Le grandi ore nel Palazzo del Fuhrer
Le grandi ore nel Palazzo del Fuhrer Le grandi ore nel Palazzo del Fuhrer (Da uno dei nostri inviati) Monaco, 29 settembre. Sono le 0,30. Nel grande terrazzo inferno coperto del palazzo del Fiihrer si apre la, porta del salone dove per ore e ore si è negoziato intorno al problema cekoslovacco. Giornalisti, fotografi, personalità in uniforme, delegati stranieri, gerarchi del nazionalsocialismo accolgono l'uscita del Duce e del Fuhrer con applausi insistenii. Questa storica giornata che è stata attesa con ansia e seguita con passione e preoccupazione da tutto il mondo, si conclude con un documento che segna la pace so spirata. I negoziati fin dal loro bù 3j0 „/ principio del pomeriggio sono stati laboriosi. Noi che abbìn mo avuto la ventura di poter vi vere da vicino queste ore decisive ci pare, ora che tutto è finito, che tutto è rientrato in una pacifica normale atmosfera libera da quell'iticubo e da quella minaccia che sono stati vigorosaìncntc rimossi, di essere stati quasi presi da un sogno angoscioso che si è sciolto in un risveglio pieno di luce. L'inizio della Conferenza La conferenza ha avuto inizio alle 1245. Nel salone di ricevimento del palazzo del Fiihrer sono riuniti il Duce, il Fiihrer, Chamberiain, Daladier, dono, Leger, Henderson, sir Wilson e gli ambasciatori Attolico e Francois Poncet. Il Duce veste la divisa di caporale d'onore della Milizia, Hitler quella del partito. Accanto a loro Chamberiain è in tait, Daladier in abito da passeggio. In questo quadro dove luccicano le uniformi, si staccano nette su tutte, le persone dei due Capi del popolo italiano e del popolo germanico. Si può dire, senza tema di errare, che qui la vecchia Europa è di fronte alla nuova Europa. Due sono i Capi nazionali al cui comando due popoli si muovono e avanzano; due i Capi di governi di maggioranza, di parlamenti, di partiti. E, visti così da •uicino, si ^hn In netta rivelnzinne della forza ì prodigiosa dei due Capi che or
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