la strada più ^mente del prescritto? allora ? Quid agendum f " ab che nessuno sportivo seneconcetti possa pensare di e- ormai la « farfalla » o, pri¬ ma di tutto, la rana in genere. Anche perchè vi sono ancora, nella tabella del limiti mondiali, distanze superiori ai 200 metri, che pochi potrebbero percorrere con lo stile a farfalla, o almeno senza che il rendimento di questa scendesse al disotto di quello della vecchia « rana ». Fare due tabelle distinte di primati? E' possibile. Obbiezioni e proposte Qualcuno piuttosto potrebbe fare una fondata obbiezione: questa: La « rana » è una nuotata cosiddetta « artistica » ossia deve mantenere, dalla partenza all'arrivo, U suo stile armonico ed uguale. Ebbene, noi vediamo, nel novanta per cento dei casi, che in gara un nuotatore comincia a farfalla, poi passa alla rana, o torna magari alla bracciata a farfalla negli ultimi metri, se il fiato gli basta. Si può tollerare una slmile stonatura, che per di più varia da un concorrente all'altro, in una gara artistica? L'obbiezione ha valore, e non si potrebbe risolvere che adottando uno stile unico, od obbligando chi parte con uno stile (sia l'uno o l'altro) a conservarlo fino al traguardo. Ma anche questo sarebbe un provvedimento parziale, e un po' vessatorio. Ecco quale sarebbe, se¬ condo me, la soluzione ideale, rispondente esattamente al carattere dei due tipi di nuotata: La farfalla va considerata una nuotata di velocità; sui 50 metri, come constatavamo anni or sono, è nettamente più veloce del vecchio stile; sui cento lo è pure in modo sensibile; sul 200 lo è pochissimo, e solo, finora, per pochissimi atleti. Mentre la rana classica, buona pel 200 metri, deve assumere un ritmo troppo rapido, e che la sfigura, sui 100, e più ancora sui 50. Dai 200 metri In su è il suo regno indiscutibile. D'altronde, essa è più adatta per la resistenza, per i ragazzi e per le donne, essendo la farfalla troppo faticosa, e pericolosa per organismi non maturi e allenati. Diamo quindi ad ognuna il suo carattere perfetto; la farfalla di velocità, la rana di mezzofondo o resistenza. Mettiamo n^' programma 100 metri a fai !a (eventualmente 50 per le donne) e 400 o 500 (rispettivamente 300) per la rana. Naturalmente, senza cambiare bracciata durante la gara. Cosi si rispetterà il progresso realizzato dalla farfalla, si risparmeranno il cuore e i polmoni dei concorrenti, e si manterrà la vecchia magnifica nuotata tanto estetica, utile e salutare. Naturalménte, questa proposta, che fa sorgere due animali davanti a coloro che volevano uccidere là povera rana, susciterà scandalo; e la proposta di rimpolpare un programma che si va facendo sempre più tìsico solleverà proteste, nia se si vorrà esaminare la questione senza preconcetta ostilità, si dovrà riconoscere che la soluzione proposta accorda le ragioni dello sport con quelle della fisiologia, e, ci pare, della logica. Goffredo Barbaccì

Persone citate: Balke, Goffredo Barbaccì, Gregorio Xvi

Luoghi citati: Germania