Sfasati e incompleti i bianco-neri pareggiano

Sfasati e incompleti i bianco-neri pareggiano Sfasati e incompleti i bianco-neri pareggiano J'iMveatus-lHodexta Imi (O-O) , a a o a e a o e l n* pi mgzailbcsdcvnlamstznmsReti: Cifford (M.) autorete al 4'; Montanari (M.) al 22' della ripr. JUVENTUS : Amoretti ; Foni. Varglien I; Depetrini, Monti, Varglien 11; Borei II, De Filippis, Gabetto, Tomaiti, Giaretta. MODENA: Sellan; Vignolinl, Nebbia; Dugoni. Gifford, Braga; Zironi, Montanari, Uneddu, Sentimenti, Bazan. ARBITRO: Olamberlinl. Non si può dire che la Juventus abbia avuto una partenza sfolgorante in questo torneo di Campionato. Due punti perduti, sia pure cor 1' attenuante della molta sfortuna, a Lucca; un punto perduto con il Modena, con la complicazione derivante dal fatto che la perdita è avvenuta in casa. La Juventus zoppica Sfortuna e ritardo quasi generale nel raggiungimento della. buona forma possono essere rite- ' tnute le cause dei due fattacci. > fContro i « gialli » l'undici tori- ' snese non ha fornito una partita1 teccelsa: a voler analizzare con at- .rtenzione lo svolgimento dell'in- ! contro si può quasi concludere che gil pareggio deve ritenersi risul- : ttato soddisfacente, poiché la par- atita avrebbe potuto anche nsol-iaversi con un successo dei mode-jvnesi. I iCostoro hanno iniziato non con- ; ifessando pretese eccessive: qual- dche scapigliata scorribanda, ma ' panche parecchia circospezione nel-;*le operazioni di copertura. Tra- dscorrendo il tempo e conferman- mdo sempre più l'attacco « bianco- ( mnero » la sua spiccata antipatia. gverso le segnature, gli emiliani ■ thanno cominciato a considerare, anche la possibilità di tentare il tgran colpo. Si sono allora fatti sminacciosi. Infatti nel primo tem- j bpo, salvo tre calci d'angolo guasi uconsecutivi a favore della Juven-, stus e due tiri operati da Tornasi, ale azioni più pericolose si svolge-1 pvano proprio davanti la porta di. Amoretti. Sentimenti e Montana-1 dri davano dimostrazione di comelgdebbono comportarsi due mezze i dall' iQimmnrìn HimniMltnmsntn n 1_pali: lavorando disinvoltamente a metà campo e trovandosi sempre pronti allorchè l'azione si spostava verso la porta avversaria, girando verso rete tutti i palloni che potevano creare grattacapi al portiere. Una prima linea sbrigativa, quella di Caligaris, formata da elementi che non tergiversano e puntano sempre in avanti con la massima decisione e, soprattutto, con la massima rapidità. Dopo un primo tempo risoltosi con azioni pericolose dei « gialli » e una certa prevalenza di attacchi dei juventini, durante il quale il Modena aveva sfiorato il successo con un pallone girato di testa da Sentimenti e respinto in pieno dalla traversa, si verificava una ripresa, nel corso della quale i due goal del risultato venivano entrambi segnati da giocatori in maglia « gialla ». Due reti... modenesi Questa ripresa vedeva un tiro - iniziale molto pericoloso di De Fi o l Hppls. Appariva evidente che la n Juventus voleva a tutti f costi - ; raggiungere 11 successo. Infatti, r al 4', Giaretta veniva in possesso a \de\\a. palla e filava con molta a o o e n i i, ■ decisione verso Sellan, rendendo vano l'intervento dell'anziano Dugonl. Il tiro dell'ala sinistra bianco-nera era molto angolato e, forse, non avrebbe avuto effetto positivo, ma il centro mediano modenese Gifford, troppo sicuro di respingere, si lasciava sorprendere; la palla gli batteva sul fianco e veniva deviata in rete, beffando in pieno Sellan, che seguiva attentamente l'azione. A questo punto, forse nel convincimento di poter consolidare la vittoria con qualche altra segnatura, si verificava scambio di a I posto fra Borei II e De Filippis; di che però non aveva effetto alcu- no poiché le azioni di attacco * bianco-nere » seguitavano sempre a risultare inefficienti. Al 22' i modenesi pervenivano meritatamente al pareggio: Zironi sfuggiva a Varglien I, troppo avanzato e, un po' prima di arrivare alla linea di fondo, inviava verso il centro. LI vi era Montanari, liberissimo, che non trovava difficoltà alcuna a raccogliere di testa ed a girare a rete, da breve distanza. La situazione parve poter precipitare a svantaggio della Juventus, giacchè, subito dopo, Foni, scontratosi con Uneddu, aveva la peggio e doveva rimanere per molti minuti inattivo, per quindi spostarsi all'ala sinistra. Giaretta passava a funzionare da mezz'ala, mentre indietro tutto veniva rivoluzionato: con Tornasi mediano e Varglien II terzino assieme a suo fratello. Disordinati tentativi dei juventini, accorta di fensKa dei modenesi, non di sgiunta dall'applicazione di una tattica ostruzionistica e temporegolatrice. In tale maniera « Berto » Cali garis riusciva, con l'undici at tualmente posto sotto le sue cure, a portar via un prezioso punto alla sua antica squadra ed al suo vecchio amico «Viri». Discrete individualità ha messo in mostra il Modena; ragazzi che non per dono mai tempo, ma mirano sem pre al più semplice ed all'essen*'ale. Nella Juventus r^bondgi'a di uomini lontani dalla buona for ma. Difesa che, malgrado la 'ni mensa buona volontà di Var glien I, risente troppo della lon tananza di Rava. All'attacco Borei n appare ti tubante e neppure più in posses so della famosa «stangata»- Ga betto è sempre alla ricerca di un'apertura verso la rete avver, saria non riuscendo a trovarla appena appena i difensori sono 1 pesanti e decisi . Buono, nel complesso, l'esordio 1 dell'ex-patavino Giaretta Un ralgazzo che non sembra uno sfon i datore, ma che neppure scinr,- i 1_ , * . ~. ' palloni che i compagni gli affi- dano per essere sfruttati. Umberto Maggioli

Luoghi citati: Lucca, Modena, Montana