Confusione di idee e incertezza d'azione di Amerigo Ruggiero

Confusione di idee e incertezza d'azione La -vita modale armeria Confusione di idee e incertezza d'azione NEW YORK, settembre. Non è facile raccapezzarsi, anche per chi vive da lungo tempo in America, nel cozzo disordinato, nel sovrapporsi e intersecarsi di tendenze, opinioni, lotte e passioni che agitano attualmente questo paese. Dopo aver seguito attentamente le polemiche, gli attacchi e le difese, le notizie contradittorie, il procedere confuso delle autorità come si rilevano dai grandi quotidiani e dalle riviste; dopo aver interrogato uomini di ogni condizione sociale nelle città e nelle campagne si viene alla conclusione che nel momento presente negli Stati Uniti nessuno sa con precisione quello che vuole. Non lo sanno le autorità locali, statali o cittadine che siano, non 10 sanno l'Amministrazione Federale e le due Camere del rappresentanti della Nazione costrette come sono a metter fuori tentativi di provvedimenti, a rimangiarseli, ad annullarsi e neutralizzarsi reciprocamente senza giungere a conclusioni di qualche conto, ad accordarsi su di un programma che riesca a mettere su nuove basi l'economia e gli ordinamenti sociali americani. Con la Incoscienza che si riassume nella famosa frase après moi le déluge ai gioca interminabilmente alla politica. « Picchetti » e « rompisciopero » Tutto quello che si fa ha un fine strettamente di partito, si approva la tal legge o la si combatte perchè può giovare o nuocere alle machines politiche imperanti nelle varie località. Si rifiuta di "modificare e ridurre gli esuberanti, inutili organici impiegatizi delle amministrazioni cittadine, statali e federali, organici antiquati che mantengono in piedi istituti che non hanno più alcuna funzione ma i cui titolari percepiscono vistosi stipendi, solo perchè i grandi bosses politici dei due massimi partiti non avrebbero più modo di ricompensare la fedeltà dei proprii seguaci gratificandoli di qualche ben retribuita sinecura. Si procede a tentoni per contrasti ed eccessi. Lo spettacolo che più colpisce chi attraversa le strade principali di alcune grandi città americane è quello dei picr.hrlti. Pattuglie di uomini e donne passeggiano su e giù davanti a negozi ed esercizi pubblici di ogni genere: ristoranti, barbierie, farmacie, dal momento in cui vengono aperti la mattina a quello in cui la sera sono chiusi. I compónenti dei picchetti reggono in mano delle tabelle su cui Invariabilmente è scritto che il tale negozio non si comporta equamente con 1 lavoratori. Il che significa che in esso è occupato personale non Iscritto ad una unione, oppure (e questo è 11 colmo dell'assurdo) non è iscritto all'unione che ha mandato 11 picchetto, ma ad .una unione rivale. I picchettanti, tanto per intenderci, non si limitano a reggere il placarci con la scritta, ma inveiscono con grida e ingiurie contro ' proprietari del locale. Una certo, folla vien richiamata sempre attorno, con la conseguenza che il cliente esita ad entrare, riflette sulla possibilità di esser preso in mezzo ad un conflitto e prudentemente se la batte. Dopo un po' di tempo di questa storia il negozio è costretto a lasciarsi imporre i patti dalle unioni. Gli agenti di polizia assistono impassibili all'azione e non muovono un dito. Hanno ricevuto ordine dalle autorità superiori di non farlo: esse hanno deciso di permettere 1 picchetti. In altre località, specie del Sud, West e. del Medio West si assiste all'eccesso contrario. Davanti alle fabbriche dov'è stato dichiarato o si teme venga dichiarato uno sciopero sono spiegati cordoni di cosiddette « guardie giurate » le quali non sono altro che « rompisciopero » ossia criminali di professione reclutati dalle compagnie nei bassifondi delle grandi città. Questi detriti umani, degenerati dai vizi e dall'alcool, resi feroci da un accurato allenamento vengono forniti delle armi più micidiali e moderne: fucili, mitragliatrici, bombe lacrimogene, gas tossici. Si scagliano senza provocazione su gruppi di operai inermi e pacifici rhe si raggruppano nelle vicinanze e 11 massacrano senza tener conto che in mezzo a loro vi sono donne e bambini. Un estraneo che capiti per caso nella zona turbolenta può essere scambiato per un agente degli scioperanti e ridotto in fin di vita. I gangster» promossi a « guardie giurate » hanno ricevuto carta bianca dalle autorità locali che a loro volta sono sotto il controllo delle compagnie industriali. Orbene, trovare una guida nei responsi del potere giudiziario ? E' lo stesso che Interrogare il caos. Sono legati i picchetti o non lo sono? I magistrati non lo sanno. E allora si assiste a questa tregenda: un magistrato li dichiara legali. Nessuno può impedire a un cittadino di passeggiare davanti ad un negozio. Ma sopravviene una Corte superiore e 11 pròriama illegali. La polizia non tien conto nè dell'uno nè dell'altro giudizio e fa il comodo suo regolandosi a seconda dei sentimenti che in quel momento prevalgono in una data comunità prò o contro 11 picchetto e gli scioperi, o riceve direttamente gli ordini dalla machine del partito colà imperante. I pareri della magistratura risentono dell'eccitamento, delle reazlo ni. degl'isterismi del momento. In una zona industriale succede un massacro di scioperanti. Ed allora i togati di una certa Corte emettono delle ordinanze per in frenare gli arbitrii dei bravacci assoldati dalle compagnie. In un altro posto sono i picchetti a com mettere eccessi contro l'ordine pubblico e gl'interessi privati. Ed allora esce fuori un giudice a sentenziare con tutta gravità che i picchetti sono contrari alla libertà del lavoro. Come se fino a quel marmdr«vmpprdlklgdgorapfgvdinlactslrsklfrldrAsc0gancsfp momento egli fosse vissuto in un altro pianeta! E il cittadino americano è lasciato a meditare sui misteri della dottrina giudiziaria della magistratura del suo Paese. Un nome adoperato a vanvera La confusione delle lingue è arrivata al punto che Roosevelt e il « new deal » vengono accusati a volta a volta di fascismo e di comunismo. Qui occorre aprire una parentesi. Quando gli americani parlano di fascismo bisogna riferirsi all'idea ch'essi si sono fatta del fascismo. L'America ha una lunga tradizione di vigilantismo, di kukluxismo, di night riders (cavalieri della notte) black legion (legione nera) e simili. In un paese dove non esistevano del corpi regolari per il mantenimento dello ordine venivano, in caso di occorrenza, organizzati dal cittadini più animosi delle milizie improvvisate per mantenere a freno e punire i facinorosi. Ma inevitabilmente degeneravano e diventavano a loro volta bande brigantesche che predavano, angariavano, imponevano il loro volere sulle pacifiche comunità, che non avevano maniera di liberarsene. I^a tradizione continua a mantenersi rigorosa. Le « rackets » che queste bande istituiscono ammontano a milioni, ma le attività criminose si svolgono sotto l'egida di grandi principi: supremazia della razza bianca, americanismo al 100 per 100, guerra alle ideologie straniere e simili. Se coloro che, fuori e dentro gli Stati Uniti, parlano con tanta leggerezza dell'avvento di un fascismo americano tenessero presenti queste semplici verità e ricordassero qual'è la vera tradizione americana, molte sciocchezze si rlsparmierebbero di dire. La confusione delle lingue è arrivata al punto che si è voluto riporre la salvezza dell'America In un vecchio racchettiere ohe da venticinque anni tiranneggia una città del New Jersey dove ha organizzato una racket produttrice di centinaia di milioni all'anno di cui egli e la sua famiglia sono i principali beneficiari e in seconda linea la gang criminale che lo mantiene al potere. E tutto perchè ha impedito alla C.I.O., l'unione di John Lewis, di andare ad organizzare gli operai industriali del suo territorio. Al quale avrebbe impedito l'accesso non solo alla C.I.O., intinta di comunismo, ma alla conservatrice « American Federation of Labor », 0 a qualsiasi altra organizzazione, gruppo o semplice privato fosse andato a guastargli le uova nel paniere. Come si possono' prendere certi abbagli sarebbe Inesplicabile se non si tenesse conto della confusione d'idee e di giudizi ch'è tipica del momento. Amerigo Ruggiero

Persone citate: John Lewis, Roosevelt

Luoghi citati: America, New Jersey, New York, Stati Uniti