MERANO

MERANO MERANO (DAL NOSTRO INVIATO) Merano, 30 settembre. Non saremo proprio noi a ram maricarci se qualche cavallo fran cese è stato all'ultimo momento ri tirato dal Gran Premio di Merano. Tale defezione, non provocata da un provvedimento delle autorità francesi, a sproposito chiamate in causa, nulla toglie alla importanza e alla emotività della corsa che è e rimane la competizione osta colistica europea che più di tutte appassiona e attrae la massa degli sportivi. Quest'anno il campo dei partenti sarà composto in maggior parte da cavalli italiani; due soli francesi, Hue e Farnus, scenderanno in pista a contendere il lauro dorato ai rappresentanti delle scuderie nazionali. L'inglese Waylaid, che doveva prendere par te alla corsa di Merano, causa un Infortunio capitatogli a Enghien durante l'allenamento ha dovuto rinunciare al tentativo che avrebbe conferito alla prova una nota di accesa internazionalità. I cavalli italiani che difenderanno il prestigio del nostro allevamento sono: Terminus e Briuido del barone Berlingeri, Valperga del nobile De Montel, Ircario di Giannino Ermolli, Hayez della scuderia San Giorgio, Gandolfo dell'ing. Marchetti, Cherisy del nobile Locatelli, Casanova del capitano Giorgi Monfort. A questi si aggiungerà Ladogas, che la signora Crespi, titolare della scuderia La Tricolore, acquistò lo scorso anno in Francia. Purtroppo la forma attuale di alcuni di questi no stri rappresentanti non è soddisfacente. Molto dubbia sembra la partecipazione di Valperga di Cheresy e di Ircano i quali nei recenti allenamenti sono apparsi assai lontani dalla loro forma migliore. Pochi ma buoni Pochi partenti dunque (sei o sette italiani e due francesi), ma tutti forniti di buoni titoli e ben preparati che dovrebbero dar vita a una contesa elettrizzante ricca di fasi appassionanti in tutto degna delle precedenti edizioni. Le prove di preparazione disputate sulla, pista dell'ippodromo di Maia hanno posto in risalto qualità e attitudini di Ludoya e Hayez che hanno vinto rispettivamente il premio Duca di Pistoia e il premio Lotteria ippica di Merano, battendo con irrisoria facilità Gandolfo e gli altri avversari fra i quali Terminus, che però non diede una misura esatta delle sue possibilità. L'ultima corsa di preparazione il Premio Gorgorà, è stata facile appannaggio del vecchio Farnus. che precedeva Gandolfo e Hue finiti nell'ordine a rispettosa distanza. Hayez della scuderia San Giorgio è un puro prodotto tesiano che al suo esordio in ostacoli suscitò profonda impressione in quanti ebbero la ventura di ammirarne lo stile la-docilità e la spiccata attitudine di salto. A detta dei suoi allenatori Hayez non teme la distanza nè le insidie del percorso. Al pari di Ladoga preferisce il terreno buono e pesante, ma anche sulla pista allentata ha dimostrato di camminare e bene. Ladoga, un solido figlio di Monarch. si è fatto ammirare sulla pista di Maia per potenza e per brio. Soggetto brillante, Ladoga ha bisogno di trovare nel fantino una duttile volontà assecondatrice del suoi temperamento vivace e combattivo. Altro concorrente fornito di mezzi notevoli è Terminus, del barone Berlingeri, giunto questa sera a Merano dopo avere ultimato la preparazione sulla pista di Brenno. L'allievo dì Otello Menichetti, che avrà in sella l'« asso » dei fantini italiani Joris Menichctti, sarà particolarmente temibile; in caso di terreno pesante. Gli al-. tri concorrenti italiani Gandolfo' e Casanova non dovrebbero valere Ladoga, Hayez e Terminus. Non è escluso, però, che essi non pos-| sano trarre vantaggi decisivi da una eventuale lotta prematura in-1 gaggiata dai concorrenti più autorizzati. Qualche previsione I francesi Hue e Farnus appartengono alla buona classe dei saltatori transalpini. Hue ha al suo attivo il terzo posto nel Gran Premio di Auteuil e una preparazione scrupolosa che avrà modo di manifestarsi meglio in, seguito aliai decisione del signor Tetard di affidare il cavallo alla monta del celebre Bonaventure, l'ut asso » deifantini francesi, il trionfatore di mille prove. Hue, negli ultimi al-! lenamenti, si è dimostrata una sal-i tatrlce di classe non certo inferiore a Farnus, che pure la precedette nel Premio Gorgorà. Come sapete, il Gran Premio di Merano si svolgerà su un percorso di cinquemila metri costellato di 26 ostacoli di vario genere; è un percorso non difficilissimo ma certo insidioso e duro da compiersi. Nessun cavallo ha vinto la corsa dei milioni buttandosi prematuramente nella lotta. Quelli che hanno dato battaglia all'inizio o che si sono fatti trascinare nella lotta anzi tempo hanno scontato a1 caro prezzo la loro temerarietà. Roi de Trefle, Horizon e Empres-' sor vennero alla distanza a domi-i nare i rivali. Non sarà male che Mercuri e Miliano tengano conto | di quanto l'esperienza consiglia e cerchino di attuare una tattica prudente e guardinga. Essi saranno in sella a Ladoga e a Hayes sul quali si fondano le nostre più! legittime speranze di vittoria. Ecco il probabile campo dei partenti: Scud. La Tricolore: Ladoga (kg. 61) montato da Mercuri; Berlingeri: Terminus (kg. 66) montato da Menichetti; Berlingeri: Briuido (kg. 61) montato da Botti; Cap.; Giorgi Monfort: Casanova (kg.; 80) montato da Mlcciarelli; Gian-i nino Ermolli: Ircano (kg. 63)1 montato da Emery; Grand'uff.i Marchetti: Gandolfo (kg. 60) montato da Murray; Nobile De Montel: Valperga (kg. 65) montato da Palagi; Nobile Locatelli: Cherisy (kg. 66) montato da Lazzari; Tetard: Hue (kg. 65) montata da Bonaventure; Simon: Farnus (kg. 66) montato da Simons; Signora Schwarzenbach: Kilcrecne Boy (kg. 66) montato da E. Mossner. Filippo Muzi vtcracszcmBdT1IfntngEtPlBqardsLndtpeasZrvcsssnbZdSflm

Luoghi citati: Francia, Merano, Pistoia, Valperga