Eccezionale e commossa seduta ai Comuni per l'annuncio dell'intervento del Duce presso Hitler

Eccezionale e commossa seduta ai Comuni per l'annuncio dell'intervento del Duce presso Hitler Eccezionale e commossa seduta ai Comuni per l'annuncio dell'intervento del Duce presso Hitler Mussolini e Chamberlain accomunati in una grandiosa dimostrazione di gratitudine - I deputati in piedi, i Pari, gli Ambasciatori e i giornalisti acclamano per lunghi minuti - Le lacrime di gioia della Regina Londra, 28 settembre. Scrivendo la cronaca di oggi «1 scrive una pagina di storia. La giornata si era aperta sotto auspici tutt'altro che buoni. Rapidissimo ritmo di preparativi bellici, tracollo del prezzi in borsa, dove la sterlina era caduta in «erti momenti a 4,61 in confronto del dollaro — valeva cioè 11 cents meno di Ieri —, stazioni affollate di gente che partiva per località più sicure di Londra, edifici che cominciavano a imbottirsi di sacchetti di terra, accelerazione degli scavi per rifugi antiaerei, notizie nere da ogni provenienza, ordine a tutte le navi mercantili tedesche di rientrare in porto, navi da guerra americane inviate d'urgenza per Imbarcare 1 connazionali. Previsioni ancora più nere. Gioia profonda Poi, nelle prime ore del pomeriggio, si è avuto un primo movimento nella pesantezza delle nubi quando si è avuta, sia pure in modo molto succinto, la notizia che lord Perth era stato ricevuto dal conte Ciano al quale aveva fatto una comunicazione di grande portata. I giornali hanno capito subito l'Importanza della cosa e si sono intonati subito su questa notizia che è stata pubblicata in prima pagina sotto titoli larghi quanto il foglio. Si è avuto l'Impressione che Londra avesse chiesto a Roma qualche cosa e si è subito sperato in Roma. Le speranze sono poi andate a mano a mano rafforzandosi: poi è venuta la grande conferma attraverso l'annunzio dato da Chamberlain ai Comuni. E tutti hanno compreso come sia stato il Governo fascista quello che ha dato la possibilità di riaprire i negoziati, di riesaminare la situazione proprio nel momento in cui l'Europa si incamminava verso il passo fatale. La Camera dei Comuni tutta - la Camera dei Comuni ha applaudito a Mussolini con un entusiasmo, una gratitudine, un sollievo che ha sbalordito, esaltato commosso. |A proposito di commozione e soltanto per aiutarsi a dare nella misura più possibile esatta una idea della straordinarietà della cosa e dell'ambiente, il vostro corrispondente da Londra chiede scusa se parla di cose personali e scrive che in tanti anni di professione, nel corso dei quali all'estero ha visto e sentito di bello e di brutto, di cotte e di crude, in due occasioni sole si è sentito commosso; e l'ultima proprio oggi. Quando alla Camera dei Comuni si è aggiornata fino a lunedi fra un tumulto di applausi, fra grida concitate e i giornalisti si sono raccolti per fare i primi commenti e scambiare le prime impressioni il vostro corrispondente è stato circondato da colleghi — alcuni buoni amici, altri meno amici, alcuni che non aveva mai veduto ma che avevano saputo che il sottoscritto aveva l'unico merito di essere italiano — 'che si sono buttati su di lui, gli inglesi per stringergli la mano, gli americani per dargli manate sulle spalle e pugni nello stomaco; e non c'era verso di farli smettere. Più cercava di spiegare loro che non c'entrava per nulla e quelli più forte ancora a stringergli la mano e a fargli arrivare più violenti ancora altri colpi sulle spalle e sullo stomaco; queste espressioni di entusiasmo erano accompagnate da parole semplici, genuine, affrettate come di gente che deve correre al telefono e al telegrafo, parole mescolate in gergo professionale che vengono trascritte cosi come sono state dette: « DitcGll che ha salvato la pace » ha detto Jl corrispondente del Cape Times; e un altro: «Grazie, Italia»; e un terzo: «Appena fi nito di telegrafare a Chicago Gli mando un telegramma»; un francese col quale aveva baruffato solo una settimana fa, gli ha teso la mano dicendo: « Niente più rancori fra noi due » e aveva negli occhi la contrizione dell'onesto che riconosce 11 proprio torto. A Westminster L'aula di Westminster che presentava all'inizio di seduta un aspetto funebre o poco meno, è apparsa quando Chamberlain cominciava a dare la buona notizia, come un campo di calcio nel momento in cui all'ultimo minuto di una partita tirata con i denti la squadra favorita segna il punto della vittoria. Si .sono viste cose che nessuno ricorda di aver visto a Westminster dove quando c'è molto entusiasmo gli applausi sono costituiti da un coro di hear, liear che non è niente di più di un mugolio collettivo. Stavolta invece: tutti, diciamo tutti, i deputati si sono alzati in piedi gridando, gesticolando, urlando evviva, sventolando le proprie copie dell'ordine del giorno come fanno coi fazzoletti e coi capelli i tifosi del calcio. Non basta: cosa Inaudita nell'austero Parlamento britannico, si sono uditi applausi ed evviva partire dalla tribuna degli ambasciatori, da quella del Pari e persino da quella dei giornalisti i quali, prima di entrare nell'aula devono, ogni volta, firmare nell'ufficio' del sergente d'armi l'impegno di non applaudire e di non disapprovare. La seduta si è iniziata In un'aula affollatissima. Il Duca di Kent sedeva nella prima fila delle tribune avendo alla sua destra l'Ambasciatore del Brasile, decano deCorpo diplomatico, quindi il conte Grandi, Ambasciatore d'Italiaquindi quelli degli Stati Uniti e della Francia, e alla sinistra lord Baldwin e lord Halifax. Nella tribuna delle dame vi era la Regina Maria con la duchessa di Kent. Lo speaker è montato sulla cattedra alle 2,30 e la seduta si è aperta in tono grigio con alcune Interpellanze. Il Primo Ministro si è alzato a parlare quando mancavano cinque minuti alle tre, cosuo solito tono narrativo piuttosto che oratorio, da pater familias piuttosto che da statista. Nessuna di quelle esclamazionironiche che si solito partono dall'opposizione ha interrotto il Primo Ministro dopo che ha risposto secco secco: « Vi pare che sia imomento di far dello spirito? » a un deputato dell'opposizione checosi rimbrottato, ha cercato di farsi piccino piccino. Chamberlain ha quindi proseguito nel racconto delle vicissitudindelle trattative da lui condotte con Hitler a Berchtesgaden, a Godesberg e dopo. Tre quarti d'ora dopo che il Primo Ministro aveva Iniziato 11 discorso e allorchè stava parlando delle richieste di Budapest e dVarsavia per il riconoscimento dediritti delle loro minoranze, si è notato che a lord Halifax è stata consegnata una busta. Il Ministro degli Esteri l'ha aperta, l'ha lettal'ha fatta vedere a lord Baldwinpoi si è alzato ed è scomparsoQuesto fatto, notato chiaramente da tutti, ha reso più acuta chmal l'attenzione, più tesa l'ansiaIn quella lettera, si è saputo poic'era l'offerta di Hitler per la conferenza di domani a Monaco. L'opera del Duce All'Improvviso sir John Simon si è avvicinato «1 Premier e, con mano tremante, gli ha porto un biglietto scritto a matita pochi minuti prima dal Ministro degli Esteri lord Halifax. Chamberlain interrompe 11 discorso, getta lo sguardo sul biglietto, il suo volto si illumina dgioia. • « Signori — dice Chamberlain dopo una breve pausa carica dattesa —, ho altre cose da direavevo tentato un ultimo sforzoavevo rivolto un altro appello ad Hitler; avevo detto di esaere disposto a ritornare in Germania per riprendere i negoziati, ma nello stesso tempo avevo pregato direttamente Mussolini di interporre presso Hitler i suoi buonuffici perchè si evitasse di ricorrere alla forza. Avevo chiestoanche se Mussolini fosse disposto a partecipare ad unastatoconferenza per la soluzione dtutti i particolari del problemaMussolini (applausi prolungatimandò immsdiatamente l'Ambasciatore a Berlino presso il signor Ribbentrop pregandolo dtrasmettere immediatamente ad Hitler l'invito di posticipare dalmeno ventiquattro ore l'entrata delle truppe tedesche nei territori sudetici o la mobilitazioneInoltre Mussolini ha comunicato direttamente con Hitler. Il risultato è che Hitler ha rimandato la mobilitazione di ventiquattro ore» (lunghi applausi)Chamberlain, dopo una breve pausa, ha detto con voce alta e ferma: « Quali ohe siano state in passato le opinioni dei deputati suCapo del Governo fascista, ritengo che ognuno sarà felice degesto da Lui compiuto e della collaborazione che ha dato alla pace europea ».