La eliminazione di Mosca dal circolo europeo

La eliminazione di Mosca dal circolo europeo La eliminazione di Mosca dal circolo europeo Berno,oobre. Le dimissioni di Benes sono considerate a Berlino come un nuovo decisivo contributo al consolidamento della nuova Repubblica boema. Anche la compagine del nuovo Gabinetto Sirovy £ giù dicata favorevolmente perchè sono stati eliminati gli elementi marxisti e vi sono Invece largamente rappresentati gli agrari i quali sono sempre «tati contrari all'accordo con Mosca e sostengono apertamente le necessità di una intesa con Berlino. Le ultime notizie da Praga con fermano- che- taluni- moniti- — si d l i i e e allude in particolare modo a quello italiano dell'/n/ormasione Diplomatica — hanno avuto l'effetto desiderato. Anche il problema delle minoranze magiare sta per essere risolto radicalmente, cioè con la cessione dei territori abitati da popolazione ungherese. Non resta che la questione dei ruteni, vale a dire di quella lingua di terra che si incunea tra l'Ungheria e la Polonia le quali per ovvie ragioni vorrebbero avere una comune frontiera. Ih questi circoli politici si prevede però che qui non sarà possibile una soiaione radicale semplicemente perchè i ruteni della regione Subcarpatica si limitano a chiedere 'come gli slovacchi una completa autonomia. Trattative in tal seno sono già. in corso e si ritiene che esse avranno esito positivo. La dichiarazione di Inskip che la garanzia inglese alla Cekoslovacchia praticamente è già entrala in vigore viene messa in relazione con la sollecita decisione del Governo di Praga il quale evidentemente ha voluto liquidare subito la questione territoriale polacca e magiara nell'intento di realizzare in tal modo la garanzia delle quattro Potenze prevista dagli accordi di Monaco. Sintomatico è poi l'atteggiamento della stampa ceka nei confronti di Mosca; non solo si dichiara che la denunzia dell'accordo con l'Unione Sovietica è ormai inevitabile ma si afferma che il nuovo Stato cekoslovacco intende rivedere radicalmente anche la sua politica economica e commerciale nei confronti delle « alleate >. A questo proposito la Prager Presse, giornale ufficioso redatto in lingua tedesca, sottoli nea senza darsene l'aria il fatto che a reggere il Dicastero degli Affari esteri è stato chiamato l'attuale ministro plenipotenziario presso il Quirinale. Come si è detto, assai Importanti ai fini della completa chiarificazione sono considerate le dimissioni di Benes che, si osserva, era troppo compromesso per potei' rimanere alla testa del nuovo Stato. La sua presenza costituiva un ostacolo gravissimo a una effettiva collaborazione tra il Reich e la nuova Repubblica. Oggetto di viva attenzione sono pure gli sviluppi della situazione politica in Francia. Una nota di Ispirazione ufficiosa si occupa delle decisioni del gabinetto per osservare ohe Daladier ha dimostrato ancora una volta di essere un uomo di Stato che sa il fatto suo. Non bisogna tuttavia farsi soverchie illusioni. Le forze dell'entitàseismo sia in Francia come in Inghilterra, torneranno senza dubbio alla carica sobillate da Mosca che cerca tutti 1 modi di mantenere talune sue posizioni in Europa. I rapporti italo-francesi saranno normalizzati ma per risolvere 11 problema ci vuole ben altro; non bastano parole occorrono del fatti. L'ultimo bubbone E' necessario anzitutto che ci si decida ad estirpare l'ultimo grosso bubbone che insidia pericolosamente l'organismo europeo: 11 bolscevismo spagnuole Mosca che in questi giorni ha dovuto abbando nare la sua cittadella avanzata nel cuore dell'Europa, la Cekoslovac chia, dovrà essere cacciata anche dal Mediterraneo e cioè dalla penisola Iberica. E' doveroso comun que prendere atto della buona volontà e del fermi propositi di- Daladier il quale non ha denunciato 11 patto sovietico e tuttavia ha dimostrato giovedì scorso a Monaco e Ieri a Parigi di voler fare una politica verarriente costruttiva nell'interesse della Francia e dell'Europa. SI tratta ora di vedere se saprà andare fino in fondo. In un commento alla situazione, il Berliner Tageblatt riferendosiipsp o e i n . o e e I o 1 n . i o n l e o o a e , i in particolar modo alla vittoria riportata da Daladier alla Camera, scrive non esservi dubbio che la pregiudiziale antifascista dell'Europa occidentale sta facendo posto a un minimum di spirito di collaborazione improntato a un senso di responsabilità europea. Daladier non ha denunciato il patio con Mosca, tuttavia, a seguito del crollo del Fronte popolare e della nuova posizione della Cekoslovacchia In Europa, ha acquistato libertà di azione onde svolgere una politica non vincolata alle pregiudiziali. « Si comprende benissimo — prosegue il giornale — che l'Italia registri piuttosto freddamente la nomina dell'ambasciatore francese presso il Re Imperatore e il tardivo riconoscimento dell' Impero Implicito in questa nomina. Il Duce ha ricevuto in questi giorni parecchi complimenti da oarte dell'Inghilterra e della Francia ma, da Uomo che ha una visone estremamente realistica delle cose, Egli attende conferma dai fatti. li terreno del fatti si chiama Spagna, Londra e Parigi lo sanno benissimo. E' su questo terreno che si vedrà se le quattro Potenze sono in grado di risolvere la tragicommedia del comitato di non ingerenza con la stessa energia e con lo stesso spirito di giustizia con cui a Monaco hanno posto fine ai dramma sudetico. In sostanza il problema è identico. In ambedue i settori è la mano di Mosca che ha aizzato 1 ceki e 1 rossi spagnuoli facendo loro assumere il ruolo di nemici della nuova Eurooa >, Il D.N.B. segnala questa sera una nota sovietica diramata alla stampa dalla Tass. In sostanza nella nota si ammette che l'U.R.S. S. ha subito uno scacco su tutta la linea e che almeno per quanto concerne la Cekoslovacchla, Mosca non può farsi illusioni di nessun genere. Ancora più esplicita è la Pravda la quale fa capire che anche l'alleanza con la Francia ha 1 giorni contati. La realtà è — secondo certi organi centrali del partito comunista — che l'Unione Sovietica è stata tenuta in disparte. Gli ambasciatori sovietici a Parigi e a Londra sono stati posti dinnanzi al fatto compiuto; non ci si è nemmeno presa la briga di interpellarli. L'agenzia A.T.E. riferisce che ieri ha avuto luogo una riunione del Consiglio dei Commissari del popolo. E' intervenuto anohe Stalin il quale avrebbe illustrato diffusamente la situazione Internazionale in relazione al recenti avvenimenti. Nel prossimi giorni avrà luogo un rapporto del rappresentanti diplomatici europei che secondo voci attendibili sarebbero già stati convocati telegraficamente a Mosca. Il Fuhrer acclamato a Berlino II FUhrer ha fatto improvvisamente ritorno a Berlino per assistere alla solenne Inaugurazione della campagna di propaganda per l'assistenza invernale. La cerimonia come lo scorso anno si è svolta al Palazzo dello Sport. Erano presenti tutti 1 ministri e 1 segretari di Stato, 1 comandanti delle forze armate, 1 dirigenti del partito e delle sue organizzazioni, 1 membri del corpo diplomàtico e numerose personalità dell'alta finanza dell'industria e del commercio. Oltre mezzo milione di berlinesi erano schierati lungo le vie che dalla Wilhelmplatz portano alla grandiosa arena cosicché il FUhrer è passato fra due Immense ali di popolo acclamante. Durante la cerimonia Hitler è stato fatto segno a indescrivibili dimostrazioni di entusiasmo ohe si sono rinnovate altissime quando ha fatto ritorno alla Cancelleria. Ha parlato per primo 11 ministro della propaganda Goebbels illustrando i risultati grandiosi dell'assistenza invernale nello scorso anno. Questi risultati, ha detto, dovranno nel corso dellpfraa prossimo inverno essere superati e in misura tale che tutto 11 mondo dovrà stupirne. Tra un uragano di Sieg lieil ha parlato quindi il FUhrer sottolineando anzitutto 11 significato altamente sociale di questa originale iniziativa nazionalsocialista che nello spazio di quattro inverni ha fruttato quasi due miliardi di marchi. Il CancelUere ha colto l'occasione per rilevare la storica Importanza di due eventi: l'unione dell'Austria e depaesi sudetlci al Reich. Questgrandiosi obiettivi sono stati raggiunti perchè dietro al capo era il blocco formidabile delle energie volitive di tutto il popolo tedesco. « Quando il 28 maggio scorso — ha esclamato — io decisi di realizzare quello che era il sogno dell'interi', nazione, ero convinto di poter raggiungere la difficile meta e io ero perchè sapevo di poter far.» cieco assegnamento sullo spirito oi disciplina e di sacrificio del mio popolo. Ho avuto un grande e piezioso aiuto politico nell'attuazione di questo sogno e proprio in questa sala ebbi modo di esprimere & nome del Reich il ringraziamento al mio grande fedele amico Benito Mussolini che nel momento decisivo non ha esitato a gettare il peso non solo del Suo genio politico ma anche la potenza imperiale di Roma nella bilancia di una giusta causa. Devo ringraziare anche 1 due uomini di Stato che hanno sinceramente contribuito a salvare la pace mettendomi nella possibilità di stendere loro la mano. Però 11 mio ringrar.iamento va in primo luogo al popolo a cui debbo la grande vittoria di questi giorni. Questo popo.o non sole non ha avuto un solo momento di sfiducia ma era pronto a sostenere qualsiasi sacrificio. Io posso dunque esserne altamente fiero. Una delle più gravi crisi europee è oggi superata e per la prima volta l'Europa potrà celebrare In letizia il Natale, la festa genuina della pace. Ora bisogna fare appello al suo spirito di solidarietà. La battaglia per l'assistenza invernale è Impegnata quest'anno su un più vasto settore: si tratta in primo luogo di assicurare una larga assistenza al più bisognosi, cioè ai nostri fratelli della Marca Orientale e dei Sudeti >. G. P.