Daladier e Bonnet si recano oggi a Londra per concertarsi con il Governo britannico di Leo Rea

Daladier e Bonnet si recano oggi a Londra per concertarsi con il Governo britannico Daladier e Bonnet si recano oggi a Londra per concertarsi con il Governo britannico Il ritorno di Chamberlain e immediati consigli di ministri - Vasta eco del discorso di Padova - La situazione vista con minore pessimismo Londra, 24 settembre. Non vi è alcun dubbio che le parole pronunciate oggi a Padova dal Duce rispecchiano in modo perfetto la situazione internazionale avvolta da nuvole grigie « ma attraverso le quali c'è la possibilità che fra poco rispunti il sole ». La parte finale di questa frase è stata condensata in quelle quattro o cinque parole con le quali i giornali di Londra usano annunziare nei loro tabelloni le notizie più importanti del giorno. 1.o ottobre: ultimo limite Ancora una volta, e nonostante che le notizie da tutte le Capitali non mancassero di essere numerose e attendibili, la parola di Mussolini ha dominato ed ha attirato l'attenzione del mondo. Discorso, quello di Padova, che è stato qualificato subito di prima importanza per diverse ragioni; anzitutto, perchè da esso si è avuta la prima notizia ufficiale e responsabile del termine del 1° ottobre concesso dalla Germania al Governo di Praga per dare esecuzione allo sgombero della zona in cui la stragrande maggioranza degli abitanti è tedesca di razza, di lingua e di spirito, poi per l'avvertimento a quei Partiti e Governi che cullano l'idea di dar fuoco alla miccia per fare una guerra contro gli Stati totalitari. ' Il discorso pubblicato a piena pagina e sotto grandi titoli, non è stato commentato dai giornali della sera. Per contro, fra quelli di domattina, il Sunduy Times, rilevando l'importanza ed esaminando analiticamente il discorso, si sofferma su quella parte di esso che si riferisce al termine dei sei giorni, scrivendo che la data del 1° ottobre coincide con la convocazione del Gran Consiglio del Fascismo e continua dicendo: « Si può ritenere che tale data sia stata concordata fra il Duce e il Fuhrer dopo una conversazione telefonica e che nell'eventualità di un rifiuto dei Ceki, il Gran Consiglio sarebbe pronto ad affrontare la situazione ». mnqGmrsnvtI sqPiccoli drammi giornalistici Dei commenti dei giornali, c'è poco che meriti di essere riferito. ; mVale invece la pena svelare un piccolo retroscena d un piccolo I nel quadro „della drammatica giornataeuro- !!dramma redazionale nperfettamente sintomatico. Quan-: F5_ o jj „„„„:si tpea: è soltanto un episodio, ma è; perfettamente sintomatico, do verso le 2 di stamane sono giunte nuove notizie da Godesberg, ! 7i direttori dei giornali londinesi si !dsono affrettati a lavorare di for-jvbici è di matita per rifare i « cap-!vpelli» e le finali degli articoli di ! ^fondo e attenuare con qualche fra- !tse prudente, se non ottimista, le jspennellate nere — o rosse che fos- sero — ampiamente distribuiteI nelle prime edizioni; lo squillo finale dell'editorialista del Daily Telegraph, quello che parafrasava il nelsoniano « L'Inghilterra si attende che ogni marinaio faccia il proprio dovere », è stato, per esempio, interamente soppresso. E' chiaro che le sforbiciate e le correzioni sono state suggerite principalmente dal comunicato di- ramato dalle autorità tedesche inelle prime ore di stamane; un'al-l tra boccata di ossigeno è stataìdata dall'intervista che l'inviato! speciale del Daily Mail a Godes-ibertr ha avuto con un alto funzio- narfo delSistemo tedesco per ?a llano aei Ministero tedesco per a propaganda: «Renderete un gran-1 de servizio al mondo quietando il j panico dal quale ci consta — ha j detto l'Intervistato — altri Paesi sono stati presi...». E parlando del memoriale consegnato alla Cekoslovacchia, il funzionario da detto: « Il documento contiene uno schema per la progressiva evacuazione del territorio dei Sudeti da parte delle truppe cekoslovacche e la progressiva occupazione di esso da parte delle truppe tedesche. Questo sarà fatto con movimenti progressivi, in modo molto simile a quello col quale le truppe tedesche si ritirarono dall'Alsazia Lorena ». Le divergenze fra il punto di vista tedesco e quello britannico non sono di principio ma di' metodo ». Il giornalista ha inoltre chiesto all'intervistato la ragione dei lar-jghi movimenti di truppe tedesche]alla frontiera, dato che non si in tendeva procedere a una occupa zione della Cekoslovacchia. c Siamo stati costretti a prendere delle misure precauzionali — è stata la risposta; — tuttavia, se i cèki si dimostrano ragionevoli e consentiranno l'evacuazione delle, zone abitate dai Sudeti, già asse-1gnate alla Germania dal piano franco-inglese accettato dalla Cekoslovacchia, non vi sarà un conflitto. E se non si muove il nostro esercito, quale altro esercito dovrebbe muoversi?». Gli imperativi dell'ora In quest'ultimo interrogativo è contenuto il verdetto che la storia dovrà eventualmente pronunciare indicando le responsabilità del minacciante conflitto. L'intervistato ha concluso rilevando quali sono le due necessità giù urg*nU;.j^i ma, quella di dare l'alt alla scatenata azione del Governo cèko il quale, secondo 1' aspettazione del Govverno tedesco, è stato ammonito da Chamberlain a evacuare in tempo la zona dei Sudeti; seconda, quella di riparare i danni provocati dal pànico che prevale in certi paesi. Nella prima di queste « necessità » c'è forse la chiave di tutta la situazione: che un Governo come quello ceko accetti spontanea- mente di far frorlte agli impegni I rnU cQn ,.accettazIone del la. gI anglo_francMe non c.é Kda ! sl'Iqrohsfoqmfa „__„ti0t»i i ìi-^hu— i- „ ; g!!lPf ^"L""?!"'1"™^""L™" l^ «tr».. «.sumera .« animo- |5nira, premerà su di esso? E la c: Franciàa; *uale atteggiamento u- p:sumera? Nonostante ogni difficol- lai tà, e il fatto che la situazione è ] rtannaì ruLeggiamo, ad esempio, la parte afinale, e sostanziale, dell'editoriale i Hrtie sarà pubblicato domattina sul ! mSnnday Times: io« Siamo ancora a molti passi jadalla guerra — scrive l'articolista ; V—: il primo passo è dato dalla : ppossibilità che l'offerta fatta ieri1 dalla Germania ai Cèki costituisca :os; ! 7' c " iaLl-u t,IC *» < !da tutTu riconosciuta tuttora gra. jve' a Londra c'è stanotte qualche !vena di ottimismo, parola quest'ul! ^ma ch? va lntfa in senso re.la" !tlvo- cloè in confronto al pessimi jsm0 nero della notte precedente, lJoeeiin'i iniiicnroTÌnna I HBSSUfla lllulSuicZIUnc un'autentica via di accomodamén- 3 ito. Il secondo passo è che in tal l caso la Cekoslovacchia accetti tale \Jìofferta. Il terzo passo è che iali! Francia, la cui rinnovata promes-ltisa a!la Cekoslovacchia è fatta a a condizione che questa non provo- m chi un'aggressione tedesca, dia j C cons,~ij dl moderazione a Praga. r1 uniS^P^M^J*? ™ : c j Inglesi non abbiamo impegni au j tornatici a o a e . i e n . o -juitje,. e j] memorandum del Fuh e] rer dj cuj a Londra si è avuto sol di entrare immediata- fmente in guerra o anche mai, a :tmeno che la Francia sia in peri- dcoio. Un quinto terreno di speran- j Pza è che Hitler, il quale ha molti ue'tment! di grandezza, sia tanto!grealista da non lasciar cadere la .gsostanza della sua vittoria per l'ombra di una vittoria maggiore». ,PQuesto brano riassume e rappre- tsenta, con notevole esattezza, quel- ulo che si può chiamare il polso "politico di Londra: un esame più ' cprofondo e una diagnosi più pre- Mcisa, non saranno possibili se non quando saranno conosciuti completamente i testi dei documenti | che finora non sono stati resi uffi- ! cialmente noti: il piano anglo-I francese di domenica, le lettere1 scambiate ieri fra Chamberlain e; M| — e e e, -1 nali, compresi o o è a e o o p^er^rr^ Quantogfi riflessi |e la crisi ^ìpuòavere sulapolitca interna in-1 glese si è notato nelle ultime ven- tiquattr'ore una solidificazione dei; fronte interno: nessuno dei gior-lquelli dell'opposizione, attaccano Chamberlain; tut¬ ti, in misura diversa, attaccano la1 Germania, la tecnica della sua diplomazia, la sua stampa, le sue radiodiffusioni. Questo per i giornali; quanto ai Partiti, i liberali e i laburisti daranno battaglia in parlamento; Eden e Churchill sono in agguato e cercheranno di scuotere i ranghi conservatori. Chamberlain è rientrato a Londra un quarto d'ora dopo l'una pomeridiana: all'aerodromo di Heston era atteso da lord Halifax, ^i<iaU'AinhflscJatore-4i Francia.dal- I re qualche cosa circa il" mio viag giò. In questo momento posso dire ! soltanto questo: spero che .tutti l'Incaricalo di affari tedesco, col quale ha scambiato cordiali parole. Cosa dice Chamberlain Al microfono il Primo ministro ha detto: « Il mio primo dovere, ora che sono rientrato in patria, è di informare il Governo britannico e quello francese sui risultati della mia missione; fino a che non avrò fatto ciò, sarà difficile per me di- ; gli interessati continueranno i loro l^zi per risolvere il probi |5forzl per risolvere il problema cecoslovacco in modo pacifico, perchè su tale soluzione i basata la pace di Europa». . ] All'uscita dall'aerodromo si era raccolta una piccola folla che ha tributato a Chamberlain calorosi applausi, e nuovi applausi lo hanno salutato quando la sua macchina ha svoltato dalla White Hall a Downing Street. Nel pomeriggio alle 15,30, si è ì riunito alla residenza del Premier un Consiglio di gabinetto parziale, al quale orano presenti il visconte i Halifax, sir John Simon, sir Sa ! muel Hoare, sir Alexander Cado ioan. sottosegretario permanente jal Foreign Office, e sir Robert ; Vansittart, primo consigliere di : plomatico del Governo, 1 La discussione è durata due :ore, dopodiché tutto il Gabinetto si è' riunito si è 3j è riunjt0 in ,Pdntft nlenarin "* °uta p lena"a- \J„ . sl ,e. ««c'usa alle 19,45. lina fine °el Consiglio non è stalto diramato alcun comunicato e ai giornalisti e stato semplice mente annunciato che la visita che j Chamberlain avrebbe dovuto fa re stasera al Re ner mettprlo ni ™ : corrente della s^a^issTone a Go claatigfsrbmptnaIlpln«flseImupnlaFaptpf f.esber^ * stata rinviata a domata :tlna avendo il Sovrano espresso il - desiderio di risparmiare al suol - j Primo Ministro la fatica di unal i udienza, dato che Chamberlain è o!già molto affaticato dalle recenti! a .giornate di viaggio e di lavoro. r t„,.ril „.„.„ w?—. >f - i . ,P'UHta,dÌ' yerSO mezzanotte, e sta- ta dlramata una informazione - umoia!e da Downing Street an-j o "unciante che il Presidente del ù ' consiglio francese Daladier e il - Mlnl3tro degli esteri Bonnet ver n i | Ministro degli esteri Bonnet | ranno domani a Londra. Leo Rea IcsnzqTmpCvt! rmduEt -■ ' ' : ■H ̧Élf >••• . •ex: » „ ".... Tracce del fuoco di mitragliatrici, aperto dalle truppe ceke a Eger contro l'albergo Victoria, quartier generale delle organizzazioni sintetiche, alcuni giorni addietro