NUOVO FERREO MONITO DEL DUCE

NUOVO FERREO MONITO DEL DUCE SEI GIORNI DI TEMPO PER SALVARE LA PACE NUOVO FERREO MONITO DEL DUCE Sarebbe assurdo e criminale che milioni di europei dovessero scagliarsi gli uni contro gli altri per mantenere la signoria del signor Benes - Se un conflitto scoppiasse e non si potesse localizzare, italia e Germania formeranno un blocco solo Le parole di Mussolini a Padova e a Belluno Ecco il discorso pronunciato ieri tlal Duce alle Camicie Nere e al Popolo di Padova, al Prato della Valle : Camerati ! A Corizia io dissi che pur essendovi una schiarita all'orizzonte, ogni ottimismo, per quanto concerne la situazione europea, doveva essere considerato prematuro. A Treviso annunciai che il Primo Ministro britannico stava pilotando ia navicella della pace verso il porto, ma non dissi che vi sarebbe arrivato. Oggi aggiungo che la situazione ha gli aspetti di questa giornata: stamattina era molto grigio, fra poco potrebbe spuntare il sole. (Applausi). Pareva che,.con l'accettazione da parte di Praga del piano cosidetto franco-inglese di Londra, si potesse considerare avviata la situazione all'epilogo. Ma è accaduto quello che accade sovente nei regimi cosidetti democratici. (Urla). Il governo che, avendo accettato quel piano, aveva l'obbligo morale di restare in carica per farlo applicare, si è viceversa dimesso. Il suo posto ò stato occupato da un generale che tutti dichiarano molto, troppo amico di Mosca. (Urla). Il primo atto di questo nuovo governo è stata la proclamazione della mobilitazione generale. (La l'olla jrricìa: « Me ne frego »). Davanti a questo fatto, che si aggiunge al regime di terrore che i ceki hanno instaurato nei territori dei Sudeti, la Germania ha dato una prova suprema di moderazione, (la folla grida: a Hitler, Hitler») ha mandato delle richieste a Praga ed ha date tempo sino al primo ottobre per avere risposta. Ci sono, dunque, esattamente sei giorni di tempo (la folla grida : « Troppi ! ») perchè i governanti di Praga ritrovino la via della saggezza. Perchè sarebbe veramente assurdo e, aggiungo, criminale che milioni di europei dovessero scagliarsi gli uni contro gli altri semplicemente per mantenere la signoria del signor Benés su otto razze diverse. r"La folla acclama al Duce). Ma sarebbe grave, gravis¬ simo errore dare una falsa interpretazione a questo atteggiamento longanime della Germania. Gli è che in regime di democrazia domina l'irresponsabilità, perchè ognuno pensa di scaricare le responsabilità sul partito opposto, sul suo vicino. Nei regimi cosidetti totalitari questo slittamento di responsabilità è impossibile. Il problema, ora che è posto innanzi alla coscienza dei popoli, deve essere risolto in maniera integrale e definitiva. C'è il tempo per questa soluzione, e se un conflitto dovesse comunque scoppiare, c'è la possibilità di localizzarlo. Ma accade in questi giorni che partiti e tendenze più o meno imperanti nei paesi dell'Occidente ritengono che questo sia il momento opportuno per fare i conti con gli Stati totalitari. In questo caso questi partiti e tendenze non si troveranno di fronte a due Paesi, ma a due Paesi che formeranno un blocco solo. (Acclamazioni altissime). Se in Italia ci fossero aliquote di quelli che io chiamo gli uomini che stanno perennemente dietro alla persiana, quelli che io chiamo moralmente i borghesi, dichiaro che saranno immediatamente messi fuori di combattimento. Da questa Padova che vide, venti anni or sono, quasi di questi giorni, conchiudersi quello che era stato un urto secolare e fatale di due popoli e di due concezioni, da questa Padova che attraverso il suo glorioso Ateneo (prolungatissima ovazione) che fu per secoli il propugnacolo del più ardente patriottismo, (acclamazioni rinnovate) da questa Padova che vive nel clima dell'Impero, e che io considero una delle più dinamiche città d'Italia (applausi), da questa Padova che mi ha oggi presentato le forze del Regime in uno schieramento che io posso chiamare senza retorica semplicemente formidabile (la folla urla : < Ritorna ! ritorna! »), io non sento il bisogno di mortificare il Popolo italiano raccomandandogli di mantenere, anche nei prossimi giorni, l'imperturbabile calma di cui ha dato prova sin qui (apulausi) : io so che ognuno di voi, e tutti voi, siete pronti a qualsiasi evento (Sì, subito !» e la folla prorompe in un'altissima, prolungata ovazione). Questa vostra risposta, questo vostro oceanico grido è stato in questo momento udito dal mondo. E con voi ha risposto l'intero popolo italiano. Ecco il discorso pronunciato ieri dal Dure alle Camicie Nere ed al popolo di Belluno. Il Duce, dopo aver espresso la Sua ammirazione per la magnifica sfilata alla quale ha assistito, afferma che I' antica e fierissima Gente del Bellunese, che ha dato in ogni tempo prove memorabili del suo indomito valore, è integralmente fascista perchè il Fascismo significa senso del dovere, spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo. « I nostri avversari d'oltr'Alpe — prosegue il Duce — legati ancora a ideologie, più che superate, trapassate, non ci conoscono, e sono troppo stupidi per essere pericolosi. Essi dimostrano di essere in ritardo di almeno un quarto di secolo. Durante questo quarto di secolo, l'Italia si è temprata al fuoco di quattro guerre. (Acclamazioni altissime). « Quando a Ginevra i cinquantadue Stati, presieduti dall'attuale Presidente della Repubblica di Praga (la folla urla e fischia lungamente) — anche questi vostri fischi sono stati uditi dal mondo — quando, dicevo, cinquantadue Stati si riunirono per decretare le sanzioni contro l'Italia, io non ho mai dubitato un solo istante delle virtù e del coraggio del Popolo italiano. Circolarono allora delle alternative assolutamente ridicole: burro o cannoni. Noi abbiamo scelto che cosa? (« Cannoni ! » urla la folla). Ma i cannoni stessi, per quanto costrutti di tempratissimo acciaio, sarebbero una materia inerte se, dietro, non ci fossero uomini dello stesso metallo, e questi uomini ci sono. Dalle Alpi alle Isole, fino ai limiti del deserto ».