L'Ambrosiana prevale a lungo ma vince solo col minimo scarto

L'Ambrosiana prevale a lungo ma vince solo col minimo scarto L'Ambrosiana prevale a lungo ma vince solo col minimo scarto Amb rose la 21 a-Novara l-O (O-O) Ratei Meazza (A.) al ss' del secondo tempo. AMBROSIANA : Peruchetti ; Buonocore, Ballerio; Locatelli, Olmi, Vale; FroBsi, Meazza, Ferraris II, Ferrari, Antona. NOVARA; Calmo; Bonati, Mazzucco; RAgotti, Mornese, Galimberti; Mat rlani, Romano, Torri, Borei I, Marchionneschi. ARBITRO: Dattilo. Novara, 26 settembre. La partita l'ha risolta Meazza con uno di quei suoi tiri piazzati, su punizione, che sono la zampata del gatto sornione. Gli avversari si schierano, sembrano sbarrate ogni via, ima Meazza colloca la palla, prende la rincorsa e calcia; la linea difensiva è superata, il portiere si distende invano nel tentativo di parata ed il goal è fatto. Segue un salto di gioia e l'accorrere, per i complimenti di uso, dei compagni. Un'altra trovata La partita di ieri tra Novara ed ambrosiana è tutta in un episodio del genere, verificatosi dopo più di un'ora di giuoco, quando già gli « azzurri » potevano sperare di salvare, con uno strenuo lavoro difensivo, il nulla di fatto. Per tutto il primo tempo l'Ambrosiana aveva premuto invano, senza passare. Dominava, ma il suo attacco non riusciua a far giuoco. Gli è che i suoi tecnici ne avevano studiata un'altra delle loro. Dopo aver rinunciato temporaneamente a Demaria (si parla però della sua riapparizione in squadra come di cosa assai prossima), scartarono anche, uno dopo l'altro, tutti i centro avanti specializzati nel ruolo. E questo per innestare Ferraris II e realizzare, così, un'idea... geniale di quel Mister Donnelly che venne, a suo tempo, a complicar le cose in casa nero-azzurra. Naturalmente lo spostamento di Ferraris richiese l'avanzamento del mediano Antona all'ala sinistra e la promozione, nella mediana, della riserua Vale. Un bel pasticcio, del quale davvero non si • sentiva la necessità- (ed anche i giuocatori se ne dichiararono scontenti), tanto più, che in difesa già mancava Setti. L'attacco dell'Ambrosiana si trovò, dunque, con un uomo di punta assai attivo, e per nulla pauroso, ma incapace a fondere la sua azione con quella delle classiche mezze ali. Ferraris non fece che lottare da solo con la difesa avversaria, saltando, gettandosi su ogni pallone, ruzzolando per ogni contatto. Ma di goals non era il caso di parlarne. La foga non serviva e chi lavorava sii basi tecniche era sempre troppo lontano al momento di incidere sulla difesa: Così si ebbe una tambureggiante offensiva milanese che il Novara bloccò alla meglio lavorando con otto uomini in difesa. Non er%,im lavoro svolto con calma, ma il portiere sbrigava bene quanto gli arrivava da fare e Bonati e Mornese si battevano con una bravura pari alla volontà. Gli altri a volte sbagliavano, ma si impegnavano per impedire che i loro errori avessero conseguenze gravi. Occasioni da goal? L'Ambrosiana ne ebbe, ma una volta Ferraris, spintosi in area, fini la sua galoppata con un gran ruzzolone; un'altra Caimo si produsse in una perfetta bloccata su tiro di Meazza; tm'aitra ancora Frossi saltò il portiere e gli lasciò la palla per non colpirlo. Fu dopo queste minacce della Ambrosiana che il Novara segnò... Avvenne che Olmi e Buonocore non si intesero per un rimando in area e la palla schizzò a Marchiojineschi, che la prese e filò sul goal. Peruchetti e l'ala novarese vennero a contatto e l'attaccante ebbe la meglio. A goal fatto si vide che l'arbitro lo negava, punendo Marchionneschi per fuori giuoco. Ogni discussione è inutile, ma a noi pare che il punto fosse stato conseguito in modo regolare. Sì restò invece sullo zero a zero e s'ebbero ancora, prima del riposo, un paio di acrobatici interventi di Caimo. Ci pensa Meazza Si trattava, per il Novara, di resistere per i restanti 45' e di cercare eventualmente il vantaggio con qualche puntata di Torri. Marchionneschi passò a destra, Mariani a sinistra, e la tattica fu ancora di prudente difensiva. Altra sfuriata nero-azzurra. Frossi si incunea, tira a porta vuota, ma sbaglia bersaglio ed è fermato, anzi, per fallo di mano. Poi tenta Antona, e Caimo para a terra.'Né c'.j basta, che Caimo deve tuffarsi su» piedi di Ferraris per salvate la sua rete. A poco a poco ci si convince che l'Inter non passerà. Dovrà accontentarsi di un lungo e sterile dominio. Così non è. Al 28' Dattilo decreta, quasi dal limite, una punizione per fallo di Mazzucco. Gli « azzurri » si schierano e Meazza batte. Sapete come è andata. La palla supera lo sbarramento e fila in angolo, in alto, sulla destra di Caimo. Il balzo del portiere a nulla serve. Con questo punto la gara è decita. Il Novara tenta invano di passare. Non ha forze sufficienti, all'attacco, per superare la difesa milanese, che pure non è troppo s'<cura nuhu coppia dei terzini. La gura perde quota con {'avvicinarsi delia Une. Il Novara appare rassegnato'; l'Ambrosiana ne ha ab¬ SaIfbnrphsr bastanza del vantaggio minimo che pure frutta i due punti. In sede di commento ci si può chiedere: è mancato alla prova il Novara, oppure l'Ambrosiana ha imposto la sua classe superiore? Nè l'un-i cosa nè l'altra. Il Novara è in periodo di assestamento. E' già a posto in difesa, ma non è sistemato ancora nella mediana, dove il solo Mornese è all'altezza del compito, mentre i laterali appaiono imprecisi, legati, di scarso aiuto per l'attacco. Ed in prima linee va alla ventura. Marchionneschi, che ha le doti per essere il migliore, è troppo trascuralo. Mariani è spaesato all'estremi. Borei vaga in zone neutre'e non ha, era, sufficiente precisione nel passaggio per essere utile come mezz'ala arretrata. Romano e Torri scino i più attivi, ma senza aiuti riescono a poco. In serie A, e contro avversari di grosso calibro, la squadra denuncia difetti di costruzione che solo un miglior grado di forma riuscirà a mascherare. Del resto neppure l'Ambrosiana MItmM può essere contenta della sua forza attuale. Lo schieramento dell'attacco è di ripiego e la difesa non ha le maglie strette. La squadra andrà rivista quando sarà a posto negli uomini e nei reparti. Allora segnerà certo un miglioramento e la si potrà giudicare per quello che realmente vale. Quindicimila spettatori hanno assistito all'incontro: un primato, per Novara. Molte le autorità. Moltissimi i milanesi. Tempo e terreno ideali. Luigi Cavaliere

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