La fastosa cerimonia al Castello di Agliè

La fastosa cerimonia al Castello di Agliè Il battesimo del Principe Filippo Massimo La fastosa cerimonia al Castello di Agliè Umberto e Maria di Piemonte alla testa del Corteo regale avviato al sacro rito II Principe Filippo Jfassimo, secondogenito del Principe Leone Massimo Duca d'Anticoli Corrado, e della Duchessa Maria Adelaide di Savoja-Genova, ieri, nella cap- ?iella del Castello di Agliè, preseni le Loro Altezze Reali il Principe e la Principessa di Piemonte con la Principessa Maria di Savoja in rappresentanza dell'Augusta Madre la Regina Imperatrice, ha ricevuto l'acqua lustrale dalle mani del Vescovo di Ivrea, monsignor Matteo Filippello. La bella cliiesetta, gioiello architettonico del Beaumont, è dedicata a San Massimo, patrono del paese, e sorge in fondo al cortile interno del vastissimo palazzo settecentesco, eretto, come si sa, sulle rovine di un antichissimo maniero, attribuito agli arduinici. Svelte colonne marmoree, addossate ai muri, sostengono l'alta cupola rotonda, mentre un'altra colonna più piccola ed egualmente di marmo, portata ad Aglié da Roma dopo l'incendio della Basilica di San Paolo, si eleva nel mezzo, accentuando con l'arte e con il ricordo austero della sua origine l'atmosfera suggestivamente mistica del luogo. Sull'altare, era stata collocata una statuetta d'argento di San Filippo Neri, recata dal nonno del Principino dal Castello di Arsoli. La statuetta racchiude una reliquia del Santo e spiega perchè al neonato sta stato imposto il primo nome di Filippo. Il piedistallo dorato reca questa epigrafe: « Bando Philippo Nerio — Oentis Maximae Patrono Coelèsti — Signum — Particula Costae Eius Nobilitatium — Camillus Maximus Et Hyacinta Della Porta — Coniuges — Reverenti Animo Dedicaverunt — An. tfDCCCXXXVIII»; che in italiano significa: «I coniugi Camillo Massimo e Giacinta Della Porta, con animo reverente offrono questa statuetta di San Filippo Neri, patrono della Famiglia Massimo, (statuetta) che è resa più sacra da un pezzetto di costa di lui ». E' dunque il dono dei nonni al loro caro nipotino. La cappella era parata nel modo più semplice: un largo tappeto disteso sul pavimento e un rosso drappo damascato posto sulla balaustra che divide lo spazio anteriore dall'altare. Il sacro rito ha richiamato al Castello, con i Principi di Piemonte e la Principessa Maria di Savoia, tutto lo stuolo dei Ducali Congiunti, le Autorità della Provincia e quelle di Agliè. La mite giornata autunnale) soffusa della serena dolcezza canavesana, ha fa vorito anche l'accorrere di quella parte della popolazione che non era impegnata nelle fabbriche o nel lavoro della vendemmia. Nessuno dei rimasti a casa si è privato della soddisfazione di testimoniare ai Principi, partecipi per alcuni mesi dell'anno della loro stessa vita, la propria devozionee tutto ti paese in festa era pavesato di bandiere. Occorre tuttavia avvertire che di proposito aCastello si era fissata la cerimonia per le ore sedici ed in giorno feriale, allo scopo di mantenerle un carattere di raccolta intimitàanche se la sua cornice doveva risultare di cosi inusitato splendore Attorno ' all'Augusta Puerperache pur godendo sempre di eccellenti condizioni fisiche, è rimasta ancora a letto, allattando da sè la sua creatura, si trovavano, col consorte Principe Leone Massimo, ipadre di questi Principe Camillo e , e - e n n i r l e . e a n e a a e o o. a o a i n. o a, i, o, a ». o o o al nali oe a a a n o siier ro e, eaal ono le à, ie a, la a nil lo Duca di Anticoli Corrado, la sorella e il fratello, Donna Elisabetta e Don Vittorio dei Principi Massimo, il Principe Conrad di Baviera e la consorte Principessa Bona, sorella della Principessa Adelaide. Nella mattinata sono tornati ad Agliè il Duca d'Ancona, la fidanzata Principessa Lucia di Borbone e la madre. Alle 15 è arrivata la Duchessa di Pistoia col suo gentiluomo di Corte conte Vialardi di Sandigliano e la donna d'onore contessa ■ Vialardi. La grande piazza prospiciente il castello, ha intanto cominciato ad animarsi. La popolazione si è accalcata nel fondo, dove prestavano servizio il capitano dei carabinieri Borgna e il commissario Rossi della Questura di Aosta. Si è fatto avanti un gruppo, nel quale, oltre all'arciprete teologo Notorio, che ha donato una torcia per la cerimonia, il vice-parroco don Tibi ed un altro sacerdote, figuravano le signorine Rosa Scavarda e Carlottina Bioletto, recanti il vestitino del Principe Filippo, e le signore Maria. Zucca, Albina Pisa e Maria Biolétto, che portavano il quadro simbolico eseguito dalla signorina Maria Romano, anch'essa, come le precedenti, di Agliè. Alle 15,SS una seconda'automobile è venuta a fermarsi davanti alla gradinata del Castello: ne sono scesi il Principe Ferdinando Duca di Genova e la Duchessa Luisa con la sorella contessa Maria di Ricaldone. E' stata poi la volta del Prefetto di Aosta S. E. D'Eufemia ce- la sorella, il Federale Glarey e ta Fiduciaria dei Fasci femminili della Provincia, signorina Brivio, che sono stati ossequiati dal Podestà di Agliè cav. Scala, dal Segretario del Fascio camerata Romano, apportatore al Principino della tessera di Figlio della Lupa, e della Fiduciaria del Fascio femminile signora Scala. Una successiva automobile ha recato S. A. R. la Principessa Maria di Savoia; quindi sono giunti Principi di Piemonte. La folla, che li ha riconosciuti, ha lasciato libero corso al suo entusiasmo prorompendo in vibranti e prolungati applausi. Il Principe Umberto era in abito da visita; la Principessa Maria José indossava un completo a giacca nocciola chiaro. Sorridenti, le Loro Altezze Reali hanno risposto con cenni del capo al saluto della folla; ricevuto poi l'omaggio degli altri Principi e delle Autorità, sono entrati nelle sale del Castello, recandosi a visitare la Principessa Adelaide e il neonato. Pochi minuti prima, alle 15,55era arrivato anche S. E. MonsFilippello, che,' ossequiato dal clero, dopo essersi brevemente intrattenuto con la Reale Famigliasi è diretto alla Cappella, dando inizio ' alle preghiere per la Principessa Adelaide e per il Principino. Alle 16,15 U corteo dei Principi, aperto dalle Loro Altezze Reali Umberto di Savoia e Maria José, attraverso i corridoi e icortile interno, seguiva il Presule e faceva il suo solenne ingresso nella chiesetta. Lo chiudevano la Madrina Principessa Bona e il Padrino Principe Don Camillo Massimo, in mezzo ai quali procedeva l'ostetrica signora Pierina Onorino Revello, le cui braccia sorreggevano il Principe Filippo. Era pure presente l'ostetrico prof. Cova dell'Ateneo torinese. I Principi di Piemonte si sono avvicinati alla balaustra, nel mez zo della Cappella; il seguito si disposto tutto intorno. Subithanno echeggiato le note dell'Oremus prò Rege nostro di Michele Mondo, eseguito con accompagnamento d'organo dai cantordella Parrocchiale. Al Vescovoche era assistito dal clero localeè poi stato presentato il neonatoegli ha compiuto il rito del battesimo e, ricevuto successivamente il bianco vestitino di organdricamato a fiori, lo ha disteso suPrincipino, pronunciando la formula sacramentale: « Accìpe vestem candidam ». La funzionterminava poco dopo col cantdel Christus vincit del Perosi. Nelle sale del Castello si svolgeva poun ricevimento, al termine dequale gli Augusti Ospiti e le Autorità riprendevano la via delle rispettive residenze, mentre la popolazione rinnovava al passaggidelle autovetture le manifestazioni del suo vivo entusiasmo, inneggiando senza posa alla AugustCasa di Savoia. f. o. nNgbmsiztrtngvattIlddfTehggbadftiBstscsgbbtpIl nostro fotografo Molalo ha còlto la cerimonia nel momento più solenne quando cioè il Il nostro fotografo Molalo ha còlto la cerimonia nel momento più solenne, quando cioè il Vescovo d'Ivrea versa t'acqua lustrale sul capo del neonato Principino Filippo. Nell'artistico; inquadratura della fotografia si vedono I Principi di Piemonte e più lungi i Duchi et Qonov* • «Vi Ancona s personalità di Corte e di Palazzo